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*Un'altra conferma viene dall'articola della storica '''Marina Rossi''': | *Un'altra conferma viene dall'articola della storica '''Marina Rossi''': | ||
: «Oggi - precisa la studiosa - molti indizi possono indurre ad ipotizzare una macchinazione dei Servizi Segreti americani, tesi avanzata a suo tempo (nel 1997) dal giudice Carlo Mastelloni» <ref name="rossi">[http://www.nntp.it/cultura-storia-militare/879637-osoppo-e-decima-mas.html Osoppo e | : «Oggi - precisa la studiosa - molti indizi possono indurre ad ipotizzare una macchinazione dei Servizi Segreti americani, tesi avanzata a suo tempo (nel 1997) dal giudice Carlo Mastelloni» <ref name="rossi">[http://www.nntp.it/cultura-storia-militare/879637-osoppo-e-decima-mas.html Osoppo e Xª MAS, di Marina Rossi] C'è da aggiungere che il giudice Carlo Mastelloni è assai conosciuto come esperto di trame nere e di servizi segreti deviati. Egli si occupò anche dello smascheramento del "Piano Solo", un progetto golpista con il quale si sarebbe potuto assegnare all'Arma dei Carabinieri il controllo dello [[Stato]] nel [[1964]]. Secondo questo "piano", la base di Capo Marrargiu (Sardegna) avrebbe dovuto ospitare ben 731 "enucleandi", cioè prigionieri politici, comprendenti esponenti del mondo della politica e del sindacato considerati pericolosi e quindi da detenere sino ad emergenza cessata. La lista dei prigionieri politici era stata redatta dagli elenchi degli schedati presenti nei fascicoli del SIFAR, in cui vi erano rapporti dettagliati inerenti circa 157.000 persone; il committente fu Giovanni De Lorenzo al tempo generale dell'arma dei carabinieri, vero e proprio "stratega" del "Piano Solo". Tra i primi comandanti del Centro ci furono il maggiore Mario Accasto dei paracadutisti e il capitano medico di vascello Decimo Garau, ex comandante di COMSUBIN dal [[1959]] al [[1960]]. Nel [[1986]] l'esistenza della base di Capo Marrargiu fu per la prima volta resa pubblica proprio dall'inchiesta del giudice veneziano '''Carlo Mastelloni''', che indagava sul presunto [[sabotaggio]] dell'aereo C-47 Dakota dell'Aeronautica Militare Argo 16, che si schiantò a Marghera nel [[1973]] e che operava segretamente per il traporto del C.A.G di personale in addestramento nella base sarda. La base, dopo un periodo apparente di tranquillità operativa, dal 2006 ritornò in piena funzione come centro addestramento per i reparti speciali delle forze armate, della NATO o di paesi "amici".</ref>. | ||
Ci furono altri "incontri" fra partigiani cattolici e [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]], che però terminarono in un nulla di fatto, e quindi, la vicenda della Osoppo è quella che chiarisce meglio l'intromissione dei servizi britannici allo scopo di impedire una eventuale unità politica catto-comunista. Ancora da rilevare è quanto scrive Mimmo Franzinelli, storico noto e rispettato, autore di un importantissimo testo sulla storia dell'Ovra (la polizia segreta dell'[[Italia]] [[Fascismo|fascista]]), in un "Quaderno" della Fondazione Micheletti del [[1995]], in cui descrive una vicenda (''Un dramma partigiano. Il "caso Menici"'') che coinvolge i "verdi", cioè le formazioni autonome: un colonnello partigiano della Valcamonica, Menici, il quale fu addirittura dalle Fiamme Verdi consegnato ai tedeschi, e da questi giustiziato, perché considerato un pericolo (perché troppo a sinistra) per l'egemonia cattolica sul movimento partigiano della zona <ref name="pezzino">Si legga anche [http://www.faciovive.it/recensioni/pezzino-pollicino.htm la Relazione del Prof. Paolo Pezzino a Sarzana] ([[16 marzo]] [[2007]]), della presentazione, in prima nazionale, del volume ''Il piombo e l'argento'' di Carlo Spartaco Capogreco</ref>. | Ci furono altri "incontri" fra partigiani cattolici e [[Nazionalsocialismo|nazifascisti]], che però terminarono in un nulla di fatto, e quindi, la vicenda della Osoppo è quella che chiarisce meglio l'intromissione dei servizi britannici allo scopo di impedire una eventuale unità politica catto-comunista. Ancora da rilevare è quanto scrive Mimmo Franzinelli, storico noto e rispettato, autore di un importantissimo testo sulla storia dell'Ovra (la polizia segreta dell'[[Italia]] [[Fascismo|fascista]]), in un "Quaderno" della Fondazione Micheletti del [[1995]], in cui descrive una vicenda (''Un dramma partigiano. Il "caso Menici"'') che coinvolge i "verdi", cioè le formazioni autonome: un colonnello partigiano della Valcamonica, Menici, il quale fu addirittura dalle Fiamme Verdi consegnato ai tedeschi, e da questi giustiziato, perché considerato un pericolo (perché troppo a sinistra) per l'egemonia cattolica sul movimento partigiano della zona <ref name="pezzino">Si legga anche [http://www.faciovive.it/recensioni/pezzino-pollicino.htm la Relazione del Prof. Paolo Pezzino a Sarzana] ([[16 marzo]] [[2007]]), della presentazione, in prima nazionale, del volume ''Il piombo e l'argento'' di Carlo Spartaco Capogreco</ref>. |