Wu Zhihui
Wu Jingheng (1865–1953), comunemente noto con il nome di cortesia Wu Zhihui, noto anche come Wu Shi-Fee [1], è stato un linguista e filosofo anarchico [2] cinese.
Biografia
Nato in una famiglia povera a Wujin, nella provincia di Jiangsu, con il nome di Wu Tiao, Wu Zhihui fu uno studente eccezionale, superando il difficile esame per il titolo di Juren nel 1891. Prestò servizio presso la Nanyang College Preparatory School Hall (oggi la Shanghai Nanyang Model High School).
Nel 1903, nel giornale Subao, Wu criticò il governo Qing e derise l'allora reggente, l'imperatrice vedova Cixi, definendola una «vecchia strega avvizzita» e una «prostituta». [3] Dopo questo incidente, Wu fuggì passando per Hong Kong e arrivò a Londra. Il suo status ufficiale gli permise di viaggiare e vivere in Scozia e in Francia. Frequentò lezioni universitarie a Edimburgo. Trasferitosi Parigi, rinnovò la sua amicizia con Li Shizeng, figlio di un alto funzionario che aveva conosciuto a Pechino, e con Zhang Renjie, figlio benestante di un ricco mercante. Sebbene Wu fosse più anziano di oltre un decennio rispetto a loro, i tre giovani studiosi, pur profondamente radicati nella filosofia confuciana che dominava il pensiero cinese, rimasero affascinati dalle dottrine dell'anarchismo, molto diffuse in Francia. Insieme a Li e Zhang, fondò la Shijie She (Società Mondiale), che divenne un centro di pensiero anarchico e di reclutamento per diversi decenni. [4]
I tre si unirono alla Tongmenghui [5], precorritrice del Partito Nazionalista Cinese, nel 1905. Wu si dichiarò anarchico l'anno seguente. Successivamente fondò organizzazioni rivoluzionarie influenti e supervisionò riviste radicali come New Era e Labor, la prima rivista sindacalista della Cina. Promosse la scienza, il razionalismo, la riforma linguistica e l'abolizione del matrimonio. Sebbene le sue idee fossero rivoluzionarie, stimava che ci sarebbero voluti 3.000 anni per realizzare la sua visione di una società utopica. Wu ebbe un ruolo cruciale nel Movimento per il Lavoro Diligente e lo Studio Frugale in Francia. Tra i suoi studenti vi era un gran numero di anarchici e di futuri comunisti. [4]
Poco dopo il loro ritorno in Cina nel 1912, Wu, Li Shizeng, Zhang Ji e Wang Jingwei organizzarono la Società per il Progresso della Moralità, nota anche come la Società degli Otto Divieti. Wu riteneva che la nuova repubblica dovesse essere protetta dalla decadenza sociale dell'ultimo periodo Qing, un insieme di mali che andavano dal mahjong e dalle feste esclusive per soli uomini fino alla pratica di prendere seconde mogli. Fedele ai principi anarchici, la società non aveva un presidente, ufficiali, regolamenti o mezzi per farli rispettare, né quote associative o multe. Tuttavia, ogni livello di adesione comportava requisiti sempre più rigorosi. I membri di base, chiamati "membri sostenitori", si impegnavano a non frequentare prostitute e a non giocare d'azzardo. I "membri generali" accettavano, oltre a ciò, di non prendere concubine. I livelli successivi prevedevano ulteriori impegni, come non diventare funzionari governativi, non aderire al parlamento e non fumare. Infine, i membri di livello più alto promettevano anche di astenersi dall'alcol e dalla carne. [6] [7]
Pur rifiutando incarichi ufficiali, Wu accettò l'offerta di Cai Yuanpei di entrare nella commissione per la riforma linguistica, iniziando a lavorare su un sistema fonetico per scrivere che potesse sostituire i dialetti regionali. Questo lavoro portò infine al sistema Guoyu Zhuyin Fuhao, ampiamente utilizzato oggi. [8] Nel giugno 1913, Wu fu tra i fondatori della rivista Public Opinion. Quando nel 1913 la Seconda Rivoluzione di Sun Yat-sen fallì, Wu e Li Shizeng tornarono in Francia per sicurezza. Qui Li e Wu fondarono l'Università di Lione-Francia e avviarono il Movimento per il Lavoro e lo Studio. [9]
Negli anni '20, insieme a Li Shizeng, Zhan Renjie e Cai Yuanpei, Wu fu uno dei cosiddetti "Quattro Anziani" del Kuomintang, il Partito Nazionalista Cinese. Guidarono la campagna anticomunista che estromise i comunisti dal partito e sostennero Chiang Kai-shek. Fedele ai suoi principi anarchici, Wu Zhihui rifiutò ogni incarico governativo. [9]
Nel 1943, dopo la morte del presidente del governo nazionale Lin Sen nella capitale provvisoria di guerra Chongqing, Chiang Kai-shek invitò Wu a diventare il nuovo presidente. Wu declinò citando i suoi "tre no":
- 1. Indosso abitualmente vestiti molto casual, ma i capi di stato portano lo smoking. Mi sentirei a disagio.
- 2. La mia faccia brutta, come un grande shock.
- 3. Amo ridere. Quando vedo qualcosa di divertente, non posso farne a meno. Se i diplomatici stranieri presentassero le loro credenziali, scoppierei a ridere. Questo non sarebbe decoroso.
Nel 1946, Wu fu eletto all'Assemblea Nazionale, che elaborò una nuova costituzione. Nel maggio 1948, poco prima che il governo lasciasse la Cina continentale per Taiwan, Wu amministrò il giuramento di carica a Chiang Kai-shek. [10] Trasferitosi a Taiwan, fu maestro del figlio di Chiang Kai-shek, Chiang Ching-kuo.
Wu morì a Taipei all'età di 88 anni. Chiang Ching-kuo rispettò la volontà di Wu affinché le sue ceneri fossero disperse in mare al largo dell'isola di Quemoy. [10]
Note
- ↑ Nome riportato negli archivi della Società delle Nazioni (Commissione Internazionale per la Cooperazione Intellettuale).
- ↑ Wu divenne anarchico durante il suo soggiorno in Francia nel primo decennio del XX secolo, insieme a Li Shizeng, Zhang Renjie e Cai Yuanpei. Con loro, era noto come uno dei "Quattro Anziani" fortemente anticomunisti del Partito Nazionalista negli anni '20.
- ↑ Christopher Rea, The Age of Irreverence: A New History of Laughter in China, University of California Press, 2015, p. 99.
- ↑ 4,0 4,1 Peter Gue Zarrow, Anarchism and Chinese Political Culture, New York, Columbia University Press, 1990, pp. 60-72.
- ↑ La Tongmenghui, conosciuta anche come Alleanza Cinese Unita o Alleanza Rivoluzionaria Cinese o Lega per l'Alleanza Giurata, fu una società segreta e un movimento della resistenza sotterranea organizzato da Sun Yat-sen e Song Jiaoren a Tokyo, in Giappone, il 20 agosto 1905.
- ↑ Robert A. Scalapino e George T. Yu, The Chinese Anarchist Movement, Berkeley, Center for Chinese Studies, Institute of International Studies, University of California, 1961.
- ↑ Arif Dirlik, Anarchism in the Chinese Revolution, Berkeley, University of California Press, 1991.
- ↑ Peter Gue Zarrow, Anarchism and Chinese Political Culture, New York, Columbia University Press, 1990, pp. 61 e 64.
- ↑ 9,0 9,1 Wu Chih-hui, in Howard L. Boorman, Biographical Dictionary of Republican China Vol. III, New York, Columbia University Press, 1970, pp. 418-419.
- ↑ 10,0 10,1 Wu Chih-hui, in Howard L. Boorman, Biographical Dictionary of Republican China Vol. III, New York, Columbia University Press, 1970, p. 419.
Bibliografia
- Mr. Wu Chih-hui in Wen, Yuan-ning, Imperfect Understanding: Intimate Portraits of Modern Chinese Celebrities, Amherst (Massachusetts), Cambria Press, 2018, pp. 185-186.
- Christopher Rea, The Age of Irreverence: A New History of Laughter in China, capitolo 4, Mockery, Oakland, University of California Press, 2015.
- Wu Zhihui. Education as Revolution (1908), in R. Graham, Anarchism: A Documentary History of Libertarian Ideas, Montreal, Black Rose Books, 2005.
- Wu Zhihui. A New Concept of the Universe and Life Based on a New Belief, in W. T. De Bary, Sources of Chinese Tradition, New York, Columbia University Press, 2000.
- M. Chan e A. Dirlik, Schools into Fields and Factories: Anarchists, the Guomindang, and the Labor University in Shanghai, 1927-1932, Durham (North Carolina), Duke University Press, 1992.
- Arif Dirlik, Anarchism in the Chinese Revolution, Berkeley, University of California Press, 1991.
- Peter Gue Zarrow, Anarchism and Chinese Political Culture, New York, Columbia University Press, 1990.
- Wu Chih-hui, in Howard L. Boorman, Biographical Dictionary of Republican China Vol. III, New York, Columbia University Press, 1970, pp. 416-419.
- M. Bernal, The Triumph of Anarchism over Marxism, 1906-1907, in M. C. Wright, China in Revolution: The First Phase, 1900-1913, New Haven (Connecticut), Yale University Press, 1968.
- D. Kwok, Scientism in Chinese Thought, 1900-1950, New Haven (Connecticut), Yale University Press, 1965.
- Robert A. Scalapino e George T. Yu, The Chinese Anarchist Movement, Berkeley, Center for Chinese Studies, Institute of International Studies, University of California, 1961.