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L'aver vissuto in tre ambiti culturali così differenti sono fondamentali per la sua formazione: «Questa esposizione prematura a tre culture differenti mi ha portato alla consapevolezza che ciò che viene considerato "lo stato normale delle cose" non è uguale dappertutto». '''Ciò che comunque accomuna tutte le esperienze vissute dalla giovane Riane è la consapevolezza che ovunque la donna è [[discriminazione|discriminata]], ed è proprio su questa considerazione che canalizzerà  i suoi studi e le sue teorie'''.
L'aver vissuto in tre ambiti culturali così differenti sono fondamentali per la sua formazione: «Questa esposizione prematura a tre culture differenti mi ha portato alla consapevolezza che ciò che viene considerato "lo stato normale delle cose" non è uguale dappertutto». '''Ciò che comunque accomuna tutte le esperienze vissute dalla giovane Riane è la consapevolezza che ovunque la donna è [[discriminazione|discriminata]], ed è proprio su questa considerazione che canalizzerà  i suoi studi e le sue teorie'''.


Decisiva per la sua formazione multidisciplinare sono state le opere di [[Marija Gimbutas]], di cui la Eisler può essere considerata l’”allieva” più importante. Notevole anche l’influenza di [[Elizabeth Cady Stanton]], autrice nel [[1848]] di un manifesto femminista, di  scrittori come [[Robert Jungk]], degli antropologi [[Ashley Montagu]] e [[Vere Gordon Childe]], dell’archeologo
Decisiva per la sua formazione multidisciplinare sono state le opere di [[Marija Gimbutas]], di cui la Eisler può essere considerata l’”allieva” più importante. Notevole anche l’influenza di [[Elizabeth Cady Stanton]], autrice nel [[1848]] di un manifesto femminista, di  scrittori come [[Robert Jungk]], degli antropologi [[Ashley Montagu]] e [[Vere Gordon Childe]], dell’archeologo
[[James Mellaart]] e tanti altri, tra cui lo psicologo, nonché suo compagno di vita, [[David Loye]].  
[[James Mellaart]] e tanti altri, tra cui lo psicologo, nonché suo compagno di vita, [[David Loye]].  


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L’Antica Europa, all’incirca tra il 7000 a.c e il 3-2500 a.c, è stata socialmente organizzata sulla base di valori egualitari tra uomini e donne ('''[[società  gilaniche|gilania]]''' <ref name="gilania">'''Gilania''' , dalle parole greche ''gynè'', "donna" e ''andros'', "uomo" (la lettera ''l'' tra i due ha il duplice significato di unione, dal verbo inglese ''to link'', "unire" e dal verbo greco ''lyein'' o ''lyo'' che significa "sciogliere" o "liberare"). Gilania quindi è un neologismo il cui significato può essere riassunto in unione di uomini e donne.</ref>), sino al momento in cui una serie di ondate migratorie proveniente dal sud della Russia, ad opera di popoli indoeuropei chiamati [[Kurgan]] da [[Marija Gimbutas]], imposero un modello androcratico e autoritario ([[patriarcato]]).
L’Antica Europa, all’incirca tra il 7000 a.c e il 3-2500 a.c, è stata socialmente organizzata sulla base di valori egualitari tra uomini e donne ('''[[società  gilaniche|gilania]]''' <ref name="gilania">'''Gilania''' , dalle parole greche ''gynè'', "donna" e ''andros'', "uomo" (la lettera ''l'' tra i due ha il duplice significato di unione, dal verbo inglese ''to link'', "unire" e dal verbo greco ''lyein'' o ''lyo'' che significa "sciogliere" o "liberare"). Gilania quindi è un neologismo il cui significato può essere riassunto in unione di uomini e donne.</ref>), sino al momento in cui una serie di ondate migratorie proveniente dal sud della Russia, ad opera di popoli indoeuropei chiamati [[Kurgan]] da [[Marija Gimbutas]], imposero un modello androcratico e autoritario ([[patriarcato]]).


Riane Eisler propone una nuova teoria dell’evoluzione culturale ('''Teoria della Trasformazione Culturale'''), re-interpretando la storia sulla base di due modelli organizzativi che storicamente si sono succeduti nel Paleolitico superiore e nel Neolitico: un modello mutualistico ([[società  gilaniche]]) e un modello autoritario ('''androcrazia''' <ref name="andro">'''Androcrazia''', dalle parole greche ''andros'', "uomo" e ''kratos'', "governato", quindi letteralmente “governo degli uomini”, “potere degli uomini” </ref>).  
Riane Eisler propone una nuova teoria dell’evoluzione culturale ('''Teoria della Trasformazione Culturale'''), re-interpretando la storia sulla base di due modelli organizzativi che storicamente si sono succeduti nel Paleolitico superiore e nel Neolitico: un modello mutualistico ([[società  gilaniche]]) e un modello autoritario ('''androcrazia''' <ref name="andro">'''Androcrazia''', dalle parole greche ''andros'', "uomo" e ''kratos'', "governato", quindi letteralmente “governo degli uomini”, “potere degli uomini” </ref>).  


La teoria della '''Trasformazione Culturale''' sostiene la tesi che nella preistoria si sia verificato un mutamento, di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze, non solo nell’ambito dell’organizzazione sociale ma anche della [[tecnologia]]. Un passaggio epocale dalle tecnologie che arrichiscono la vita a quella che la vita distruggono (le armi), «ed è questa valenza della tecnologia, più che la tecnologia in sé, che oggi minaccia la vita sul nostro pianeta» <ref name="calice"> Il Calice e la spada, Frassinelli, pag 10</ref>.
La teoria della '''Trasformazione Culturale''' sostiene la tesi che nella preistoria si sia verificato un mutamento, di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze, non solo nell’ambito dell’organizzazione sociale ma anche della [[tecnologia]]. Un passaggio epocale dalle tecnologie che arrichiscono la vita a quella che la vita distruggono (le armi), «ed è questa valenza della tecnologia, più che la tecnologia in sé, che oggi minaccia la vita sul nostro pianeta» <ref name="calice"> Il Calice e la spada, Frassinelli, pag 10</ref>.
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