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La parola '''coerentismo''' ha due significati distinti: | La parola '''coerentismo''' ha due significati distinti: | ||
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Esso costituisce cioè una religione [[ateismo|ateistica]] che: | Esso costituisce cioè una religione [[ateismo|ateistica]] che: | ||
*si estrinseca nell' | *si estrinseca nell''''aidologia''' <ref>La parola deriva dal greco aidòs (rispetto, vergogna di mancare all'onore, senso d'onore, timore morale) + lògos (dottrina esposta).</ref> della fede (rispetto di essa mediante la coerenza coi tre assiomi), | ||
*si struttura come ''[[sistema assiomatico]]'' basato su tre assiomi, | *si struttura come ''[[sistema assiomatico]]'' basato su tre assiomi, | ||
*si modella su sette principi etici universali: | *si modella su sette principi etici universali: | ||
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*#le convinzioni altrui devono essere rispettate. | *#le convinzioni altrui devono essere rispettate. | ||
== | ==Origini== | ||
Nella storia dell'Umanità, talvolta alcuni hanno creduto nei tre assiomi – anche non classificandoli come tali – e hanno ritenuto giusti, oltre che osservato, i sette principi etici universali; pur non avendone consapevolezza, sono stati «[http://it.wiktionary.org/wiki/coerentista ''coerentisti''] [http://it.wiktionary.org/wiki/''ante litteram'']». Oggi coloro che senza esplicitarlo a loro stessi sono coerentisti sembrano in aumento, perché con la diffusione della mentalità scientifica si rifugge dal [[mistero]], che viene inteso come appagante, elusiva giustificazione di ciò che non si riesce a comprendere, come angosciante indeterminazione, e si cerca di acquisire il sapere utile all'indagine spassionata, di sottoporre qualunque fatto al vaglio della ragione. | Nella storia dell'Umanità, talvolta alcuni hanno creduto nei tre assiomi – anche non classificandoli come tali – e hanno ritenuto giusti, oltre che osservato, i sette principi etici universali; pur non avendone consapevolezza, sono stati «[http://it.wiktionary.org/wiki/coerentista ''coerentisti''] [http://it.wiktionary.org/wiki/''ante litteram'']». Oggi coloro che senza esplicitarlo a loro stessi sono coerentisti sembrano in aumento, perché con la diffusione della mentalità scientifica si rifugge dal [[mistero]], che viene inteso come appagante, elusiva giustificazione di ciò che non si riesce a comprendere, come angosciante indeterminazione, e si cerca di acquisire il sapere utile all'indagine spassionata, di sottoporre qualunque fatto al vaglio della ragione. | ||
La sistemazione razionale esplicita, invece, risale al 1970, riportata da un documento inedito, come si legge in un opuscoletto a stampa (Geppino Occorsio, ''Esistenza'', 2006, Licenziato, Napoli). | La sistemazione razionale esplicita, invece, risale al 1970, riportata da un documento inedito, come si legge in un opuscoletto a stampa (Geppino Occorsio, ''Esistenza'', 2006, Licenziato, Napoli). | ||
== | ==Struttura== | ||
Dal punto di vista [http://it.wiktionary.org/wiki/razionale razionale], la fede nei tre assiomi è alla base della teoria; ma il coerentismo non consiste nella fede, bensì nell'aidologia della fede, | |||
Dal punto di vista [http://it.wiktionary.org/wiki/razionale razionale], la fede nei tre assiomi è alla base della teoria; ma il coerentismo non consiste nella fede, bensì nell'aidologia della fede | |||
Per passare da [[assioma|assiomi]] e principi etici a una più diffusa teoria e alla pratica religiosa, occorre seguire i [http://it.wiktionary.org/wiki/principio principi] che [[David Hilbert]] (Königsberg 1862 ÷ Göttingen 1943) <!--Quanto all'uso del simbolo « ÷ » in luogo di « - », vedasi il commento in «Aiuto: manuale_di_stile, paragrafo 2.4.4» -->fissò per i fondamenti della [[geometria]], reperibili in | Per passare da [[assioma|assiomi]] e principi etici a una più diffusa teoria e alla pratica religiosa, occorre seguire i [http://it.wiktionary.org/wiki/principio principi] che [[David Hilbert]] (Königsberg 1862 ÷ Göttingen 1943) <!--Quanto all'uso del simbolo « ÷ » in luogo di « - », vedasi il commento in «Aiuto: manuale_di_stile, paragrafo 2.4.4» -->fissò per i fondamenti della [[geometria]], reperibili in | ||
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Ciò risponde alla ''profonda esigenza di onestà intellettuale che permea tutta la religione'' [http://it.wiktionary.org/wiki/coerentista ''coerentista'']. | Ciò risponde alla ''profonda esigenza di onestà intellettuale che permea tutta la religione'' [http://it.wiktionary.org/wiki/coerentista ''coerentista'']. | ||
== | ==Lampi di [http://it.wiktionary.org/wiki/metodologia metodologia]== | ||
«I principi d'una ''[[scienza]]'' razionalmente ineccepibile (il sostantivo va inteso nel senso più ampio possibile) sono quelli che nella Logica si stabiliscono per i ''sistemi'' ''[[ipotesi|ipotetico]]-[[deduzione|deduttivi]]'': prima d'ogn'altro alcuni ''[[concetto|concetti]]'' (come quello di [[esistenza]], di [[appartenenza]] e altri) devono essere accettati come ''primitivi'', ossia bisogna "rassegnarsi" a non definirli perché sarebbe contrario alla [[ragione]] pretendere di spiegarli autonomamente, senza ricorrere ad altri concetti che a loro volta andrebbero definiti, e così via. Ai [[concetto primitivo|concetti primitivi]] bisogna aggiungere alcune proposizioni, scelte arbitrariamente, che si chiede siano assunte come vere, gli assiomi, le quali costituiscono la base del sistema purché non siano mutuamente [[contraddittorio|contraddittorie]], per correttezza di ragionamento, e siano logicamente indipendenti l'una dall'altra, per eleganza intellettuale. | «I principi d'una ''[[scienza]]'' razionalmente ineccepibile (il sostantivo va inteso nel senso più ampio possibile) sono quelli che nella Logica si stabiliscono per i ''sistemi'' ''[[ipotesi|ipotetico]]-[[deduzione|deduttivi]]'': prima d'ogn'altro alcuni ''[[concetto|concetti]]'' (come quello di [[esistenza]], di [[appartenenza]] e altri) devono essere accettati come ''primitivi'', ossia bisogna "rassegnarsi" a non definirli perché sarebbe contrario alla [[ragione]] pretendere di spiegarli autonomamente, senza ricorrere ad altri concetti che a loro volta andrebbero definiti, e così via. Ai [[concetto primitivo|concetti primitivi]] bisogna aggiungere alcune proposizioni, scelte arbitrariamente, che si chiede siano assunte come vere, gli assiomi, le quali costituiscono la base del sistema purché non siano mutuamente [[contraddittorio|contraddittorie]], per correttezza di ragionamento, e siano logicamente indipendenti l'una dall'altra, per eleganza intellettuale. | ||
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La ricercatezza dei criterî metamatematici posti a fondamento del [[metodo]] coerentistico si associa all'estrema linearità di questa religione, costruita sull'[http://it.wiktionary.org/wiki/assiomatizzazione assiomatizzazione] di appena tre concetti singoli. Per sua inclinazione, il seguace di tale credo rifugge dall'[[eristica]] [[sofisti|sofistico]]-[[retorica]], perché egli rispetta le convinzioni altrui e informa i rapporti umani a finalità di giustizia sino a riprovare il porsi come avversario nei confronti di chi ha opinioni diverse, il ricorrere ad argomentazioni capziose, contraddittorie e vebose, per mettere in difficoltà l'interlocutore. Egli cerca la semplicità, la lealtà, la chiarezza e, nonostante sappia che l'[[aporema]] non regge al vaglio della Logica matematica, evita le inutili discussioni con chi, per difendere a ogni costo i proprî convincimenti, adotta [[nominalismo|nominalismi]] falsi e arroganti. | La ricercatezza dei criterî metamatematici posti a fondamento del [[metodo]] coerentistico si associa all'estrema linearità di questa religione, costruita sull'[http://it.wiktionary.org/wiki/assiomatizzazione assiomatizzazione] di appena tre concetti singoli. Per sua inclinazione, il seguace di tale credo rifugge dall'[[eristica]] [[sofisti|sofistico]]-[[retorica]], perché egli rispetta le convinzioni altrui e informa i rapporti umani a finalità di giustizia sino a riprovare il porsi come avversario nei confronti di chi ha opinioni diverse, il ricorrere ad argomentazioni capziose, contraddittorie e vebose, per mettere in difficoltà l'interlocutore. Egli cerca la semplicità, la lealtà, la chiarezza e, nonostante sappia che l'[[aporema]] non regge al vaglio della Logica matematica, evita le inutili discussioni con chi, per difendere a ogni costo i proprî convincimenti, adotta [[nominalismo|nominalismi]] falsi e arroganti. | ||
== | ==Gli assiomi== | ||
===Primo assioma=== | |||
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Il primo assioma (''Non esiste alcunché di soprannaturale'') «nega l'esistenza di divinità, d'influssi ed [[entità]] soprannaturali o dotati di capacità soprannaturali, elimina qualunque credenza in [[fenomeni]] [[paranormale|paranormali]], qualunque [[superstizione]]. Sarebbe scorretto, sotto il profilo logico, tentare una [[dimostrazione]] di ciò o dell'opposto. Si tratta di scelte che vanno adottate sulla base della formazione culturale individuale e della considerazione che le credenze hanno consistenza profondamente, intensamente, puramente [http://it.wiktionary.org/wiki/emotivo emotiva] e che esse, trasmesse dall'ambiente in cui ci si è formati, possono essere accolte e coltivate o nettamente respinte» (da ''Esistenza'', opera citata). | Il primo assioma (''Non esiste alcunché di soprannaturale'') «nega l'esistenza di divinità, d'influssi ed [[entità]] soprannaturali o dotati di capacità soprannaturali, elimina qualunque credenza in [[fenomeni]] [[paranormale|paranormali]], qualunque [[superstizione]]. Sarebbe scorretto, sotto il profilo logico, tentare una [[dimostrazione]] di ciò o dell'opposto. Si tratta di scelte che vanno adottate sulla base della formazione culturale individuale e della considerazione che le credenze hanno consistenza profondamente, intensamente, puramente [http://it.wiktionary.org/wiki/emotivo emotiva] e che esse, trasmesse dall'ambiente in cui ci si è formati, possono essere accolte e coltivate o nettamente respinte» (da ''Esistenza'', opera citata). | ||
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Il credo di cui si parla è congeniale ai cultori del sapere scientifico appartenenti ad aree geografiche prevalentemente cristiane, dove, rispettando la Logica e la [[confessione]], si è sempre opposta la [[rivelazione]] alla ragione, la fede. alla scienza. Che fede sarebbe più, si sostiene, quella che ritiene vero ciò che è scientificamente [[dimostrazione|dimostrabile]], che è inconfutabilmente attestato da fatti? Sarebbe pura constatazione. D'altronde nelle [[civiltà]] [[pagana|pagane]], a sostegno d'un atto di fede nell'esistenza d'una o più [[Essenza|Essenze]] superiori [http://it.wiktionary.org/wiki/immateriale immateriali], sono stati sempre addotti dei fenomeni paranormali, cioè che sembrano sfuggire alle leggi normali a base dell'Universo, inducendo gli scienziati allo sconcerto e al senso d'impotenza, quando non considerano la presenza d'infatuazione o allucinazione o suggestione. Per un cristiano invece ciò è contraddire la sostanza della fede, che per lui si riassume nella nota espressione: «''[[Credo quia absurdum]]''» (Non deduco, non constato: ho fede, ''credo'', proprio ''perché'' è ''assurdo'', perché esula dalla razionalità). Questa dunque la mentalità che può indurre a essere coertentista. | Il credo di cui si parla è congeniale ai cultori del sapere scientifico appartenenti ad aree geografiche prevalentemente cristiane, dove, rispettando la Logica e la [[confessione]], si è sempre opposta la [[rivelazione]] alla ragione, la fede. alla scienza. Che fede sarebbe più, si sostiene, quella che ritiene vero ciò che è scientificamente [[dimostrazione|dimostrabile]], che è inconfutabilmente attestato da fatti? Sarebbe pura constatazione. D'altronde nelle [[civiltà]] [[pagana|pagane]], a sostegno d'un atto di fede nell'esistenza d'una o più [[Essenza|Essenze]] superiori [http://it.wiktionary.org/wiki/immateriale immateriali], sono stati sempre addotti dei fenomeni paranormali, cioè che sembrano sfuggire alle leggi normali a base dell'Universo, inducendo gli scienziati allo sconcerto e al senso d'impotenza, quando non considerano la presenza d'infatuazione o allucinazione o suggestione. Per un cristiano invece ciò è contraddire la sostanza della fede, che per lui si riassume nella nota espressione: «''[[Credo quia absurdum]]''» (Non deduco, non constato: ho fede, ''credo'', proprio ''perché'' è ''assurdo'', perché esula dalla razionalità). Questa dunque la mentalità che può indurre a essere coertentista. | ||
=== | ===Secondo assioma=== | ||
Il secondo assioma (''Lo spirito è una produzione estemporanea del corpo in vita'') si fonda sul convincimento che quanto si avverte come ''spirito'' è continuamente e involontariamente prodotto da ogni organismo volitivo e cosciente, e ciò discende anche dall'osservazione che l'attività dello spirito si svolge con dispendio di ''[[energia]]'' – nel senso attribuito alla parola in [[Fisica]] – e quindi che tale attività è connessa al [[metabolismo]] del soggetto, per cui un corpo morto, quindi con metabolismo nullo, non produce spirito. Ne consegue, fra l'altro, la negazione dell'[[immortalità]] dell'[[anima]]. | Il secondo assioma (''Lo spirito è una produzione estemporanea del corpo in vita'') si fonda sul convincimento che quanto si avverte come ''spirito'' è continuamente e involontariamente prodotto da ogni organismo volitivo e cosciente, e ciò discende anche dall'osservazione che l'attività dello spirito si svolge con dispendio di ''[[energia]]'' – nel senso attribuito alla parola in [[Fisica]] – e quindi che tale attività è connessa al [[metabolismo]] del soggetto, per cui un corpo morto, quindi con metabolismo nullo, non produce spirito. Ne consegue, fra l'altro, la negazione dell'[[immortalità]] dell'[[anima]]. | ||
Chi teme la morte ipotizza qualche forma di prosecuzione dell'esistenza dopo il decesso, cosa che non è compatibile col secondo assioma. Il coerentista invece pensa con serenità al fenomeno ineluttabile della fine, perché sa bene che, come di ciò che ha preceduto la nostra nascita nulla ci ha atterrito, giacché non eravamo presenti, così, quando tutto sarà terminato, per noi, non potremo avvertire alcunché, non essendo più presenti. Se si teme la fine, certamente si ritiene di dover affrontare dopo di essa un'incognita forma d'esistenza, magari dotata di memoria del vissuto e quindi pure degli ultimi momenti. Secondo il coerentista invece non vi sarà più sofferenza, e tanto meno reminiscenza, venendo a mancare il soggetto capace di averle. Ciò non vuol dire che un coerentista per cui le gioie quotidiane prevalgono sui dolori, resti insensibile alla perdita della possibilità di procurarsi altri momenti felici; ma quando non v'è più speranza di poterne ottenere, invoca la morte liberatrice, senza sgomento. | Chi teme la morte ipotizza qualche forma di prosecuzione dell'esistenza dopo il decesso, cosa che non è compatibile col secondo assioma. Il coerentista invece pensa con serenità al fenomeno ineluttabile della fine, perché sa bene che, come di ciò che ha preceduto la nostra nascita nulla ci ha atterrito, giacché non eravamo presenti, così, quando tutto sarà terminato, per noi, non potremo avvertire alcunché, non essendo più presenti. Se si teme la fine, certamente si ritiene di dover affrontare dopo di essa un'incognita forma d'esistenza, magari dotata di memoria del vissuto e quindi pure degli ultimi momenti. Secondo il coerentista invece non vi sarà più sofferenza, e tanto meno reminiscenza, venendo a mancare il soggetto capace di averle. Ciò non vuol dire che un coerentista per cui le gioie quotidiane prevalgono sui dolori, resti insensibile alla perdita della possibilità di procurarsi altri momenti felici; ma quando non v'è più speranza di poterne ottenere, invoca la morte liberatrice, senza sgomento. | ||
=== | ===Terzo assioma=== | ||
Il terzo assioma (''L'Universo è eterno'') attribuisce all'Universo un concetto che è basilare nelle confessioni [[giudaismo|giudaico]]-cristiane: l'''eternità ''. In quelle, come si sa, la Divinità è eterna, ossia è sempre esistita e sempre esisterà, il che comporta che non è stata generata da chicchessia; il coerentismo, che [http://it.wiktionary.org/wiki/postulare postula] l'inesistenza di qualsiasi dio, crede che l'Universo non ha avuto origine, non avrà fine e dunque non è stato [http://it.wiktionary.org/wiki/creare creato]. | Il terzo assioma (''L'Universo è eterno'') attribuisce all'Universo un concetto che è basilare nelle confessioni [[giudaismo|giudaico]]-cristiane: l'''eternità ''. In quelle, come si sa, la Divinità è eterna, ossia è sempre esistita e sempre esisterà, il che comporta che non è stata generata da chicchessia; il coerentismo, che [http://it.wiktionary.org/wiki/postulare postula] l'inesistenza di qualsiasi dio, crede che l'Universo non ha avuto origine, non avrà fine e dunque non è stato [http://it.wiktionary.org/wiki/creare creato]. | ||
==I principi etici== | ==I principi etici== | ||
È ovvia la fondamentale importanza del primo principio etico, che esprime un [http://it.wiktionary.org/wiki/precetto precetto] essenziale: ''la coerenza con la fede e con i principi etici è un obbligo''. | È ovvia la fondamentale importanza del primo principio etico, che esprime un [http://it.wiktionary.org/wiki/precetto precetto] essenziale: ''la coerenza con la fede e con i principi etici è un obbligo''. | ||
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Gli aspetti della vita che bisogna regolamentare crescono con l'evoluzione della [[Società]]. Basti considerare l'[[eutanasia]], l'[[aborto]], l'impiego delle cellule [[staminali]], l'uso degli [[organismi geneticamente modificati]], la morale antigenetica e tanti ancora. Ne segue la necessità di aggiungere altri principi etici, determinati soggettivamente in dipendenza da fattori di natura personale come, per esempio, il carattere, l'ambiente di vita, le esperienze maturate, il genere di cultura acquisita. Tutto dovrà svilupparsi sempre nella coerenza e nell'assoluto rispetto degli altri: la violenza morale, il disprezzo, il dileggio, l'insulto indicano soltanto mancanza assoluta di argomentazioni valide. | Gli aspetti della vita che bisogna regolamentare crescono con l'evoluzione della [[Società]]. Basti considerare l'[[eutanasia]], l'[[aborto]], l'impiego delle cellule [[staminali]], l'uso degli [[organismi geneticamente modificati]], la morale antigenetica e tanti ancora. Ne segue la necessità di aggiungere altri principi etici, determinati soggettivamente in dipendenza da fattori di natura personale come, per esempio, il carattere, l'ambiente di vita, le esperienze maturate, il genere di cultura acquisita. Tutto dovrà svilupparsi sempre nella coerenza e nell'assoluto rispetto degli altri: la violenza morale, il disprezzo, il dileggio, l'insulto indicano soltanto mancanza assoluta di argomentazioni valide. | ||
== Antigeneticismo == | |||
L''''Antigeneticismo''', sinonimo di ''[[morale antigenetica]]'', è una regola [[etica]] secondo cui gli umani devono astenersi dal procreare, dato che ovviamente il nascituro non può esercitare la facoltà di scelta fra l'essere e il non essere. Tale principio è stato illustrato anche attraverso una raccolta di raccontini (Geppino Occorsio, ''La scelta'', 1975, AGDA, Napoli). | |||
Dalla considerazione che la vita talvolta diventa causa di patimenti tali da non compensare le gioie, si fa derivare che si giudica illecito il potere d'imporre l'esistenza. Tale norma contrasta con quasi tutte le religioni, è ritenuta dannosa da alcune teorie economiche ed è adottata da pochi [[ateismo|atei]], cristiani [[Eresia | eretici]], irreligiosi e seguaci di religioni ateistiche con essa compatibili, come il Coerentismo. | |||
Il profondo rispetto dell'altrui libertà sta all'origine della morale antigenetica; quindi sarebbe contraddittorio, per coloro che ne professano l'aidologia – cioè il rispetto di essa mediante un comportamento coerente – riprovare i dissenzienti: la regola è rivolta unicamente a chi la condivide. | |||
Essa comporta la rinunzia alla generazione, non al fine di poter condurre una vita meno gravosa di doveri, ma per altruismo: il privarsi dei figli è motivato dal non volerli usare a proprio vantaggio, senza curarsi delle loro eventuali sofferenze. Generalmente la norma comincia a sostanziarsi in coloro che, provato il male fisico o spirituale, sono angosciati dal timore che la prole abbia ugual sorte; ciò è più comune in chi è affetto da una malattia ereditaria o correlata a familiarità. | |||
== Note == | |||
<references/> | |||
==Bibliografia== | ==Bibliografia== | ||
* David Hilbert, ''Grundlagen der Geometrie'', 1899, Teubner, Leipzig-Berlin | * David Hilbert, ''Grundlagen der Geometrie'', 1899, Teubner, Leipzig-Berlin | ||
* David Hilbert, Pietro Canetta, Carlo Felice Manara, ''Fondamenti della geometria'', 1970, Feltrinelli, Milano | * David Hilbert, Pietro Canetta, Carlo Felice Manara, ''Fondamenti della geometria'', 1970, Feltrinelli, Milano | ||
* Geppino Occorsio, ''Introduzione alla teoria di Hilbert sui fondamenti della geometria'', 1974, Liguori, Napoli | * Geppino Occorsio, ''Introduzione alla teoria di Hilbert sui fondamenti della geometria'', 1974, Liguori, Napoli | ||
* Geppino Occorsio, ''La scelta'', 1975, AGDA, Napoli | |||
* Geppino Occorsio, ''Esistenza'', 2006, Licenziato, Napoli | * Geppino Occorsio, ''Esistenza'', 2006, Licenziato, Napoli | ||
==Voci correlate== | ==Voci correlate== | ||
* [[ateismo]] | * [[ateismo]] | ||
* [[epistemologia]] | * [[epistemologia]] |