Horst Fantazzini: differenze tra le versioni

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Nel [[1968]] fu di nuovo arrestato, mentre cercava di rapinare una banca di Saint Tropez. Trascorse alcuni anni torturato e vessato nelle [[carcere|galere]] francesi (dove vigevano regole particolarmente inumane, alcuni detenuti furono ghigliottinati dopo una rivolta particolarmente violenta a Clairveaux), fu rinchiuso nelle Baumettes a Marsiglia, tentò ancora di evadere ad Aix en Provence con le catene ai polsi. Il "fratellino di Van Gogh" non corse più per molto tempo. Da allora le porte della gabbia si chiusero definitivamente: da quel momento non avrà mai più la [[libertà]] definitiva.
Nel [[1968]] fu di nuovo arrestato, mentre cercava di rapinare una banca di Saint Tropez. Trascorse alcuni anni torturato e vessato nelle [[carcere|galere]] francesi (dove vigevano regole particolarmente inumane, alcuni detenuti furono ghigliottinati dopo una rivolta particolarmente violenta a Clairveaux), fu rinchiuso nelle Baumettes a Marsiglia, tentò ancora di evadere ad Aix en Provence con le catene ai polsi. Il "fratellino di Van Gogh" non corse più per molto tempo. Da allora le porte della gabbia si chiusero definitivamente: da quel momento non avrà mai più la [[libertà]] definitiva.


Horst continuava a sfottere i giudici "gli ermellini da guardia" durante le udienze, e per questo aggiunsero altri (molti) anni alla sua carcerazione.
Horst continuava a sfottere i giudici, "gli ermellini da guardia" durante le udienze, e per questo aggiunsero altri (molti) anni alla sua carcerazione.


Nel [[1972]] per interessamento dell'avvocato Mario Giulio Leone venne estradato in Italia ritrovando sua moglie e i suoi figli, nel [[1973]] tentò di evadere dal [[carcere]] di Fossano (Cuneo) ferendo tre guardie e tenendone sotto tiro altre due, ma era un bluff: in realtà aveva soltanto una Mauser di piccolo calibro, con pochissimi colpi in canna dei quali solo due rimasti dopo il ferimento degli sbirri. Invece per lui si scatenò l'inferno: uscendo dal [[carcere]] con gli ostaggi, prima di riuscire a salire sull'agognata Giulietta che lo porterà fuori dalle mura, venne aggredito dai cani lupo e ferito quasi mortalmente con il fuoco dei tiratori scelti, si salvò per miracolo proprio grazie ad un cane che gli si parò davanti. Rimase sordo dall'orecchio destro, e probabilmente con micro-lesioni tali da causare l'aneurisma che gli risulterà fatale.
Nel [[1972]] per interessamento dell'avvocato Mario Giulio Leone venne estradato in Italia ritrovando sua moglie e i suoi figli, nel [[1973]] tentò di evadere dal [[carcere]] di Fossano (Cuneo) ferendo tre guardie e tenendone sotto tiro altre due, ma era un bluff: in realtà aveva soltanto una Mauser di piccolo calibro, con pochissimi colpi in canna dei quali solo due rimasti dopo il ferimento degli sbirri. Invece per lui si scatenò l'inferno: uscendo dal [[carcere]] con gli ostaggi, prima di riuscire a salire sull'agognata Giulietta che lo porterà fuori dalle mura, venne aggredito dai cani lupo e ferito quasi mortalmente con il fuoco dei tiratori scelti, si salvò per miracolo proprio grazie ad un cane che gli si parò davanti. Rimase sordo dall'orecchio destro, e probabilmente con micro-lesioni tali da causare l'aneurisma che gli risulterà fatale.
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