Template:Biblioteca/Opuscolo consigliato: differenze tra le versioni

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
Nessun oggetto della modifica
Nessun oggetto della modifica
Riga 3: Riga 3:
|
|
<br>
<br>
{{Biblioteca/Titolo 2|nome=La Fine dell'Anarchismo? (di [[Luigi Galleani]])|autore=Luigi Galleani|altro=}}
{{Biblioteca/Titolo 2|nome=<big>''La Fine dell'Anarchismo?''</big> (di [[Luigi Galleani]])|autore=Luigi Galleani|altro=}}
[[File:Galleani_fine.jpg|miniatura|250px|left|'''''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2018/06/Luigi-Galleani-La-fine-dellanarchismo.pdf La Fine dell'Anarchismo?]''''', un libro di [[Luigi Galleani]] particolarmente apprezzato da [[Errico Malatesta]]. Il saggio, del [[1925]], è frutto di una raccolta di articoli che [[Luigi Galleani|Galleani]] redasse in seguito all'intervista, intitolata ''La Fine dell'Anarchismo'', che [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] rilasciò a ''La Stampa'' di Torino nel [[1907]].]]
[[File:Galleani_fine.jpg|miniatura|250px|left|'''''[http://www.centrostudifsmerlino.org/wp-content/uploads/2018/06/Luigi-Galleani-La-fine-dellanarchismo.pdf La Fine dell'Anarchismo?]''''', un libro di [[Luigi Galleani]] particolarmente apprezzato da [[Errico Malatesta]]. Il saggio, del [[1925]], è frutto di una raccolta di articoli che [[Luigi Galleani|Galleani]] redasse in seguito all'intervista, intitolata ''La Fine dell'Anarchismo'', che [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] rilasciò a ''La Stampa'' di Torino nel [[1907]].]]
'''''La Fine dell'Anarchismo?''''' è un saggio di [[Luigi Galleani]] di rilevante interesse teorico in quanto contiene, sia pure per accenni, il complesso delle tesi sostenute dall'[[anarchismo]]. Infatti, dopo l'esposizione della concezione [[anarchica]] dedotta dagli scritti più noti di [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] (allontanatosi dal [[movimento anarchico]] intorno al [[1899]] e fonte, nel [[1907]], in occasione del «Primo Congresso Anarchico Italiano» - tenutosi a Roma dal [[16 giugno|16]] al [[20 giugno]] [[1907]] - di un'intervista, intitolata ''La Fine dell'Anarchismo'', in cui l'[[anarchismo]] veniva descritto come un movimento giunto ad un punto morto), il saggio mette in rilievo la caratteristica dell'[[anarchismo]], si sofferma lungamente sulle sostanziali differenze tra [[collettivismo]] [[socialista]] e [[comunismo anarchico]] e tra [[anarco-individualismo|individualismo]] e [[comunismo anarchico]], deducendo la solidità dell'idea [[anarchica]] nei confronti delle altre scuole [[socialiste]]. La critica di [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] aveva anche toccato uno dei punti più delicati - e pertanto più polemico e scottante anche in seno al [[movimento anarchico]] - come quello dell'«[[organizzazione]]», così esprimendosi: «[...] il partito [[anarchico]] è smembrato dalle lotte tra i partigiani delle due diverse tendenze, cioè fra [[anarco-individualismo|individualisti]] ed [[organizzatori]]. Gli [[organizzatori]] non riescono a trovauna forma d'organizzazione compatibile con i loro principi [[anarchici]]. Gli [[anarco-individualismo|individualisti]], i quali si mantengono contrari ad ogni forma di [[organizzazione]], non trovano modo d'agire».
'''''La Fine dell'Anarchismo?''''' è un saggio di [[Luigi Galleani]] di rilevante interesse teorico in quanto contiene, sia pure per accenni, il complesso delle tesi sostenute dall'[[anarchismo]]. Infatti, dopo l'esposizione della concezione [[anarchica]] dedotta dagli scritti più noti di [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] (allontanatosi dal [[movimento anarchico]] intorno al [[1899]] e fonte, nel [[1907]], in occasione del «Primo Congresso Anarchico Italiano» - tenutosi a Roma dal [[16 giugno|16]] al [[20 giugno]] [[1907]] - di un'intervista, intitolata ''La Fine dell'Anarchismo'', in cui l'[[anarchismo]] veniva descritto come un movimento giunto ad un punto morto), il saggio mette in rilievo la caratteristica dell'[[anarchismo]], si sofferma lungamente sulle sostanziali differenze tra [[collettivismo]] [[socialista]] e [[comunismo anarchico]] e tra [[anarco-individualismo|individualismo]] e [[comunismo anarchico]], deducendo la solidità dell'idea [[anarchica]] nei confronti delle altre scuole [[socialiste]]. La critica di [[Francesco Saverio Merlino|Merlino]] aveva anche toccato uno dei punti più delicati - e pertanto più polemico e scottante anche in seno al [[movimento anarchico]] - come quello dell'«[[organizzazione]]», così esprimendosi: «[...] il partito [[anarchico]] è smembrato dalle lotte tra i partigiani delle due diverse tendenze, cioè fra [[anarco-individualismo|individualisti]] ed [[organizzatori]]. Gli [[organizzatori]] non riescono a trovauna forma d'organizzazione compatibile con i loro principi [[anarchici]]. Gli [[anarco-individualismo|individualisti]], i quali si mantengono contrari ad ogni forma di [[organizzazione]], non trovano modo d'agire».
|}
|}

Versione delle 17:51, 28 lug 2022


La Fine dell'Anarchismo? (di Luigi Galleani)
La Fine dell'Anarchismo?, un libro di Luigi Galleani particolarmente apprezzato da Errico Malatesta. Il saggio, del 1925, è frutto di una raccolta di articoli che Galleani redasse in seguito all'intervista, intitolata La Fine dell'Anarchismo, che Merlino rilasciò a La Stampa di Torino nel 1907.

La Fine dell'Anarchismo? è un saggio di Luigi Galleani di rilevante interesse teorico in quanto contiene, sia pure per accenni, il complesso delle tesi sostenute dall'anarchismo. Infatti, dopo l'esposizione della concezione anarchica dedotta dagli scritti più noti di Merlino (allontanatosi dal movimento anarchico intorno al 1899 e fonte, nel 1907, in occasione del «Primo Congresso Anarchico Italiano» - tenutosi a Roma dal 16 al 20 giugno 1907 - di un'intervista, intitolata La Fine dell'Anarchismo, in cui l'anarchismo veniva descritto come un movimento giunto ad un punto morto), il saggio mette in rilievo la caratteristica dell'anarchismo, si sofferma lungamente sulle sostanziali differenze tra collettivismo socialista e comunismo anarchico e tra individualismo e comunismo anarchico, deducendo la solidità dell'idea anarchica nei confronti delle altre scuole socialiste. La critica di Merlino aveva anche toccato uno dei punti più delicati - e pertanto più polemico e scottante anche in seno al movimento anarchico - come quello dell'«organizzazione», così esprimendosi: «[...] il partito anarchico è smembrato dalle lotte tra i partigiani delle due diverse tendenze, cioè fra individualisti ed organizzatori. Gli organizzatori non riescono a trovauna forma d'organizzazione compatibile con i loro principi anarchici. Gli individualisti, i quali si mantengono contrari ad ogni forma di organizzazione, non trovano modo d'agire».