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== '''''«L'uomo in rivolta»''''' di [[Albert Camus]] ==
 
[[File:HR.jpg|miniatura|250px|left|[https://pinobertelli.it/wp-content/uploads/2016/09/Alebert-Camus-Luomo-in-rivolta.pdf '''''L'uomo in rivolta''''' (''L'Homme révolté'')], un libro di [[Albert Camus]] ([[1951]]).]]
== '''''«Un fiore selvaggio»''''' di [[Renzo Novatore]] ==
'''''L'uomo in rivolta''''' è un saggio di [[Albert Camus]] che riflette sulla differenza fra [[rivolta]] e [[rivoluzione]]. [[Camus]] approda a un concetto di [[rivolta]] che dall'[[Individuo|individuo]] va verso la collettività. La [[rivolta]] dà una nuova interpretazione all'essere umano: «'''mi rivolto, dunque siamo'''». Ma se si ammette una realtà e un pensiero senza mediazioni, si tradisce la realtà in nome della dismisura assolutistica e totalitaristica (declinata come [[rivoluzione]] e [[nichilismo]]). La realtà, invece, è multiforme e dotata di mille sfumature, che non si possono semplificare e banalizzare in visioni assolute. Al contrario, il "'''pensiero meridiano'''" (''la pensée de midi'') a cui giunge l'intellettuale francese si fonda sul concetto di '''misura''' greco (l'armonia, la proporzione e il limite erano infatti alla base dell'estetica e dell'etica greche e la giustizia, nel pensiero arcaico, era legata all'idea di equilibrio e '''''μέτρον''''' [''mètron'']): in questo pensiero si coniugano, equilibrandosi, la ragione e il sapere visionario dell'immaginazione creativa. È proprio la coscienza di vivere all'interno del limite ciò che, secondo [[Camus]], abbiamo smarrito e che dovremmo ritrovare («la rivolta è essa stessa misura»): ideali come la [[giustizia]] e la [[libertà]] sono realizzabili a condizione di perdere il loro carattere assoluto, trovando un limite nel confronto dell'una con l'altra. Libero da pregiudizi e ideologie, [[Camus]] intende la [[libertà]] politica come legata alla [[rivolta]] contro ogni forma di conformismo e alla necessità di spirito critico nei confronti di ogni sistema politico. Qualsiasi attività umana, anche una politica che abbia di mira l'[[eguaglianza]] sociale, non può risolversi totalmente in prassi, ma deve essere sempre accompagnata dalla riflessione e dalla contemplazione. Solo recuperando il momento della riflessione l'uomo può perdere l'aspirazione al [[potere]] assoluto, riconciliandosi con il mondo circostante e riconquistando la dignità nella sua interezza.
[[File:Un fiore n.jpg|miniatura|250px|left|Copertina di ''Un fiore selvaggio'' di [[Renzo Novatore]] (''Autoproduzioni [[Cassa Anti-repressione Bruno Filippi]]'', [[2021]]), a cura di [[Alberto Ciampi]]. [https://liberliber.it/opere/download/?op=2346704&type=opera_url_pdf '''Leggi il testo'''] o [https://www.anarchistintheworld.net/libri.html '''acquista una copia'''] per sostenere l'antirepressione.]] La lettura di questi brani vuole essere un omaggio rivolto ad '''Abele Ricieri Ferrari''' ('''[[Renzo Novatore]]'''), poeta, filosofo, artista e militante [[anarchico]]. [[Renzo Novatore|Novatore]] è generalmente presentato come uno degli esponenti principali dell'[[individualismo anarchico]] italiano. Ma le sue concezioni non vanno confuse con quelle di nessun altro [[individualista]]: ''Sono [[individualista]] perché [[anarchico]] e non [[anarchico]] perché sono [[nichilista]]. Ma anche il [[nichilismo]] lo intendo a modo mio'' [...] ''Mi dico [[nichilista]] solo perché so che il [[nichilismo]] vuo dire negazione! Negazione di ogni [[società]], di ogni culto, di ogni regola e di ogni religione'' [...] ''Il mio è un pessimismo entusiasta e dionisiaco come le fiamme che incendiano la mia esuberanza vitale, che irride a qualsiasi prigione teoretica, scintifica e morale. E se mi dico [[anarchico individualista]], [[iconoclasta]] e [[nichilista]] è appunto perché credo che in questi aggettivi siavi l'espressione massima e completa della mia volitiva e scapigliata [[individualità]]'' [...] ''Io non rinnego la vita. La sublimo e la canto'' [...] ''L'umanità la diprezzo perché non è la mia umanità. Odio i tiranni e detesto gli schiavi.'' L'[[individualismo]] di [[Renzo Novatore|Novatore]] assume anche un tono [[Individualismo#Individualismo_aristocratico|aristocratico]]: ''L'[[anarchismo]] è un patrimonio etico e spirituale che è stato, è e sarà sempre di una piccola falange [[Individualismo#Individualismo_aristocratico|aristocratica]], e non delle folle e dei popoli. L'[[anarchismo]] è tesoro e proprietà esclusiva di quei pochi che sentono nelle loro più sotterranee profondità echeggiare il grido di un NO senza argomento!''
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Versione attuale delle 18:51, 15 feb 2024

«Un fiore selvaggio» di Renzo Novatore

Copertina di Un fiore selvaggio di Renzo Novatore (Autoproduzioni Cassa Anti-repressione Bruno Filippi, 2021), a cura di Alberto Ciampi. Leggi il testo o acquista una copia per sostenere l'antirepressione.
La lettura di questi brani vuole essere un omaggio rivolto ad Abele Ricieri Ferrari (Renzo Novatore), poeta, filosofo, artista e militante anarchico. Novatore è generalmente presentato come uno degli esponenti principali dell'individualismo anarchico italiano. Ma le sue concezioni non vanno confuse con quelle di nessun altro individualista: Sono individualista perché anarchico e non anarchico perché sono nichilista. Ma anche il nichilismo lo intendo a modo mio [...] Mi dico nichilista solo perché so che il nichilismo vuo dire negazione! Negazione di ogni società, di ogni culto, di ogni regola e di ogni religione [...] Il mio è un pessimismo entusiasta e dionisiaco come le fiamme che incendiano la mia esuberanza vitale, che irride a qualsiasi prigione teoretica, scintifica e morale. E se mi dico anarchico individualista, iconoclasta e nichilista è appunto perché credo che in questi aggettivi siavi l'espressione massima e completa della mia volitiva e scapigliata individualità [...] Io non rinnego la vita. La sublimo e la canto [...] L'umanità la diprezzo perché non è la mia umanità. Odio i tiranni e detesto gli schiavi. L'individualismo di Novatore assume anche un tono aristocratico: L'anarchismo è un patrimonio etico e spirituale che è stato, è e sarà sempre di una piccola falange aristocratica, e non delle folle e dei popoli. L'anarchismo è tesoro e proprietà esclusiva di quei pochi che sentono nelle loro più sotterranee profondità echeggiare il grido di un NO senza argomento!