Storia dell'anarchismo nel Regno Unito: differenze tra le versioni

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Il Club di Rose Street era la roccaforte dei seguaci di [[Johann Most]], che era arrivato in Inghilterra nel [[1878]] e l'anno seguente aveva fondato ''[[Die Freiheit]]'', il primo giornale anarchico pubblicato su suolo inglese. Scotland Yard, chiudendo gli occhi per discrezione, in genere lasciava che gli espatriati svolgessero in pace le loro attività politiche, e per una sorta di tacito "gentlemen's agreement" quasi tutti i [[rivoluzionari]] stranieri evitavano di intromettersi nelle faccende politiche inglesi e di procurare guai al governo britannico sul piano intemazionale. Ma [[Johann Most|Most]] dimenticò la discrezione, nel [[1881]], quando dedicò un editoriale entusiasta
Il Club di Rose Street era la roccaforte dei seguaci di [[Johann Most]], che era arrivato in Inghilterra nel [[1878]] e l'anno seguente aveva fondato ''[[Die Freiheit]]'', il primo giornale anarchico pubblicato su suolo inglese. Scotland Yard, chiudendo gli occhi per discrezione, in genere lasciava che gli espatriati svolgessero in pace le loro attività politiche, e per una sorta di tacito "gentlemen's agreement" quasi tutti i [[rivoluzionari]] stranieri evitavano di intromettersi nelle faccende politiche inglesi e di procurare guai al governo britannico sul piano intemazionale. Ma [[Johann Most|Most]] dimenticò la discrezione, nel [[1881]], quando dedicò un editoriale entusiasta
all'assassinio di Alessandro II; fini in carcere e vi rimase 18 mesi. I compagni a cui aveva affidato ''[[Die Freiheit]]'' non vollero apparire meno coraggiosi di lui e, quando i ribelli irlandesi assassinarono Lord Cavendish in Phoenix
all'assassinio di Alessandro II; fini in carcere e vi rimase 18 mesi. I compagni a cui aveva affidato ''[[Die Freiheit]]'' non vollero apparire meno coraggiosi di lui e, quando i ribelli irlandesi assassinarono Lord Cavendish in Phoenix
Park, proclamarono a gran voce la loro solidarietà con gli uccisori. Ciò rappresentava una chiara ingerenza in una questione che riguardava la politica inglese; vi fu un'incursione della [[polizia]] nella redazione del giornale, e questo fu soppresso. Ne furono pubblicati alcuni numeri in [[Svizzera]], e quando [[Johann Most|Most]] fu scarcerato il giornale iniziò negli [[Stati Uniti]] una nuova, sensazionale carriera, la cui storia appartiene a un'altra parte di questo capitolo. ''[[Die Freiheit]]'' era destinata alla propaganda in [[Austria]] e in [[Germania]] ed ebbe poca influenza in [[Inghilterra]], tranne fra gli espatriati. L'[[anarchismo]] continentale influenzò il movimento [[socialista]], che si andava lentamente affermando nel decennio [[1880]]-[[1990]], soprattutto grazie all'attività personale di un piccolo numero d'inglesi che frequentavano i clubs operai; dei sei delegati inglesi partecipanti al congresso anarchico intemazionale del [[1881]], quattro avevano credenziali di clubs di Soho. Popo dopo questo congresso fu fondata la prima organizzazione anarchica in [[Gran Bretagna]], la [[Labour Emancipation League]], emanazione di una fazione [[rivoluzionaria]] dello Stratford Radicai Club. Era suo leader [[Joseph Lane]], un anziano carrettiere che ricordava i giorni dei cartisti ed era da molto tempo un attivo oratore "all'aria aperta". La [[Labour Emancipation League]], che trovò un modesto seguito fra gli operai dell'East End, era dominata dall'[[anarchismo]] di [[Joseph Lane|Lane]] e [[Franz Kitz]], uno fra i militanti del Club di Rose Street, e si oppose energicamente al [[socialismo di Stato]] e all'attività parlamentare. In quei primi, pacifici giorni del movimento operaio inglese non esisteva, fra [[anarchismo]] e [[socialismo]], la rigorosa distinzione stabilita poi dalla [[II Intemazionale]], e nel [[1884]] la [[Labour Emancipation League]] si affiliò alla Social Democratic Federation, che riunì quasi tutte le piccole fazioni [[socialiste]] inglesi, con l'eccezione dei troppo intellettuali Fabiani. L'unione non durò a lungo, a causa del carattere
Park, proclamarono a gran voce la loro solidarietà con gli uccisori. Ciò rappresentava una chiara ingerenza in una questione che riguardava la politica inglese; vi fu un'incursione della [[polizia]] nella redazione del giornale, e questo fu soppresso. Ne furono pubblicati alcuni numeri in [[Svizzera]], e quando [[Johann Most|Most]] fu scarcerato il giornale iniziò negli [[Stati Uniti]] una nuova, sensazionale carriera, la cui storia appartiene a un'altra parte di questo capitolo. ''[[Die Freiheit]]'' era destinata alla propaganda in [[Austria]] e in [[Germania]] ed ebbe poca influenza in [[Inghilterra]], tranne fra gli espatriati. L'[[anarchismo]] continentale influenzò il movimento [[socialista]], che si andava lentamente affermando nel decennio [[1880]]-[[1990]], soprattutto grazie all'attività personale di un piccolo numero d'inglesi che frequentavano i clubs operai; dei sei delegati inglesi partecipanti al congresso anarchico intemazionale del [[1881]], quattro avevano credenziali di clubs di Soho. Popo dopo questo congresso fu fondata la prima organizzazione anarchica in [[Gran Bretagna]], la [[Labour Emancipation League]], emanazione di una fazione [[rivoluzionaria]] dello Stratford Radicai Club. Era suo leader [[Joseph Lane]], un anziano carrettiere che ricordava i giorni dei cartisti ed era da molto tempo un attivo oratore "all'aria aperta". La [[Labour Emancipation League]], che trovò un modesto seguito fra gli operai dell'East End, era dominata dall'[[anarchismo]] di [[Joseph Lane|Lane]] e [[Franz Kitz]], uno fra i militanti del Club di Rose Street, e si oppose energicamente al [[socialismo di Stato]] e all'attività parlamentare. In quei primi, pacifici giorni del movimento operaio inglese non esisteva, fra [[anarchismo]] e [[socialismo]], la rigorosa distinzione stabilita poi dalla [[II Intemazionale]], e nel [[1884]] la [[Labour Emancipation League]] si affiliò alla Social Democratic Federation, che riunì quasi tutte le piccole fazioni [[socialiste]] inglesi, con l'eccezione dei troppo intellettuali Fabiani. L'unione non durò a lungo, a causa del carattere dittatoriale di H. M. Hyndman, leader [[marxista]] della Federazione. Nel dicembre [[1884]] questa era in rivolta, e quasi tutti i suoi membri di maggior rilievo, compresi [[William Morris]], [[Belfort Bax]] ed [[Eleanor Marx Aveling]], se ne dimiseroin segno di protesta. La [[Labour Emancipation League]] li seguì nella nuova organizzazione da essi creata, la Lega socialista, che poco dopo cominciò a pubblicare ''Commonweal'', sotto la direzione di [[William Morris]]. In seno alla Lega la fazione [[anarchica]], capeggiata da [[Joseph Lane|Lane]], [[Franz Kitz|Kitz]] e [[C. W. Mowbray]], raccolse rapidamente proseliti e si avviò ad una posizione di predominio. Essa trovò un temporaneo alleato in [[William Morris]], i cui rapporti con l'[[anarchismo]] non sono facili a definirsi. In ''La terra promessa'' egli non dipinse nulla meno che la paradisiaca [[anarchia]] di cui i libertari sognavano da tre secoli.
dittatoriale di H. M. Hyndman, leader [[marxista]] della Federazione. Nel dicembre [[1884]] questa era in rivolta, e
Anche nel non utopistico presente condivideva pienamente il disprezzo degli anarchici per i voltafaccia e i compromessi della politica, e mantenne sino alla fine il suo atteggiamento antiparlamentare; concedeva infatti, al massimo,
che sarebbe stato giustificato da parte dei [[socialisti]] entrare in parlamento se fossero stati sicuri di ottenere una maggioranza tanto forte da potere, con i loro voti, imporre la definitiva scomparsa di quell'istituzione. Per lui, come per gli anarchici, era necessario trovare un mezzo grazie al quale il popolo potesse «distruggere da solo la sua schiavitù».
È vero che dissentiva dagli anarchici della Lega socialista a proposito della loro estremistica difesa della [[violenza]], della loro insistenza sugli aspetti negativi della [[rivoluzione]]. Considerava necessario un lungo processo di educazione prima che la lotta per la trasformazione della [[società]] potesse anche soltanto cominciare. Ma questo, benché portasse nel [[socialismo]] di [[William Morris|Morris]] un elemento di gradualismo, non lo escluse dalla tradizione [[libertaria]]: [[Godwin]] e [[Proudhon]] nutrivano la stessa convinzione, e nei suoi ultimi anni [[Kropotkin]] non fu molto lontano dal condividerla. È vero anche che, amareggiato dalle esperienze nella Lega socialista, [[William Morris|Morris]] negò categoricamente di essere un anarchico, ma le sue dichiarazioni in proposito dimostrano chiaramente che per [[anarchismo]] intendeva individualismo.

Versione delle 19:02, 25 nov 2022

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L'anarchismo come movimento nacque in Gran Bretagna fra il 1880 e il 1890, sotto l'influenza di modelli stranieri più che indigeni. Né gli scritti di Godwin e dei suoi discepoli, né il primitivo sindacalismo di Robert Owen, con la sua Grand National Consolidated Trades Union, o di William Benbow, con la sua primitiva versione dello sciopero come inizio di un'era nuova, portarono alcun diretto contributo all'anarchismo dell'ultima parte del secolo XIX. Semmai, la loro influenza ne impedì l'affermarsi in Inghilterra, in quanto quel ripudio del potere che fu il loro legato al movimento operaio inglese produsse un'ostinata e durevole sfiducia nell'autorità centralizzata che in certi momenti fece apparire l'anarchia un estremismo inutile. Vera culla dell'anarchismo britannico moderno furono i clubs per lavoratori stranieri fondati a Soho già nel decennio 1840-1850, e un po' più tardi nell'East End di Londra. Il Club di Rose Street a Soho, l'Autonomie Club in Windmill Street, e più tardi (dopo il 1885) l'Intemational Club in Bemers Street, Whitechapel, furono i centri preferiti della fazione anarchica fra gli espatriati. Il Club di Rose Street era la roccaforte dei seguaci di Johann Most, che era arrivato in Inghilterra nel 1878 e l'anno seguente aveva fondato Die Freiheit, il primo giornale anarchico pubblicato su suolo inglese. Scotland Yard, chiudendo gli occhi per discrezione, in genere lasciava che gli espatriati svolgessero in pace le loro attività politiche, e per una sorta di tacito "gentlemen's agreement" quasi tutti i rivoluzionari stranieri evitavano di intromettersi nelle faccende politiche inglesi e di procurare guai al governo britannico sul piano intemazionale. Ma Most dimenticò la discrezione, nel 1881, quando dedicò un editoriale entusiasta all'assassinio di Alessandro II; fini in carcere e vi rimase 18 mesi. I compagni a cui aveva affidato Die Freiheit non vollero apparire meno coraggiosi di lui e, quando i ribelli irlandesi assassinarono Lord Cavendish in Phoenix Park, proclamarono a gran voce la loro solidarietà con gli uccisori. Ciò rappresentava una chiara ingerenza in una questione che riguardava la politica inglese; vi fu un'incursione della polizia nella redazione del giornale, e questo fu soppresso. Ne furono pubblicati alcuni numeri in Svizzera, e quando Most fu scarcerato il giornale iniziò negli Stati Uniti una nuova, sensazionale carriera, la cui storia appartiene a un'altra parte di questo capitolo. Die Freiheit era destinata alla propaganda in Austria e in Germania ed ebbe poca influenza in Inghilterra, tranne fra gli espatriati. L'anarchismo continentale influenzò il movimento socialista, che si andava lentamente affermando nel decennio 1880-1990, soprattutto grazie all'attività personale di un piccolo numero d'inglesi che frequentavano i clubs operai; dei sei delegati inglesi partecipanti al congresso anarchico intemazionale del 1881, quattro avevano credenziali di clubs di Soho. Popo dopo questo congresso fu fondata la prima organizzazione anarchica in Gran Bretagna, la Labour Emancipation League, emanazione di una fazione rivoluzionaria dello Stratford Radicai Club. Era suo leader Joseph Lane, un anziano carrettiere che ricordava i giorni dei cartisti ed era da molto tempo un attivo oratore "all'aria aperta". La Labour Emancipation League, che trovò un modesto seguito fra gli operai dell'East End, era dominata dall'anarchismo di Lane e Franz Kitz, uno fra i militanti del Club di Rose Street, e si oppose energicamente al socialismo di Stato e all'attività parlamentare. In quei primi, pacifici giorni del movimento operaio inglese non esisteva, fra anarchismo e socialismo, la rigorosa distinzione stabilita poi dalla II Intemazionale, e nel 1884 la Labour Emancipation League si affiliò alla Social Democratic Federation, che riunì quasi tutte le piccole fazioni socialiste inglesi, con l'eccezione dei troppo intellettuali Fabiani. L'unione non durò a lungo, a causa del carattere dittatoriale di H. M. Hyndman, leader marxista della Federazione. Nel dicembre 1884 questa era in rivolta, e quasi tutti i suoi membri di maggior rilievo, compresi William Morris, Belfort Bax ed Eleanor Marx Aveling, se ne dimiseroin segno di protesta. La Labour Emancipation League li seguì nella nuova organizzazione da essi creata, la Lega socialista, che poco dopo cominciò a pubblicare Commonweal, sotto la direzione di William Morris. In seno alla Lega la fazione anarchica, capeggiata da Lane, Kitz e C. W. Mowbray, raccolse rapidamente proseliti e si avviò ad una posizione di predominio. Essa trovò un temporaneo alleato in William Morris, i cui rapporti con l'anarchismo non sono facili a definirsi. In La terra promessa egli non dipinse nulla meno che la paradisiaca anarchia di cui i libertari sognavano da tre secoli. Anche nel non utopistico presente condivideva pienamente il disprezzo degli anarchici per i voltafaccia e i compromessi della politica, e mantenne sino alla fine il suo atteggiamento antiparlamentare; concedeva infatti, al massimo, che sarebbe stato giustificato da parte dei socialisti entrare in parlamento se fossero stati sicuri di ottenere una maggioranza tanto forte da potere, con i loro voti, imporre la definitiva scomparsa di quell'istituzione. Per lui, come per gli anarchici, era necessario trovare un mezzo grazie al quale il popolo potesse «distruggere da solo la sua schiavitù». È vero che dissentiva dagli anarchici della Lega socialista a proposito della loro estremistica difesa della violenza, della loro insistenza sugli aspetti negativi della rivoluzione. Considerava necessario un lungo processo di educazione prima che la lotta per la trasformazione della società potesse anche soltanto cominciare. Ma questo, benché portasse nel socialismo di Morris un elemento di gradualismo, non lo escluse dalla tradizione libertaria: Godwin e Proudhon nutrivano la stessa convinzione, e nei suoi ultimi anni Kropotkin non fu molto lontano dal condividerla. È vero anche che, amareggiato dalle esperienze nella Lega socialista, Morris negò categoricamente di essere un anarchico, ma le sue dichiarazioni in proposito dimostrano chiaramente che per anarchismo intendeva individualismo.