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Nata nella capitale argentina, '''Maria Soledad Rosas''' (detta Sole) è figlia del sergente dell'[[esercito]] Luis Rosas e di Marta Rey de Rosas, sposatisi nel gennaio del [[1970]]. La coppia ebbe due figlie, Maria Gabriela Rosas, nata il [[29 novembre]] [[1972]], e Maria Soledad Rosas, nata il [[23 maggio]] [[1974]]. | Nata nella capitale argentina, '''Maria Soledad Rosas''' (detta Sole) è figlia del sergente dell'[[esercito]] Luis Rosas e di Marta Rey de Rosas, sposatisi nel gennaio del [[1970]]. La coppia ebbe due figlie, Maria Gabriela Rosas, nata il [[29 novembre]] [[1972]], e Maria Soledad Rosas, nata il [[23 maggio]] [[1974]]. | ||
===Fase giovanile=== | ===Fase giovanile=== | ||
Dopo aver terminato gli studi, Maria si iscrive senza successo all'Università , cominciando a frequentare la facoltà di Psicologia e Educazione Fisica. In una seconda fase, per conformarsi ai voleri della famiglia, si iscrive ad un corso di Amministrazione alberghiera dell'Università di Belgrano. Questo è per lei un periodo assai burrascoso, fatta di amori difficili e di qualche frequentazione non gradita ai genitori che causa continue liti in casa. Si avvicina anche al [[veganesimo]] e all'[[antispecismo]] militando nel ''Grupo Autogestivo por la Liberación Animal y Humana'' (Gaplah).<ref name="sole">[http://www.resumenlatinoamericano.org/2014/06/17/soledad-rosas-una-flor-anarquista/ Soledad Rosas: Una flor anarquista] </ref> | Dopo aver terminato gli studi, Maria si iscrive senza successo all'Università, cominciando a frequentare la facoltà di Psicologia e Educazione Fisica. In una seconda fase, per conformarsi ai voleri della famiglia, si iscrive ad un corso di Amministrazione alberghiera dell'Università di Belgrano. Questo è per lei un periodo assai burrascoso, fatta di amori difficili e di qualche frequentazione non gradita ai genitori che causa continue liti in casa. Si avvicina anche al [[veganesimo]] e all'[[antispecismo]] militando nel ''Grupo Autogestivo por la Liberación Animal y Humana'' (Gaplah).<ref name="sole">[http://www.resumenlatinoamericano.org/2014/06/17/soledad-rosas-una-flor-anarquista/ Soledad Rosas: Una flor anarquista] </ref> | ||
===In Italia=== | ===In Italia=== | ||
In cerca di darle un pò di serenità , la famiglia le concede un viaggio in [[Italia]], dove vi giunge il [[22 giugno]] del [[1997]] con la sua amica Silvia Gramático. In cerca di un tetto, si rivolgono alla sede torinese della [[Federazione Anarchica Italiana]], i quali le suggeriscono di rivolgersi agli [[squat]]ters dell'Asilo Occupato. <ref name="sole">[http://www.resumenlatinoamericano.org/2014/06/17/soledad-rosas-una-flor-anarquista/ Soledad Rosas: Una flor anarquista] </ref> | In cerca di darle un pò di serenità, la famiglia le concede un viaggio in [[Italia]], dove vi giunge il [[22 giugno]] del [[1997]] con la sua amica Silvia Gramático. In cerca di un tetto, si rivolgono alla sede torinese della [[Federazione Anarchica Italiana]], i quali le suggeriscono di rivolgersi agli [[squat]]ters dell'Asilo Occupato. <ref name="sole">[http://www.resumenlatinoamericano.org/2014/06/17/soledad-rosas-una-flor-anarquista/ Soledad Rosas: Una flor anarquista] </ref> | ||
:«Per caso il primo giorno che sono arrivata all'Asilo la porta era aperta, non ho avuto bisogno di suonare il campanello. È pazzesco: tutto un oceano di distanza e giungo comunque al posto giusto. Pensare che il mondo è così grande, ma c'è un posto per tutti, e credo di aver trovato quello che fa per me.»<ref>Martín Caparrós, ''Amor y Anarquía. La vida urgente de Soledad Rosas. 1974-1998''.</ref> | :«Per caso il primo giorno che sono arrivata all'Asilo la porta era aperta, non ho avuto bisogno di suonare il campanello. È pazzesco: tutto un oceano di distanza e giungo comunque al posto giusto. Pensare che il mondo è così grande, ma c'è un posto per tutti, e credo di aver trovato quello che fa per me.»<ref>Martín Caparrós, ''Amor y Anarquía. La vida urgente de Soledad Rosas. 1974-1998''.</ref> | ||
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Tutto un caos, tutto un inferno, tutto la morte. | Tutto un caos, tutto un inferno, tutto la morte. | ||
Così ti ammazzano tutti i giorni, piano piano per farti sentire più dolore, invece Edo ha voluto finire subito con questo male infernale. Almeno lui si è permesso di avere un ultimo gesto di minima libertà , di decidere lui quando finirla con questa tortura. | Così ti ammazzano tutti i giorni, piano piano per farti sentire più dolore, invece Edo ha voluto finire subito con questo male infernale. Almeno lui si è permesso di avere un ultimo gesto di minima libertà, di decidere lui quando finirla con questa tortura. | ||
Intanto mi castigano e mi mettono in isolamento, questo non solo vuol dire non vedere nessuno, questo vuol dire non essere informata di niente, non avere nulla neanche una coperta, hanno paura che io mi uccida, secondo loro il mio è un isolamento cautelare, lo fanno per "salvaguardarmi" e così deresponsabilizzarsi se anche io decido di finire con questa tortura. | Intanto mi castigano e mi mettono in isolamento, questo non solo vuol dire non vedere nessuno, questo vuol dire non essere informata di niente, non avere nulla neanche una coperta, hanno paura che io mi uccida, secondo loro il mio è un isolamento cautelare, lo fanno per "salvaguardarmi" e così deresponsabilizzarsi se anche io decido di finire con questa tortura. |