Gino Cerrito: differenze tra le versioni
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Nato a Messina, all'inizio del [[1943]] partecipa alla resistenza antifascista insieme a [[Piero Butitta]] e [[Michela Bicchieri]]. Creatore del Gruppo Anarchico di Messina, contribuisce allo sviluppo del nuovo movimento anarchico e di quello sindacalista militando nella Confederazione Generale del Lavoro. | Nato a Messina, all'inizio del [[1943]] partecipa alla resistenza antifascista insieme a [[Piero Butitta]] e [[Michela Bicchieri]]. Creatore del Gruppo Anarchico di Messina, contribuisce allo sviluppo del nuovo movimento anarchico e di quello sindacalista militando nella Confederazione Generale del Lavoro. | ||
Laureatosi in Storia nel [[1951]] con una tesi intitolata ''Radicalismo e socialismo in Sicilia (1860-1882)''. Dall'anno seguente diviene assistente alla cattedra di Storia moderna della | Laureatosi in Storia nel [[1951]] con una tesi intitolata ''Radicalismo e socialismo in Sicilia (1860-1882)''. Dall'anno seguente diviene assistente alla cattedra di Storia moderna della Facoltà di Magistero dell'Università di Messina. Nel [[1959]], nella medesima facoltà, tiene il corso di Storia dei trattati e dal [[1962]] quello di Storia moderna. | ||
Negli anni '60, insieme ad [[Alfonso Failla]], [[Ugo Mazzucchelli]], [[Mario Mantovani]] e [[Umberto Marzocchi]] contribuisce al rilancio della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]], fondata nel [[1945]], partecipando in particolare al Congresso di Carrara del [[1965]] ([[31 ottobre]]-[[4 novembre]]) che però | Negli anni '60, insieme ad [[Alfonso Failla]], [[Ugo Mazzucchelli]], [[Mario Mantovani]] e [[Umberto Marzocchi]] contribuisce al rilancio della [[Federazione Anarchica Italiana|FAI]], fondata nel [[1945]], partecipando in particolare al Congresso di Carrara del [[1965]] ([[31 ottobre]]-[[4 novembre]]), che però vedrà una prima importante scissione interna al gruppo e la conseguente nascita dei [[Gruppi di iniziativa anarchica]] ([[GIA]]). <ref>[[Pio Turroni]] sosteneva che Cerrito fosse stato il fautore della nuova [[FAI]] e della separazione in seno ad essa soltanto «in funzione anti-[[Armando Borghi|Borghi]]» (cfr. lettera a Gianpiero Landi del 3 luglio 1978).</ref> | ||
Nello stesso anno si trasferisce a Firenze, presso la cui | Nello stesso anno si trasferisce a Firenze, presso la cui Università ottiene l'incarico di Storia contemporanea nella Facoltà di Magistero. Nel [[1969]] gli viene finalmente assegnato l'incarico di professore aggregato e quindi ordinario di Storia contemporanea al Magistero fiorentino. | ||
Tutto il suo materiale relativo agli studi di storia sociale e dei movimenti politici italiani e stranieri (compresi quelli anarchici), sono oggi conservati nel [http://chartae.sbafirenze.it/AriannaWeb/main.htm#7738_archivio Fondo Biagio Cerrito]. Notevole è la documentazione sul [[anarco-sindacalismo|sindacalismo anarchico]] e [[sindacalismo rivoluzionario|rivoluzionario]], l'[[antimilitarismo]] e la [[rivoluzione spagnola]], su sui Cerrito aveva compilato circa 800 schede di antifascisti anarchici presenti nelle fila repubblicane della Colonna Italiana. | Tutto il suo materiale relativo agli studi di storia sociale e dei movimenti politici italiani e stranieri (compresi quelli anarchici), sono oggi conservati nel [http://chartae.sbafirenze.it/AriannaWeb/main.htm#7738_archivio Fondo Biagio Cerrito]. Notevole è la documentazione sul [[anarco-sindacalismo|sindacalismo anarchico]] e [[sindacalismo rivoluzionario|rivoluzionario]], l'[[antimilitarismo]] e la [[rivoluzione spagnola]], su sui Cerrito aveva compilato circa 800 schede di antifascisti anarchici presenti nelle fila repubblicane della Colonna Italiana. | ||
Gino Cerrito muore il [[4 settembre]] [[1982]]. | Gino Cerrito muore il [[4 settembre]] [[1982]]. | ||
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== Bibliografia == | == Bibliografia == | ||
*''Gli anarchici nella Resistenza apuana'', a cura di Adriana Dada, Collana: Storia e | *''Gli anarchici nella Resistenza apuana'', a cura di Adriana Dada, Collana: Storia e società del Novecento, 4, Lucca, Maria Pacini Fazzi, 1984 | ||
*''Dall'insurrezionalismo alla settimana rossa: per una storia dell'anarchismo in Italia, 1881-191'', Crescita politica editrice, 1977 | *''Dall'insurrezionalismo alla settimana rossa: per una storia dell'anarchismo in Italia, 1881-191'', Crescita politica editrice, 1977 | ||
*''Il ruolo della organizzazione anarchica'', RL, Pistoia, 1973 | *''Il ruolo della organizzazione anarchica'', RL, Pistoia, 1973 | ||
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Biagio Cerrito, detto Gino, (Messina, 11 febbraio 1922 - Firenze, 4 settembre 1982), militante anarchico, è stato uno dei maggiori studiosi della storia dell'anarchismo e del movimento operaio e socialista in Italia.
Biografia
Nato a Messina, all'inizio del 1943 partecipa alla resistenza antifascista insieme a Piero Butitta e Michela Bicchieri. Creatore del Gruppo Anarchico di Messina, contribuisce allo sviluppo del nuovo movimento anarchico e di quello sindacalista militando nella Confederazione Generale del Lavoro.
Laureatosi in Storia nel 1951 con una tesi intitolata Radicalismo e socialismo in Sicilia (1860-1882). Dall'anno seguente diviene assistente alla cattedra di Storia moderna della Facoltà di Magistero dell'Università di Messina. Nel 1959, nella medesima facoltà, tiene il corso di Storia dei trattati e dal 1962 quello di Storia moderna.
Negli anni '60, insieme ad Alfonso Failla, Ugo Mazzucchelli, Mario Mantovani e Umberto Marzocchi contribuisce al rilancio della FAI, fondata nel 1945, partecipando in particolare al Congresso di Carrara del 1965 (31 ottobre-4 novembre), che però vedrà una prima importante scissione interna al gruppo e la conseguente nascita dei Gruppi di iniziativa anarchica (GIA). [1]
Nello stesso anno si trasferisce a Firenze, presso la cui Università ottiene l'incarico di Storia contemporanea nella Facoltà di Magistero. Nel 1969 gli viene finalmente assegnato l'incarico di professore aggregato e quindi ordinario di Storia contemporanea al Magistero fiorentino.
Tutto il suo materiale relativo agli studi di storia sociale e dei movimenti politici italiani e stranieri (compresi quelli anarchici), sono oggi conservati nel Fondo Biagio Cerrito. Notevole è la documentazione sul sindacalismo anarchico e rivoluzionario, l'antimilitarismo e la rivoluzione spagnola, su sui Cerrito aveva compilato circa 800 schede di antifascisti anarchici presenti nelle fila repubblicane della Colonna Italiana.
Gino Cerrito muore il 4 settembre 1982.
Note
- ↑ Pio Turroni sosteneva che Cerrito fosse stato il fautore della nuova FAI e della separazione in seno ad essa soltanto «in funzione anti-Borghi» (cfr. lettera a Gianpiero Landi del 3 luglio 1978).
Bibliografia
- Gli anarchici nella Resistenza apuana, a cura di Adriana Dada, Collana: Storia e società del Novecento, 4, Lucca, Maria Pacini Fazzi, 1984
- Dall'insurrezionalismo alla settimana rossa: per una storia dell'anarchismo in Italia, 1881-191, Crescita politica editrice, 1977
- Il ruolo della organizzazione anarchica, RL, Pistoia, 1973
- L'antimilitarismo anarchico in Italia, RL, Pistoia, 1968