Cinema

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Luis Buñuel, regista anarchico spagnolo.

Il cinema è considerato da molti come la più sociale delle arti, sia in senso positivo, cioè per la sua funzione sociale, che in quello negativo, ossia per i condizionamenti che il contesto sociale determina sull'espressione filmica.

Cinema e anarchia

« Basterebbe che la bianca palpebra dello schermo potesse riflettere la luce che le è propria per far saltare l'universo. »

~ Luis Buñuel

Il cinema d'influenza libertaria non vuole intrattenere lo spettatore né tanto meno intende distrarlo, bensì vuole "provocarlo", sottrarlo alle sue abitudini, vuole togliere la maschera delle ipocrite apparenze, scagliarsi contro il moralismo ipocrita ecc. La filmografia mondiale è ricca sia di opere di registi anarchici o simpatizzanti tali (Luis Buñuel, Jean Vigo, Sergio Leone ecc.) sia di film in cui vengono narrati episodi legati all'anarchismo.

Gli anarchici hanno da sempre compreso le potenzialità del cinema come mezzo propagandistico e di diffusione delle idee: il 28 ottobre 1913, a Parigi, alcuni anarchici francesi fondarono il Cinéma du Peuple (Cinema del Popolo), una cooperativa cinematografica che intendeva diffondere la cultura anarchica e rivoluzionaria.

Nel tempo sono stati prodotti numerosi film e video a carattere documentaristico che raccontano episodi cruciali del movimento anarchico (la Spagna del '36, la resistenza antifascista degli anarchici ecc.) e che vengono elencati nel capitolo seguente.

Elenco film (incompleto)

L'Anarchie chez Guignol (1906)

Film di Georges Méliès, Francia

Il gabinetto del Dottor Caligari (1920)

Film di Robert Wiene, Germania

  • Film del cinema espressionista tedesco, narrante la storia di un medico che trasforma un sonnambulo in un automa. Si tratta di un'evidente satira dell'autoritarismo che riduce gli uomini in automi.

Il Dottor Mabuse (1922)

Film di Fritz Lang, Germania

  • Film dell'espressionismo tedesco che racconta le vicende di un mondo di violenza, di fuorilegge e di anarchico ripudio delle leggi imposte autoritariamente.

Las Hurdes o Tierra sin pan (1932)

Film di Luis Buñuel, Spagna

  • Film documentaristico subito censurato dalla giovane Repubblica Spagnola perché ritenuto eccessivamente critico e quasi disfattista. Fu poi rimesso in circolo per un brevissimo periodo nel 1936, all'inizio della Guerra Civile, per usarlo come strumento di propaganda contro il fascismo, quindi venne proibito durante la dittatura di Franco e pressoché dimenticato per decenni.

Zéro de conduite (1933)

Film di Jean Vigo, Francia

  • Il film di Jean Vigo, ambientato in un collegio diretto da un preside nano barbuto, racconta la ribellione inscenata da quattro ragazzi, puniti per cattiva condotta. Insofferenti alla disciplina ferrea del collegio, l'allievo Tabard dice prima «Merda!» all'autoritario e viscido professor Mielleux che gli accarezzava la mano, poi ribadisce un «Signor professore, vi dico merda!» al preside che gli chiedeva spiegazioni per il suo comportamento (questa risposta fu ispirata da un articolo di «La Guerre sociale» intitolato Vi dico merda!, firmato dal padre di Jean, l'anarchico Miguel Almereyda, ed indirizzato al governo francese).
I giovani e ribelli studenti si prendono una piccola vendetta nei confronti dei loro docenti, ribellandosi a suon di colpi di cuscino e sberleffi, vendetta che rovinerà la festa dei notabili della scuola. Alla fine ci sarà una fuga per i tetti del collegio verso un immaginario mondo di libertà. Il film, giudicato "antifrancese", venne sottoposto a pesanti tagli sia da parte della produzione che della censura.

Carne de fieras (1936)

Film di Armand Guerra, Spagna

  • Il film è ambientato nel mondo dello spettacolo e narra la storia del boxeur Pablo e della sua amata, la moglie Aurora. Questa ha una relazione adulterina con una cantante di cabaret. Quando Pablo sorprende i due amanti, chiede il divorzio e va in una tale depressione da perdere un incontro di boxe. Pablo conosce la ballerina Marlène, unita sentimentalmente al domatore Marck. Quest'ultimo un giorno cercherà di aggredire Pablo, il quale a sua volta sarà vittima di un'altra aggressione che la polizia attribuirà a Marck, anche se in seguito si scoprirà la vera identità del colpevole.

Viva Zapata! (1952)

Film di Elia Kazan, USA

Il tema principale del film è il potere, che riesce a corrompere tutti, anche i capi rivoluzionari, tranne Emiliano Zapata, che per questo motivo rimarrà sempre vivo nei cuori dei peones.

Metello (1970)

Film di Mauro Bolognini, Italia

  • Rimasto orfano, Metello trova lavoro come muratore nel cantiere di un ex operaio diventato ingegnere che, dimentico delle sue origini, è diventato uno sfruttatore senza scrupoli. Arrestato per essersi scontrato con la forza pubblica, mandata a proibire una manifestazione in seguito alla morte di un muratore anarchico, all'uscita dal carcere trova ad aspettarlo Ersilia, la figlia dell'ingegnere. Nel frattempo a Firenze si è fatto strada l'ideale socialista e Metello, abbandonati gli anarchici, partecipa a una manifestazione per ottenere salari più decorosi.

Sacco e Vanzetti (1970)

Film di Giuliano Montaldo, Italia e Francia

  • Il film è la ricostruzione storica della condanna a morte degli italiani Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, emigrati negli Stati Uniti nel periodo giolittiano come tanti altri italiani. Il lavoro di Montaldo ricostruisce meticolosamente la vicenda della condanna ed è uno dei pochi esempi di ricostruzione storica unita a fiction, felicemente integrata. Notevoli le riprese all'interno del tribunale, i flash temporali, il ritmo incalzante, la musica, la scenografia dell'epoca.

Libera, amore mio! (1971)

Film di Mauro Bolognini, Italia

  • Alla fine degli anni '30, Libera, figlia di un anarchico esiliato dal fascismo a Ustica, contesta, protesta, lotta contro il regime fascista. Insieme alla famiglia, viene perseguitata dal regime ed aiuta la Resistenza. Alla fine della Seconda guerra mondiale, continua a protestare contro la presenza di ex gerarchi nella pubblica amministrazione, finché non viene uccisa da un cecchino fascista, per strada.

Joe Hill (1971)

Film di Bo Widerberg, Svezia e USA

  • È la storia della trasformazione di Josef Hillström, operaio svedese emigrato a New York nel 1902, in Joe Hill, cantastorie e pioniere della lotta sindacale in USA, ingiustamente condannato a morte per omicidio e rapina a mano armata e giustiziato nel 1915 a 34 anni.

San Michele aveva un gallo (1972)

Film di Paolo e Vittorio Taviani, Italia (dalla novella «Il divino e l'umano» di Lev Tolstoj)

  • Film sulle utopie tratto da un racconto di Lev Tolstoj. Nel 1870 un rivoluzionario cerca di provocare una rivolta popolare che però fallisce e lui finisce in carcere, in una cella d'isolamento. Qui tenta in ogni modo di tenersi in attività, fisica e intellettuale, convinto che, prima o poi, l'ideale rivoluzionario prevarrà. Vuole insomma essere pronto ai tempi nuovi per quando uscirà di prigione. Anni dopo, durante un trasferimento in barca, altri detenuti politici gli mostrano brutalmente che le sue idee sono superate.

Film d'amore e d'anarchia - Ovvero "Stamattina alle 10 in via dei Fiori nella nota casa di tolleranza... " (1973)

Film di Lina Wertmüller, Italia e Francia

  • Film ambientato nell'Italia fascista: un veneto campagnolo, Tunin, dopo l'assassinio di un suo amico anarchico, si reca a Roma per attentare alla vita del Duce. Nella capitale entra in contatto con una prostituta romana, amante di un anarchico, e conosce un'altra prostituta di cui si innamora e a cui rivelerà l'intenzione di uccidere Mussolini. Il giorno seguente viene arrestato dalla polizia durante una retata nella casa di tolleranza. Arrestato e picchiato dalla polizia politica, Tunin muore in prigione ma la sua morte viene fatta passare per suicidio. [1]
Il film si chiude con una citazione di Errico Malatesta: «Voglio ripetere il mio orrore per attentati che oltre che essere cattivi in sé sono stupidi perché nuocciono alla causa che dovrebbero servire... Ma quegli assassini sono anche dei santi e degli eroi... e saranno celebrati il giorno in cui si dimenticherà il fatto brutale per ricordare solo l'idea che li illuminò e il martirio che li rese sacri».

La Montagna Sacra (1973)

Film di Alexander Jodorowsky, Messico e USA

  • Nove bizzarri personaggi (un giovane ladro e sei potentissimi Signori, ciascuno in rappresentanza di un pianeta del sistema solare, più un mistico e il suo assistente che fanno loro da guida) intraprendono l'ascesa alla Montagna Sacra, alla cui sommità sperano di accedere alla rivelazione del segreto dell'immortalità da parte dei Nove Saggi.

La prima Angelica (1973)

Film di Carlos Saura, Spagna

  • Un editore di mezza età, Luis Cano, torna a Segovia, dove aveva vissuto durante la guerra civile, per traslare le ossa della madre, morta vent'anni prima. Il trasporto diventa il pretesto per intraprendere un viaggio nel passato (la guerra del luglio del '36), sdoppiandosi in bambino e adulto allo stesso tempo.

La Patagonia rebelde (1974)

Nuvola apps xmag.png Per approfondire, vedi Patagonia Rebelde del 1921/1922.

Film di Hector Oliveira, Argentina

  • La pellicola ricorda il massacro, ad opera delle forze dell'ordine, dei sindacalisti e degli abitanti di Santa Cruz (Argentina). Il film fu censurato per ben due volte e potè uscire solo nel 1984, quando fu tolto definitivamente ogni veto.

Quanto è bello lu murire acciso (1976)

Film di Ennio Lorenzini, Italia

La Cecilia (1976)

Nuvola apps xmag.png Per approfondire, vedi La Cecilia.

Film di Jean-Louis Comolli, Francia e Italia

  • Nel 1887, per sperimentare la possibilità di trasferire nella realtà le teorie anarchiche di cui è fermo sostenitore, l'italiano Giovanni Rossi va, con alcuni suoi connazionali - una decina, tra i quali una donna, Olimpia - in Brasile e impianta, su un appezzamento di terra concessogli dall'Imperatore di quel paese, una comune socialista, La Cecilia "senza dio, né padroni". La grande nemica da battere è considerata però la famiglia, fonte, per gli anarchici, di tutti i mali, dal capitalismo all'egoismo: l'amore, perciò, deve essere libero e la donna è libera di avere relazioni con tutti senza appartenere a nessuno. Mentre la comune incontra subito alcuni ostacoli - l'impossibilità di raggiungere l'autosufficienza, gli attriti tra operai e contadini - Rossi parte per l'Italia, dove il suo esperimento è stato criticato, per un giro di conferenze. Caduto l'Imperatore e succedutagli la repubblica, il governo revoca la concessione del territorio de La Cecilia, per cui alcuni membri della comune sono costretti a lavorare nelle cave di pietra dello Stato. Con una trentina di nuovi coloni, tra cui donne e bambini, Rossi torna dall'Italia e subito nascono nuovi problemi, creati soprattutto dall'attaccamento dei contadini alla famiglia e alla proprietà: non volendo rinunciarvi, alcuni di loro, una mattina, abbandonano La Cecilia. L'esperimento di Rossi è fallito.

O Megalexandros (1980)

Film di Theo Angelopulos, Grecia, Italia e Germania

  • La storia è ambientata ad Atene negli inizi del 1900. Una bandito compie razzie in ogni dove e sogna di prendere il controllo dell'intera Grecia. Infatti comincia l'impresa alleandosi con un villaggio e poi con altri che diventano indipendenti e con una politica monarchica e fedele al bandito che, da questo momento, si fa chiamare come il grande condottiero macedone Alessandro Magno.

Reds (1981)

Film di Warren Beatty, USA

  • È la storia di John Reed (1887-1920), giornalista americano socialista che, dopo una tempestosa relazione amorosa con Louise Bryant, parte con lei per Pietroburgo dove sta per scoppiare la rivoluzione. Nel film Maureen Slapeton interpreta l'anarchica Emma Goldman.

Tierra y libertad (1996)

Film di Ken Loach, Regno Unito, Spagna, Germania, Italia e Francia

È un film ambientato durante la guerra civile spagnola e segue le vicende di una piccola formazione partigiana e la storia d'amore che lega il protagonista ad una resistente spagnola. Il giovane volontario inglese di Liverpool, David Carr, iscritto al partito comunista inglese, decide di recarsi in Spagna per combattere contro il franchismo. Presto arruolato nelle Brigate Internazionali del fronte di Aragona, vive in prima persona gli orrori della guerra insieme ad altri giovani rivoluzionari, a loro volta divisi da diverse ideologie.

Libertarias (1996)

Film di Vicente Aranda, Spagna

A Barcellona, nei primi giorni della rivoluzione spagnola del 1936, Maria, una giovane suora che fugge dal suo convento, si rifugia in un bordello. Quando questo sarà occupato da un gruppo di donne dell'organizzazione femminista delle Mujeres Libres, le prostitute decideranno di unirsi alle rivoluzionarie. Maria le accompagnerà sul fronte dell'Ebro vicino a Saragozza, dove vivrà i rigori della guerra civile spagnola, combattendo contro le forze nazionaliste e cattoliche di Franco e la profonda disuguaglianza di genere che dominava la società del tempo.

Ormai è fatta! (1998)

Film di Enzo Monteleone, Italia

  • È la storia dell'anarchico Horst Fantazzini, ex rapinatore gentiluomo, che il 23 luglio del 1973 tenta di evadere dalla prigione di Fossano dove è detenuto per aver messo a segno un numero incredibile di rapine con una pistola giocattolo. Horst rivendicava le rapine facendo sua una frase di Brecht: «È più criminale fondare una banca che rapinarla».

Tre giorni d'anarchia (2004)

Film di Vito Zagarrio, Italia

  • Lo spazio è quello di un innominato paesino della Sicilia dell'anno 1943, da cui i fascisti fuggono al comparire all'orizzonte delle navi americane. Il tempo è una parentesi, tre giorni appena, ma di amore e di anarchia. Poi tutto torna all'ordinario, costretto e compromissorio, con gli americani che arrivano ed irrompono prepotenti e indifferenti scompigliando le file composte che seguono due feretri, che stracciano i manifesti di carta che le varie parti in causa (naturalmente ci sono già i comunisti da una parte e i popolari dall'altra) avevano allegramente appeso in giro, che gettano le bandiere (rosse o bianche che siano) per issare le loro a stelle e strisce.

La libertà - 1874: cronaca di una rivolta mancata (2004)

Cortometraggio di Mimmo de Ceglia, Italia

V per vendetta (2005)

Film di James McTeigue, Stati Uniti, Regno Unito e Germania

Exquisite-kfind.png Vedi V per Vendetta.
  • Il film è tratto dalla graphic novel V for Vendetta, scritta da Alan Moore e illustrata da David Lloyd. La storia è ambientata in una Gran Bretagna futuristica e distopica, in cui un regime ha preso il potere in seguito alla confusione derivata da degli attentati terroristici. Il conflitto politico è concluso, i campi di concentramento hanno esaurito la loro funzione e il popolo è assuefatto al regime instauratosi. La turbativa al sistema è rappresentata dalle azioni di V, un anarchico che si nasconde dietro la maschera di Guy Fawkes, dotato di inimmaginabili capacità e risorse, che inizia una campagna elaborata, violenta e teatrale, volta a sovvertire il regime.

Passannante (2011)

Film di Sergio Colabona, Italia

  • Il film ripercorre le vicende di Giovanni Passannante, cuoco anarchico che attentò alla vita di Umberto I con un coltellino. Un attentato dimostrativo che ebbe come risultato una pena ancor più dimostrativa. Condannato a morte, distrutta la casa, rinchiuse in manicomio la madre e la sorella, Passannante si vide poi commutare suo malgrado la pena in carcere a vita, da scontare in una minuscola e buia cella sotto il livello del mare.

Gaetano Bresci, l'anarchico venuto dall'America (2019)

Film di Gabriele Cecconi, Italia

  • Il film documentario racconta la vita e la morte di Gaetano Bresci, l'anarchico italiano che tornò da Paterson (New Jersey) per uccidere il re Umberto I, il 29 luglio 1900 a Monza, sparandogli tre colpi di revolver. È composto da scene di fiction e scene documentaristiche, commentate dal Prof. Giorgio Sacchetti (Università degli Studi Roma Tre) e dal Prof. Giuseppe Galzerano (storico ed editore). Il film si sofferma sulle tappe principali della vita privata e politica di Bresci e approfondisce in particolare i motivi che lo costrinsero ad emigrare in America e quelli che lo convinsero a tornare in Italia, abbandonando la moglie Sophie e l'amatissima figlia Madeleine.

Note

  1. Numerosi sono i riferimenti più o meno espliciti alla vicenda di Michele Schirru (condannato a morte per aver progettato l'attentato a Mussolini) e di Giuseppe Pinelli (ucciso in questura e poi fatto passare come suicida).

Film e documentari scaricabili

Bibliografia

Voci correlate

Collegamenti esterni