Seconda Internazionale

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Eduard Bernstein

La II Internazionale nacque in seguito al fallimento della I Internazionale, da cui scaturirono, soprattutto dopo la scomparsa di Marx e di Engels, un susseguirsi di violente dispute tra le varie correnti socialiste ed una nuova espulsione degli anarchici.

Gli avvenimenti

Nel 1889 si ricostituì, a Parigi, la II Internazionale (la "prima internazionale", caratterizzata dallo scontro tra anarchici e marxisti, venne sciolta nel 1876), la quale esercitò, con l'istituzione a Bruxelles di un «un ufficio permanente», un ruolo di direzione dei vari movimenti socialisti europei tra cui il Partito Socialista Italiano, il Partito Laburista inglese e il Partito Socialdemocratico tedesco.

Gli anarchici cercarono di rientrare nell'Associazione ma furono definitivamente espulsi nel 1896.

La II Internazionale fu dominata dagli esponenti dei socialdemocratici tedeschi, in particolare dallo scontro tra due discepoli di Engels: Karl Kautsky e Eduard Bernstein.

Karl Kautsky (1854-1938), rappresentante della “ortodossia” marxista, proclamò l'inevitabile «bancarotta del modo di produzione capitalistico» e la conseguente prossima catastrofe della società borghese.

Eduard Bernstein (1850-1932), influenzato dalla corrente empirista inglese, volle rilanciare l'evoluzionismo politico e sociale, convinto, al contrario di Kautsky, che il crollo della società capitalistica non fosse inevitabile né prevedibile a breve scadenza e per questo Bernstein venne definito come un “socialista revisionista”.

Sia il socialismo “ortodosso”, che quello “revisionista”, pur divergendo sui metodi, concordavano sul ruolo fondamentale dello Stato per attuare la collettivizzazione della società, quindi in netta antitesi ai principi dell'anarchismo che vedeva nella distruzione dello stesso una necessità da realizzare prima possibile.

Lo scoppio della Prima guerra mondiale, fece crollare tutti i sogni e le speranze socialiste della II Internazionale, che si sciolse nel 1914 (nel 1919 Lenin e nel 1938 Lev Trotzkij costituirono rispettivamente “la Terza e la Quarta Internazionale”).

Tutti i congressi della II Internazionale

I Congresso (costitutivo), a Parigi. 14-20 luglio 1889 Discussioni principali: legislazione internazionale del lavoro; giornata lavorativa di 8 ore; divieto del lavoro dei fanciulli e misure atte a proteggere il lavoro dei ragazzi e delle donne; viene deciso di organizzare per il 1° maggio 1890 una manifestazione per la riduzione della giornata lavorativa a 8 ore, da tenersi simultaneamente in tutti i paesi.
II Congresso, a Bruxelles. 16-22 agosto 1891. Discussioni principali: lotta al militarismo; questione sindacale (centralità dei sindacati e dello sciopero); il 1° maggio come giornata di lotta internazionale per le 8 ore; abolizione del cottimo; parità diritti civili e politici alle donne.
III Congresso, a Zurigo. 6-12 agosto 1893. Discussioni principali: preclusione agli anarchici; uso tattico del parlamento per la conquista rivoluzionaria del potere politico; lotta al militarismo, contro i crediti di guerra, per il disarmo e l'abolizione degli eserciti permanenti. Engels eletto presidente (ma morirà nel 1895), chiude il Congresso.
IV Congresso, a Londra. 27 luglio -1 agosto 1896. Discussioni principali: Diritto delle nazioni all'autodeterminazione e politica anti-coloniale. Nella risoluzione finale, il congresso predica l'ineluttabile rivoluzione socialista e considera che lo “sviluppo economico e industriale avanza con tale rapidità che una crisi si può verificare in un tempo relativamente breve.. Il 31 luglio, si tenne una riunione privata delle delegate socialiste femminili.
V Congresso, a Parigi. 23-27 settembre 1900 Discussioni principali: Dibattito sull'antimilitarismo animato in particolare da Rosa Luxemburg. Viene formato il Bureau Socialiste International (Bsi), composto da due delegati per paese, convocato periodicamente in riunione plenaria, con sede a Bruxelles, dispone di una Segreteria permanente, mentre la delegazione belga svolge la funzione di Comitato esecutivo.
VI Congresso, ad Amsterdam. 14-20 agosto 1904 Discussioni principali: 1) tattica internazionale; 2) politica coloniale; 3) sciopero generale; 4) politica sociale e assicurazioni sociali per gli operai; 5) i trusts e la disoccupazione; ecc.
VII Congresso, a Stoccarda. 18-24 agosto 1907 Discussioni principali: Comportamento da tenere di fronte ad eventuali guerre internazionali (i rivoluzionari, guidati da Rosa Luxemburg, Lenin e Martov, osteggiano la linea interventista dei moderati). Le mozioni sul tema della guerra furono 4: quella di Bebel (a favore di un “sistema difensivo democraticamente organizzato”), quella di Vaillant e Jaurès (prevenire e impedire la guerra con ogni mezzo), quella di Guesde (contro le campagne anti-militariste) e quella di Hervé (sciopero e insurrezione contro la guerra). Ancora: discussione sul colonialismo; rapporti tra i partiti socialisti e i sindacati; emigrazione e la questione femminile (voto alle donne).
VIII Congresso, a Copenhagen. 28 agosto-3 settembre 1910 Discussioni principali: Dibattito sullo sciopero generale contro la guerra; rapporti tra i partiti socialisti e il movimento cooperativo; la legislazione industriale e sociale, comprese misure a favore dei disoccupati. Risoluzione su una piattaforma lavorativa da rivendicare: giornata di 8 ore; proibizione del lavoro dei minori di 14 anni e abolizione del lavoro notturno, salvo casi speciali; riposo settimanale continuato di almeno 36 ore; abolizione del truck-system; diritto di coalizione; ispezioni nei luoghi di lavoro in collaborazione di rappresentanti dei lavoratori; un sistema generale di assicurazione obbligatoria la cui amministrazione dovrebbe essere affidata alle organizzazioni operaie e la cui spesa doveva essere a carico del padronato; ecc.
Congresso straordinario, a Basilea. 24-25 novembre 1912 Discussioni principali: Dibattito su come affrontare la lotta contro il pericolo incombente di una guerra mondiale (nella seduta del 25 fu approvato un manifesto contro la guerra, nel quale si incitavano i socialisti a sfruttare la crisi economica, provocata dalla guerra, per battersi per la rivoluzione socialista). V.Adler e K. Kautsky non si pronunciano né a favore né contro la guerra.
IX Congresso (X se si include quello straordinario di Basilea), a Vienna. Agosto 1914 Congresso che non si tenne per lo scoppio della guerra (28 luglio) e per l'appoggio datole dai singoli partiti aderenti.

Voci correlate