Il Risveglio Anarchico: differenze tra le versioni

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== Storia ==
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'''''Il Risveglio Socialista Anarchico''''' / '''''Le Réveil Socialiste Anarchiste''''' fu fondato il [[7 luglio]] del [[1900]] a Ginevra ed era inizialmente redatto da esuli italiani, poi dagli immigrati in [[Svizzera]]; la [[stampa anarchica|rivista]] si rivolgeva alla numerosa comunità di immigrati italiani, col proposito «di compiere un doppio lavoro: partecipare in maniera costante all'organizzazione economica, all'educazione sociale e alla propaganda fra gli operai italiani emigrati nei paesi d'Europa; contribuire alla propaganda [[socialista]] [[anarchica]] in [[Italia]] a mezzo di libri ed opuscoli e commentando, senza le reticenze imposte dal fisco, la situazione attuale del regno» <ref>''Dopo un anno'', a. II, n. 15, del 20 luglio 1901.</ref>
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Contemporaneamente nacque anche ''Le Réveil Socialiste Anarchiste'', che si avvaleva della collaborazione di alcuni anziani di [[anarchici]] romandi. Il redattore responsabile dei due periodici, organi ufficiali del [[movimento anarchico]] in [[Svizzera]], era [[Luigi Bertoni]], nei primi anni con la collaborazione regolare degli emigrati italiani [[Lavinio Barchiesi]], [[Mario Bassadonna]], [[Vivaldo Lacchini]], [[Nino Samaja]], [[Antonio Cavallazzi]], [[Pietro Tempia]] e [[Felice Mezzani]] (dalla [[Francia]]) e degli svizzeri [[Jacques Gross]], [[Jean Wintsch]], [[Eugène Steiger]] e soprattutto [[Georges Herzig]].
Contemporaneamente nacque anche ''Le Réveil Socialiste Anarchiste'', che si avvaleva della collaborazione di alcuni anziani di [[anarchici]] romandi. Il redattore responsabile dei due periodici, organi ufficiali del [[movimento anarchico]] in [[Svizzera]], era [[Luigi Bertoni]], nei primi anni con la collaborazione regolare degli emigrati italiani [[Lavinio Barchiesi]], [[Mario Bassadonna]], [[Vivaldo Lacchini]], [[Nino Samaja]], [[Antonio Cavallazzi]], [[Pietro Tempia]] e [[Felice Mezzani]] (dalla [[Francia]]) e degli svizzeri [[Jacques Gross]], [[Jean Wintsch]], [[Eugène Steiger]] e soprattutto [[Georges Herzig]].

Versione delle 11:37, 10 nov 2020

La testata de Le Révéil Anarchiste.

Il Risveglio Anarchico / Le Révéil Anarchiste è stato un periodico anarchico bilingue (italiano e francese). Diretto da Luigi Bertoni, è stato l'organo di riferimento dell'movimento anarchico svizzero.

Storia

Il Risveglio Socialista Anarchico / Le Réveil Socialiste Anarchiste fu fondato il 7 luglio del 1900 a Ginevra ed era inizialmente redatto da esuli italiani, poi dagli immigrati in Svizzera; la rivista si rivolgeva alla numerosa comunità di immigrati italiani, col proposito «di compiere un doppio lavoro: partecipare in maniera costante all'organizzazione economica, all'educazione sociale e alla propaganda fra gli operai italiani emigrati nei paesi d'Europa; contribuire alla propaganda socialista anarchica in Italia a mezzo di libri ed opuscoli e commentando, senza le reticenze imposte dal fisco, la situazione attuale del regno». [1]

Contemporaneamente nacque anche Le Réveil Socialiste Anarchiste, che si avvaleva della collaborazione di alcuni anziani di anarchici romandi. Il redattore responsabile dei due periodici, organi ufficiali del movimento anarchico in Svizzera, era Luigi Bertoni, nei primi anni con la collaborazione regolare degli emigrati italiani Lavinio Barchiesi, Mario Bassadonna, Vivaldo Lacchini, Nino Samaja, Antonio Cavallazzi, Pietro Tempia e Felice Mezzani (dalla Francia) e degli svizzeri Jacques Gross, Jean Wintsch, Eugène Steiger e soprattutto Georges Herzig.

Il periodico, che fino al 1910 era un quindicinale bilingue (ma dal 1905 al 1908 divenne settimanale), si trasformò poi in due quindicinali distinti, con tiratura totale di 4.000 copie.

Nel corso degli anni la testata subì alcuni mutamenti: dal 1° maggio 1913 assunse il titolo di Il Risveglio Comunista Anarchico / Le Révéil Comuniste Anarchiste. Il 1° maggio 1926, per eliminare qualsiasi ambiguità rispetto al termine "comunista", assunse la testata Il Risveglio Anarchico / Le Révéil Anarchiste. In questa fase Carlo Frigerio e Carlo Vanza furono alcuni dei principali collaboratori.

Non contrario all'organizzazione anarchica, Il Risveglio fu attivamente a fianco delle lotte del movimento operaio svizzero, pur entrando in polemica con sia con l'anarcosindacalismo sia con i socialisti dell'Avvenire del lavoratore, diretto da Giacinto Menotti Serrati. Allo scoppio della prima guerra mondiale si schierò contro gli interventisti anarchici del Manifesto dei Sedici e vicino agli antimilitaristi europei ed in seguito contro la deriva autoritaria bolscevica in Russia e la possibilità di costituire un fronte unico rivoluzionario contro il fascismo e il nazismo.

Fine delle attività e tentativi di ristampa

Il 24 agosto 1940 comparve l'ultimo ultimo numero della rivista a causa della repressione istituzionale, ma altri numeri uscirono clandestinamente in formato opuscolo fino al 1946 con la dicitura Quelque part en Suisse. Dal 1947 al 1950 furono Carlo Frigerio e Alfred Amiguet a provare a rilanciare la rivista, ma per problemi vari dovettero interrompere le pubblicazioni.

In seguito, a partire dal 1957, l'anarchico ed obiettore di coscienza italiano Pietro Ferrua, insieme a Caludio Cantini e allo stesso Frigerio, provò a ridare alle stampe la rivista, ma fu possibile portare avanti la pubblicazione, tra mille difficoltà, solo per tre anni. A questo punto la rivista cessò definitivamente la sua attività.

Note

  1. Dopo un anno, a. II, n. 15, del 20 luglio 1901.

Bibliografia

  • Maurizio Antonioli, Giampietro Berti, Santi Fedele, Pasquale Luso, Dizionario biografico degli anarchici italiani - Volume 1, Pisa, Biblioteca Franco Serantini, 2004.
  • Gianpiero Bottinelli, Luigi Bertoni, la coerenza di un anarchico, La Baronata, Lugano, 1997.
  • Jean-Louis Amar, Le Réveil anarchiste, organe d'un mouvement libertaire genevois, 1900-1980 (in francese), Mémoire de licence histoire, Univ. Genève, 1981.
  • Furio Biagini, Il Risveglio (1900-1922): storia di un giornale anarchico dall'attentato di Bresci all'avvento del fascismo, Piero Lacaita Editore, 1991.

Collegamenti esterni