Do It Yourself: differenze tra le versioni

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
Nessun oggetto della modifica
m (Sostituzione testo - "(archiviato)" con "")
 
(15 versioni intermedie di uno stesso utente non sono mostrate)
Riga 1: Riga 1:
[[Image:Diy.png|300px|right|Logo recante il motto ''Do It Yourself''.]]Il motto '''Do It Yourself''' (DIY), cioè letteralmente '''''fatelo da soli''''' o '''''fatelo voi stessi''''', presente spesso nella cultura [[Punk|punk]], è l'invito a non delegare ad altri ciò che possiamo fare noi stessi.
[[Image:Diy.png|thumb|300px|right|Logo recante il motto ''Do It Yourself''.]]Il motto '''''Do It Yourself''''' ('''''DIY'''''), cioè letteralmente '''''fatelo da soli''''' o '''''fatelo voi stessi''''', presente spesso nella cultura ''[[punk]]'', è l'invito a non delegare ad altri ciò che possiamo fare noi stessi.


== Il DIY e la musica punk ==
== Il ''DIY'' e la musica punk ==


L'[[etica]] del DIY è liberamente associata al [[Punk|punk]] e a vari movimenti anticonsumisti che rifiutano l'idea che ogni cosa di cui un [[individuo]] necessita debba essere per forza acquistata. Un famoso slogan anarcho punk difatti recita: «'''DIY not EMI''''»; questa vuole essere una presa di posizione consapevole contro le major della distribuzione musicale. Molte delle prime band anarcho punk sono state edite dalla Crass Records, casa discografica di autoproduzione dei [[Crass]].  
L'[[etica]] del ''DIY'' è liberamente associata al ''[[Punk]]'' e a vari movimenti anticonsumisti che rifiutano l'idea che ogni cosa di cui un [[individuo]] necessita debba essere per forza acquistata. Un famoso slogan [[anarcho-punk]] difatti recita: '''''DIY not EMI''''', una presa di posizione consapevole contro le major della distribuzione musicale. Molte delle prime band [[anarcho-punk]] sono state edite dalla ''Crass Records'', casa discografica di autoproduzione dei ''[[Crass]]''.  


Il DIY è un pensiero che può essere applicato in qualsiasi ambito della vita quotidiana, ma è comunque una chiara presa di posizione [[anti-capitalismo| anti capitalista]]. Nello specifico campo della [[musica]] ci si riferisce a quegli artisti che, opponendosi al sistema stabilito dall'industria musicale attuale, preferiscono autoprodursi e autopromuoversi con mezzi propri. Un altro aspetto importante del '''DIY''' è la produzione e distribuzione di fanzine, ossia giornali autoprodotti, che cercavano di diffondere notizie e idee della scena punk. In [[Italia]] una delle prime esperienze di autoproduzione con le ''fanzine'' fu [[OASK?!]] degli [[Indiani metropolitani]] nel [[1977|"77]]; questi ultimi erano i '''''fricchettoni''''' e rappresentavano il primo movimento punk italiano, che in comune al punk inglese, nato nello stesso periodo, aveva l'impostazione [[nichilismo|nichilista]], ma era un movimento libertario sorto come politico-ideologico, a differenza di quello inglese che prendeva le mosse semplicemente dalla cultura rock.
Il ''DIY'' è un pensiero che può essere applicato in qualsiasi ambito della vita quotidiana, ma è comunque una chiara presa di posizione [[anti-capitalismo|anticapitalista]]. Nello specifico campo della [[musica]] ci si riferisce a quegli artisti che, opponendosi al sistema stabilito dall'industria musicale attuale, preferiscono autoprodursi e autopromuoversi con mezzi propri. Un altro aspetto importante del ''DIY'' è la produzione e distribuzione di fanzine, ossia giornali autoprodotti che cercavano di diffondere notizie e idee della scena [[punk]]. In [[Italia]] una delle prime esperienze di autoproduzione con le fanzine fu ''[[OASK?!]]'' degli ''[[Indiani metropolitani]]'' ([[1977]]); questi ultimi erano i «fricchettoni» e rappresentavano il primo movimento ''[[Punk]]'' italiano, che in comune al ''[[Punk]]'' inglese, nato nello stesso periodo, aveva l'impostazione [[nichilismo|nichilista]], ma che, a differenza di quello inglese, che prendeva le mosse semplicemente dalla cultura rock, era un movimento [[libertario]] sorto come politico-ideologico.


== Significato politico ==
== Significato politico ==
Il movimento che si ispira al DIY non è omogeneo, ma dal punto di vista politico esso assume un significato alternativo allo strapotere dello [[Stato]] e del [[capitalismo]]. Coloro che si ispirano a questo slogan sono molto spesso legati al [[movimento anarchico]], quindi legati al principio dell'[[autogestione]] e dell'[[autonomia]]. La necessità di creare, di avere una certa indipendenza rispetto all'industria e alle multinazionali, in modo da sganciarsi dalle loro politiche consumistiche, li porta spesso a trovare soluzioni personali gratuite o a basso costo che vanno in antitesi alla mercificazione dominante.
Il movimento che si ispira al ''DIY'' non è omogeneo, ma dal punto di vista politico esso assume un significato alternativo allo strapotere dello [[Stato]] e del [[capitalismo]]. Coloro che si ispirano a questo slogan sono molto spesso legati al [[movimento anarchico]], quindi legati al principio dell'[[autogestione]] e dell'[[autonomia]]. La necessità di creare, di avere una certa indipendenza rispetto all'industria e alle multinazionali, in modo da sganciarsi dalle loro politiche consumistiche, li porta spesso a trovare soluzioni personali gratuite o a basso costo che vanno in antitesi alla mercificazione dominante.


In parole semplici, il ''fatelo da soli'' è una forma di [[autogestione]], senza dover aspettare o sperare nella volontà degli altri per realizzare le proprie idee o convinzioni.
In parole semplici, il ''fatelo da soli'' è una forma di [[autogestione]], senza dover aspettare o sperare nella volontà degli altri per realizzare le proprie idee o convinzioni.
== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* Ian Glasper, ''Anarcopunk. Il punk politico inglese''. Shake Edizioni, 2008.  
* Ian Glasper, ''Anarcopunk. Il punk politico inglese''. Shake Edizioni, 2008.  
*Stewart Home, ''Marci, sporchi e imbecilli. Attraverso la rivolta punk'', Shake, 2007.
*Stewart Home, ''Marci, sporchi e imbecilli. Attraverso la rivolta punk'', Shake, 2007.
==Voci correlate==
==Voci correlate==
* [[Autoproduzioni]]
* [[Autoproduzioni]]
Riga 21: Riga 23:


==Collegamenti esterni==
==Collegamenti esterni==
*[http://ekopedia.org Ekopedia.org]
*[https://web.archive.org/web/20090926033020/http://diy.splinder.com/ ''Il Movimento DIY: culture di resistenza eazione diretta'']  
*[https://web.archive.org/web/20090926033020/http://diy.splinder.com/ Il Movimento DIY: culture di resistenza eazione diretta] (archiviato)


[[Categoria:Concetti]]
[[Categoria:Concetti]]

Versione attuale delle 14:29, 8 ago 2022

Logo recante il motto Do It Yourself.

Il motto Do It Yourself (DIY), cioè letteralmente fatelo da soli o fatelo voi stessi, presente spesso nella cultura punk, è l'invito a non delegare ad altri ciò che possiamo fare noi stessi.

Il DIY e la musica punk

L'etica del DIY è liberamente associata al Punk e a vari movimenti anticonsumisti che rifiutano l'idea che ogni cosa di cui un individuo necessita debba essere per forza acquistata. Un famoso slogan anarcho-punk difatti recita: DIY not EMI, una presa di posizione consapevole contro le major della distribuzione musicale. Molte delle prime band anarcho-punk sono state edite dalla Crass Records, casa discografica di autoproduzione dei Crass.

Il DIY è un pensiero che può essere applicato in qualsiasi ambito della vita quotidiana, ma è comunque una chiara presa di posizione anticapitalista. Nello specifico campo della musica ci si riferisce a quegli artisti che, opponendosi al sistema stabilito dall'industria musicale attuale, preferiscono autoprodursi e autopromuoversi con mezzi propri. Un altro aspetto importante del DIY è la produzione e distribuzione di fanzine, ossia giornali autoprodotti che cercavano di diffondere notizie e idee della scena punk. In Italia una delle prime esperienze di autoproduzione con le fanzine fu OASK?! degli Indiani metropolitani (1977); questi ultimi erano i «fricchettoni» e rappresentavano il primo movimento Punk italiano, che in comune al Punk inglese, nato nello stesso periodo, aveva l'impostazione nichilista, ma che, a differenza di quello inglese, che prendeva le mosse semplicemente dalla cultura rock, era un movimento libertario sorto come politico-ideologico.

Significato politico

Il movimento che si ispira al DIY non è omogeneo, ma dal punto di vista politico esso assume un significato alternativo allo strapotere dello Stato e del capitalismo. Coloro che si ispirano a questo slogan sono molto spesso legati al movimento anarchico, quindi legati al principio dell'autogestione e dell'autonomia. La necessità di creare, di avere una certa indipendenza rispetto all'industria e alle multinazionali, in modo da sganciarsi dalle loro politiche consumistiche, li porta spesso a trovare soluzioni personali gratuite o a basso costo che vanno in antitesi alla mercificazione dominante.

In parole semplici, il fatelo da soli è una forma di autogestione, senza dover aspettare o sperare nella volontà degli altri per realizzare le proprie idee o convinzioni.

Bibliografia

  • Ian Glasper, Anarcopunk. Il punk politico inglese. Shake Edizioni, 2008.
  • Stewart Home, Marci, sporchi e imbecilli. Attraverso la rivolta punk, Shake, 2007.

Voci correlate

Collegamenti esterni