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Prosegue i suoi studi di diritto all'Università di Napoli poi va a perfezionarli a Heidelberg e a Berlino, frequentando le lezioni di Eugen Dühring, teorico di un [[socialismo]] non materialista e non [[classista]] e quindi in polemica con [[Marx]] e con [[Engels]]. Si interessa all'[[economia politica]] e al [[socialismo utopistico]] di [[Saint-Simon]], [[Fourier]] e [[Robert Owen|Owen]]. Di ritorno in [[Italia]], aderisce all'[[AIT|Internazionale]] insieme a [[Carlo Cafiero|Cafiero]] e [[Malatesta]]; partecipa alla ricostruzione della sezione napoletana (dissolta dalla [[polizia]] nel [[1871]]) e collabora al giornale ''La Campana''. | Prosegue i suoi studi di diritto all'Università di Napoli poi va a perfezionarli a Heidelberg e a Berlino, frequentando le lezioni di Eugen Dühring, teorico di un [[socialismo]] non materialista e non [[classista]] e quindi in polemica con [[Marx]] e con [[Engels]]. Si interessa all'[[economia politica]] e al [[socialismo utopistico]] di [[Saint-Simon]], [[Fourier]] e [[Robert Owen|Owen]]. Di ritorno in [[Italia]], aderisce all'[[AIT|Internazionale]] insieme a [[Carlo Cafiero|Cafiero]] e [[Malatesta]]; partecipa alla ricostruzione della sezione napoletana (dissolta dalla [[polizia]] nel [[1871]]) e collabora al giornale ''La Campana''. | ||
Nel [[1877]], implicato per complicità nel [[banda del Matese|movimento insurrezionale del Matese]], sarà imprigionato per un periodo.<ref>Damiani, Franco, ''Carlo Cafiero nella storia del primo socialismo italiano'', Jaca Book, Milano 1974.</ref> Liberato, crea il giornale ''[[L'Anarchia]]'', ma i primi numeri saranno sequestrati dalla [[polizia]]. Membro della [[AIT|Federazione italiana della A.I.T]], è di nuovo arrestato e, l'[[11 luglio]] [[1879]], passa davanti il tribunale di Genova dove viene prosciolto. | Nel [[1877]], implicato per complicità nel [[banda del Matese|movimento insurrezionale del Matese]], sarà imprigionato per un periodo. <ref>Damiani, Franco, ''Carlo Cafiero nella storia del primo socialismo italiano'', Jaca Book, Milano 1974.</ref> Liberato, crea il giornale ''[[L'Anarchia]]'', ma i primi numeri saranno sequestrati dalla [[polizia]]. Membro della [[AIT|Federazione italiana della A.I.T]], è di nuovo arrestato e, l'[[11 luglio]] [[1879]], passa davanti il tribunale di Genova dove viene prosciolto. | ||
Liberato, si rifugia in [[Francia]] per sfuggire a un altro processo (dove sarà condannato in contumacia a 10 mesi di [[carcere|prigione]]). Ritrova [[Carlo Cafiero]] a Parigi, e partono insieme per Londra dove faranno uscire, il [[17 novembre]] [[1880]], il giornale ''Redattori della Lotta!'' dove espone la sua critica al [[parlamentarismo]]: | Liberato, si rifugia in [[Francia]] per sfuggire a un altro processo (dove sarà condannato in contumacia a 10 mesi di [[carcere|prigione]]). Ritrova [[Carlo Cafiero]] a Parigi, e partono insieme per Londra dove faranno uscire, il [[17 novembre]] [[1880]], il giornale ''Redattori della Lotta!'' dove espone la sua critica al [[parlamentarismo]]: |