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Rifiutando il metodo della scolastica, fondata sulla tradizione e sull'[[autorità]], Cartesio sceglie di applicare il metodo deduttivo della matematica, ritenendo veri solo quei ragionamenti evidenti come le dimostrazioni matematiche. | Rifiutando il metodo della scolastica, fondata sulla tradizione e sull'[[autorità]], Cartesio sceglie di applicare il metodo deduttivo della matematica, ritenendo veri solo quei ragionamenti evidenti come le dimostrazioni matematiche. | ||
Egli dubita di tutto ciò che riteneva vero; egli quindi dubita di tutto, tranne che di | Egli dubita di tutto ciò che riteneva vero; egli quindi dubita di tutto, tranne che di sé stesso poiché egli è soggetto pensante: '''''cogito, ergo sum''''' ("Penso, dunque sono"). | ||
[[Dio]] esiste (In me- sostiene Cartesio- si trova l'idea di un pensiero più perfetto del mio. Questo non può che venire da un essere perfetto, cioè Dio.) ed è il creatore di due sostanze: la '''sostanza pensante''' (''res cogitans'') e la '''sostanza estesa''' (''res extensa''). | [[Dio]] esiste (In me- sostiene Cartesio- si trova l'idea di un pensiero più perfetto del mio. Questo non può che venire da un essere perfetto, cioè Dio.) ed è il creatore di due sostanze: la '''sostanza pensante''' (''res cogitans'') e la '''sostanza estesa''' (''res extensa''). | ||
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In fisiologia egli ritiene che il sangue sia un fluido, composto da “spiriti vitali”, il cui moto è possibile grazie alla “glandola pineale”, in cui avrebbe sede l'anima. Da ciò Cartesio evince che poiché gli animali (non umani) non hanno anima, essi non possono che essere degli automi privi di qualsiasi principio spontaneo di animazione (vedi capitolo successivo). | In fisiologia egli ritiene che il sangue sia un fluido, composto da “spiriti vitali”, il cui moto è possibile grazie alla “glandola pineale”, in cui avrebbe sede l'anima. Da ciò Cartesio evince che poiché gli animali (non umani) non hanno anima, essi non possono che essere degli automi privi di qualsiasi principio spontaneo di animazione (vedi capitolo successivo). | ||
== Lo specismo cartesiano <ref name="specismo"> [ | == Lo specismo cartesiano <ref name="specismo">Vedi [[specismo#Cartesio|''Cartesio'']]</ref> == | ||
Cartesio, poiché era un cristiano e contemporaneamente uno scienziato meccanicista, cercò di trovare un compromesso tra la [[religione]] e la [[scienza]], tra il suo essere meccanicista e credente. | Cartesio, poiché era un cristiano e contemporaneamente uno scienziato meccanicista, cercò di trovare un compromesso tra la [[religione]] e la [[scienza]], tra il suo essere meccanicista e credente. | ||
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Testimonianza di alcuni sperimentatori della fine del XVII secolo che mostra le conseguenze dell'aberrante pensiero Cartesiano: | Testimonianza di alcuni sperimentatori della fine del XVII secolo che mostra le conseguenze dell'aberrante pensiero Cartesiano: | ||
:{{Citazione|Somministravano bastonate ai cani con perfetta indifferenza, e deridevano chi compativa queste creature come se provassero dolore. Dicevano che gli animali erano orologi; che le grida che emettevano quando erano percossi erano soltanto il rumore di una piccola molla che era stata toccata, e che il corpo nel complesso era privo di sensibilità. Inchiodavano poveri animali a delle tavole per le quattro zampe, per vivisezionarli e osservare la circolazione del sangue, che era un grande argomento di conversazione.|Nicholas Fontaine, Memoires pour servir à ì histoire de Port-Royal,Cologne 1738, vol.2, pp.52-53}} | :{{Citazione|Somministravano bastonate ai cani con perfetta indifferenza, e deridevano chi compativa queste creature come se provassero dolore. Dicevano che gli animali erano orologi; che le grida che emettevano quando erano percossi erano soltanto il rumore di una piccola molla che era stata toccata, e che il corpo nel complesso era privo di sensibilità. Inchiodavano poveri animali a delle tavole per le quattro zampe, per vivisezionarli e osservare la circolazione del sangue, che era un grande argomento di conversazione.|Nicholas Fontaine, ''Memoires pour servir à ì histoire de Port-Royal'', Cologne 1738, vol.2, pp.52-53}} | ||
== Note == | == Note == |