Le Révolté: differenze tra le versioni

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Il titolo cessa il [[10 marzo]] [[1894]]. <ref>Jean Maitron, ''Le mouvement anarchiste en France'', Gallimard, coll. «Tel», 1992</ref>
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[[Jean Grave]] continua la sua attività editoriale con ''[[Les Temps nouveaux]]'', fondata nel [[1895]]. <ref name=RB3">René Bianco, ''Répertoire des périodiques anarchistes de langue française: un siècle de presse anarchiste d'expression française, 1880-1983'', tesi di dottorato, Università di Aix-Marseille, 1987; ''[https://bianco.ficedl.info/article2053.html Les Temps nouveaux]''.</ref>


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Versione delle 18:49, 31 ott 2020

Le Révolté è stato un quotidiano comunista libertario fondato a Ginevra il 22 febbraio 1879 da Pëtr Kropotkin, François Dumartheray, Varlam Tcherkezichvili [1], Georges Herzig [2] [3], con l'aiuto di Élisée Reclus e Jean Grave, che assunsero la direzione del giornale dal 1883. [4] [5] [6] Il giornale si trasferì a Parigi nel 1885 e cambiò il suo nome in La Révolte nel 1887. Il titolo scomparve nel 1894. Nelle sue varie declinazioni è considerato "il principale quotidiano anarchico francese" per il periodo considerato.

Storia

Primo periodo: Le Révolté (1879-1885)

Nel 1879 Kropotkin fonda, con Élisée Reclus, François Dumartheray e Georges Herzig, il quotidiano Le Révolté, di cui affidano la gestione a Jean Grave [4] [7] [8] [9] nel 1883.

Pubblicato a Ginevra, il giornale viene prima intitolato «organe socialiste» («organo socialista») [10], poi «organe anarchiste» («organo anarchico») e infine «organe communiste-anarchiste» («organo comunista-anarchico»). [5]

Nelle colonne del quotidiano compaiono contributori di nomi noti, come Paul Brousse ed Errico Malatesta.

La sua prima edizione è di 1.500 copie e sale a 3.000 alla fine del 1883. [5] Le organizzazioni anarchiche lo usano quindi per rivendicare alcune delle loro azioni, come La Bande Noire (La Banda Nera), un gruppo anarchico insurrezionale che commette attacchi nella regione di Montceau-les-Mines, firmando lesue azioni con il nome di L'affamato, la dinamite, il revolver in mano, la soppressione della borghesia (L'affamé, la dynamite, le revolver à la main, la suppression des bourgeois).

Secondo periodo: Le Révolté (1885-1887)

Il giornale si trasferisce a Parigi il 12 aprile 1885. [11]

La sua pubblicazione è bimestrale e diventa settimanale il 15 maggio 1886.

Terzo periodo: La Révolte (1887-1894)

Condannato il 3 settembre 1887 per aver organizzato una lotteria non autorizzata, il giornale cambia nome per sfuggire alla multa e diventa, il 17 settembre 1887, La Révolte. [11] [9]

Per lo storico Gaetano Manfredonia è il «principale periodico libertario degli anni Ottanta dell'Ottocento». [12]

La Révolte pubblica un supplemento letterario (Supplément littéraire) dal 1887 al 1894.

Il titolo cessa il 10 marzo 1894. [13]

Jean Grave continua la sua attività editoriale con Les Temps nouveaux, fondata nel 1895. [14]

Note

  1. Dictionnaire des anarchistes «Le Maitron»: Warlaam Tcherkesoff
  2. Dictionnaire international des militants anarchistes: Jean-Baptiste Ricard
  3. Dictionnaire des anarchistes «Le Maitron»: Georges Herzig
  4. 4,0 4,1 «Jean Grave era l'uomo di fiducia di intellettuali e filosofi raggruppati attorno a un giornale che fu successivamente intitolato Le Révolté, La Révolte, Les Temps Nouveaux Gli ispiratori sono stati Pëtr Kropotkin ed Élisée Reclus» (Jean Maitron, Jean Grave 1854-1939, Revue d'histoire économique et sociale, vol. 28, n° 1, 1950, p. 107).
  5. 5,0 5,1 5,2 René Bianco, Répertoire des périodiques anarchistes de langue française: un siècle de presse anarchiste d'expression française, 1880-1983, tesi di dottorato, Università di Aix-Marseille, 1987; Le Révolté, organe socialiste (puis) organe anarchiste (puis) organe communiste-anarchiste.
  6. Alain Pessin e Patrice Terrone, Littérature et anarchie, Università di Tolosa-Le Mirail, coll. «Cribles», 1998, p. 141.
  7. «Su richiesta di Élisée Reclus, è andato a Ginevra per prendere in carico la direzione del quotidiano Le Révolté: ha quindi trovato la sua vocazione» (Paul Claudel, Jean Grave, Encyclopédie Universalis).
  8. «Dal 1883, su richiesta di Élisée Reclus, era stato coinvolto nel quotidiano Le Révolté, che era riuscito a mantenere nonostante innumerevoli difficoltà finanziarie e legali» (Thierry Lévy, Plutôt la mort que l'injustice: Au temps des procès anarchistes, Odile Jacob, 2009, p. 288).
  9. 9,0 9,1 L'Éphéméride anarchiste: Le Révolté.
  10. Istituto internazionale di storia sociale (Amsterdam): Le révolté: organe socialiste
  11. 11,0 11,1 René Bianco, Répertoire des périodiques anarchistes de langue française: un siècle de presse anarchiste d'expression française, 1880-1983, tesi di dottorato, Università di Aix-Marseille, 1987; Le Révolté, organe communiste anarchiste.
  12. «Jean Grave, il direttore de La Révolte (ex-Le Révolté), il principale periodico libertario degli anni Ottanta dell'Ottocento» (Gaetano Manfredonia, Anarchisme, in Histoire des gauches en France, vol. 1, Parigi, La Découverte, «Poche/Sciences humaines et sociales», 2005).
  13. Jean Maitron, Le mouvement anarchiste en France, Gallimard, coll. «Tel», 1992
  14. René Bianco, Répertoire des périodiques anarchistes de langue française: un siècle de presse anarchiste d'expression française, 1880-1983, tesi di dottorato, Università di Aix-Marseille, 1987; Les Temps nouveaux.