66 514
contributi
K2 (discussione | contributi) Nessun oggetto della modifica |
K2 (discussione | contributi) m (Sostituzione testo - "à " con "à ") |
||
Riga 4: | Riga 4: | ||
'''Lorenzo Kom'boa Ervin''' nasce nel [[1947]] in una cittadina del profondo sud statunitense, Chattanooga (Tennessee), dove la [[razzismo|segregazione razziale]] era un fatto legale che tutti i neri quotidianamente subivano sulla propria pelle . | '''Lorenzo Kom'boa Ervin''' nasce nel [[1947]] in una cittadina del profondo sud statunitense, Chattanooga (Tennessee), dove la [[razzismo|segregazione razziale]] era un fatto legale che tutti i neri quotidianamente subivano sulla propria pelle . | ||
=== Le prime attività | === Le prime attività politiche === | ||
A soli 12 anni Lorenzo si unisce al gruppo '''''National Association for the Advancement of Colored People''''' («Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore») e partecipa a Chattanooga a numerose manifestazioni contro il [[razzismo]]. Arruolato per la guerra in Vietnam, rimane nell'esercito per due anni, durante il quale diviene un convinto [[antimilitarismo|antimilitarista]]. Nel [[1967]] inizia la militanza nel '''''Student Nonviolent Coordinating Committee''''' («Comitato Coordinatore degli Studenti Nonviolenti») e successivamente nel [[Black Panther Party]], organizzazione rivoluzionaria afroamericana. | A soli 12 anni Lorenzo si unisce al gruppo '''''National Association for the Advancement of Colored People''''' («Associazione nazionale per la promozione delle persone di colore») e partecipa a Chattanooga a numerose manifestazioni contro il [[razzismo]]. Arruolato per la guerra in Vietnam, rimane nell'esercito per due anni, durante il quale diviene un convinto [[antimilitarismo|antimilitarista]]. Nel [[1967]] inizia la militanza nel '''''Student Nonviolent Coordinating Committee''''' («Comitato Coordinatore degli Studenti Nonviolenti») e successivamente nel [[Black Panther Party]], organizzazione rivoluzionaria afroamericana. | ||
===Il carcere=== | ===Il carcere=== | ||
Riga 16: | Riga 16: | ||
Dopo una lunga campagna internazionale (portata avanti principalmente dal [[movimento anarchico]]) che ne chiede il rilascio, Ervin riacquista finalmente la [[libertà]]. Sono passati 15 anni da quando fu arrestato. | Dopo una lunga campagna internazionale (portata avanti principalmente dal [[movimento anarchico]]) che ne chiede il rilascio, Ervin riacquista finalmente la [[libertà]]. Sono passati 15 anni da quando fu arrestato. | ||
=== L'attività | === L'attività di conferenziere e il caso australiano=== | ||
Tornato a Chattanooga, Ervin si impegna nel '''''Concerned Citizens for Justice''''', un gruppo in lotta per i diritti civili, contro la brutalità | Tornato a Chattanooga, Ervin si impegna nel '''''Concerned Citizens for Justice''''', un gruppo in lotta per i diritti civili, contro la brutalità della polizia e la violenza del [[Ku Klux Klan]]. Nel [[1987]] sostiene il movimento che contesta i risultati elettorali comunali di Chattanooga, grazie al quale numerosi neri riusciranno ad entrare nel Consiglio comunale. | ||
Nel luglio [[1997]], dopo un tour di conferenze che lo aveva portato in 20 paesi diversi, Ervin giunge in [[Australia]] accogliendo un invito dell'[[organizzazioni anarchiche|gruppo anarchico]] [[Angry People]] <ref>''Deportation of Ervin an act of white supremacism: Sponsors'' ABC online, 9 Luglio, 1997 </ref>. L'organizzazione di estrema destra australiana, '''''Australians Against Further Immigration''''', non lo accoglie certo con affetto e solleva un caso mediatico dipingendolo come un estremista pericoloso, rimettendo inoltre la questione al Ministro dell'Immigrazione Amanda Vanstone. In tutto il paese scoppiano numerose polemiche: Pauline Hanson, leader di un partito xenofobo, lo definisce un «noto terrorista» <ref>''A Win for the Panther'', «Sydney Morning Herald», 11 luglio 1997</ref>; il primo ministro John Howard si dichiara inorridito dalla presenza nel "suo" paese dell'anarchico afroamericano <ref>''Howard orders Panther visa probe'', «The Age», 7 luglio 1997</ref>, invitando i ministeri preposti ad intraprendere un urgente investigazione, finalizzata al ritiro del suo visto <ref>''Visa review for visiting black activist'', «Sydney Morning Herald», 7 luglio 1997</ref> e persino all'arresto <ref>''[http://www.minister.immi.gov.au/media/media-releases/1997/r97067.htm Minister Cancels Lorenzo Ervin's Visa]''. Media Release from Acting Minister for Immigration and Multicultural Affairs, Senator the Hon. Amanda Vanstone, 8 luglio 1997. Accessed May 8, 1997</ref>. | Nel luglio [[1997]], dopo un tour di conferenze che lo aveva portato in 20 paesi diversi, Ervin giunge in [[Australia]] accogliendo un invito dell'[[organizzazioni anarchiche|gruppo anarchico]] [[Angry People]] <ref>''Deportation of Ervin an act of white supremacism: Sponsors'' ABC online, 9 Luglio, 1997 </ref>. L'organizzazione di estrema destra australiana, '''''Australians Against Further Immigration''''', non lo accoglie certo con affetto e solleva un caso mediatico dipingendolo come un estremista pericoloso, rimettendo inoltre la questione al Ministro dell'Immigrazione Amanda Vanstone. In tutto il paese scoppiano numerose polemiche: Pauline Hanson, leader di un partito xenofobo, lo definisce un «noto terrorista» <ref>''A Win for the Panther'', «Sydney Morning Herald», 11 luglio 1997</ref>; il primo ministro John Howard si dichiara inorridito dalla presenza nel "suo" paese dell'anarchico afroamericano <ref>''Howard orders Panther visa probe'', «The Age», 7 luglio 1997</ref>, invitando i ministeri preposti ad intraprendere un urgente investigazione, finalizzata al ritiro del suo visto <ref>''Visa review for visiting black activist'', «Sydney Morning Herald», 7 luglio 1997</ref> e persino all'arresto <ref>''[http://www.minister.immi.gov.au/media/media-releases/1997/r97067.htm Minister Cancels Lorenzo Ervin's Visa]''. Media Release from Acting Minister for Immigration and Multicultural Affairs, Senator the Hon. Amanda Vanstone, 8 luglio 1997. Accessed May 8, 1997</ref>. | ||
Riga 24: | Riga 24: | ||
Dopo tutto questo can-can mediatico e politico, Lorenzo Kom'boa Ervin viene incredibilmente fermato dalla polizia locale e gli viene ritirato il visto. Dopo quattro giorni di [[carcere]] l'Alta Corte d Australia ordina però l'immediato rilascio e il ripristino del visto, intimando il [[governo]] federale di pagare le spese legali <ref>''Judge decides today if Panther stays caged'', «Sydney Morning Herald», 10 luglio 1997</ref> <ref>[http://www.austlii.edu.au//cgi-bin/disp.pl/au/other/hca/transcripts/1997/B29/1.html Legal Argument in the High Court of Australia] Luglio 1997 Transcript. [http://www.austlii.edu.au//cgi-bin/disp.pl/au/other/hca/transcripts/1997/B29/2.html Legal Judgement] High Court of Australia '''Re: The Minister for Immigration and Multicultural Affairs Ex parte Ervin B29/1997'''</ref>. Durante il breve periodo detentivo proteste s'erano levate in [[Sud Africa]], [[Grecia]], [[Italia]], [[Svezia]], [[Irlanda]], [[Gran Bretagna]], [[Nuova Zelanda]] e [[USA|Stati Uniti]]. <ref>«The Australian», 9-10 Luglio 1997</ref> | Dopo tutto questo can-can mediatico e politico, Lorenzo Kom'boa Ervin viene incredibilmente fermato dalla polizia locale e gli viene ritirato il visto. Dopo quattro giorni di [[carcere]] l'Alta Corte d Australia ordina però l'immediato rilascio e il ripristino del visto, intimando il [[governo]] federale di pagare le spese legali <ref>''Judge decides today if Panther stays caged'', «Sydney Morning Herald», 10 luglio 1997</ref> <ref>[http://www.austlii.edu.au//cgi-bin/disp.pl/au/other/hca/transcripts/1997/B29/1.html Legal Argument in the High Court of Australia] Luglio 1997 Transcript. [http://www.austlii.edu.au//cgi-bin/disp.pl/au/other/hca/transcripts/1997/B29/2.html Legal Judgement] High Court of Australia '''Re: The Minister for Immigration and Multicultural Affairs Ex parte Ervin B29/1997'''</ref>. Durante il breve periodo detentivo proteste s'erano levate in [[Sud Africa]], [[Grecia]], [[Italia]], [[Svezia]], [[Irlanda]], [[Gran Bretagna]], [[Nuova Zelanda]] e [[USA|Stati Uniti]]. <ref>«The Australian», 9-10 Luglio 1997</ref> | ||
Subito dopo il suo rilascio, Ervin partecipa alle celebrazioni indette dal '''''National Aboriginal Islander Day Observance Committee''''' a Brisbane, in qualità | Subito dopo il suo rilascio, Ervin partecipa alle celebrazioni indette dal '''''National Aboriginal Islander Day Observance Committee''''' a Brisbane, in qualità di ospite degli indigeni australiani ai quali tiene anche un breve discorso. Nel frattempo che Ervin prosegue il suo giro di conferenze in [[Australia]], i funzionari dell'immigrazione provano in tutti i modi un cavillo che lo fermi, visto anche il grande successo ottenuto in ogni sua tappa. | ||
Durante il suo giro per l'Australia ad Ervin viene negata la visita a Denis Walker, leader del [[Black Panther Party]] australiano detenuto nel [[carcere]] di Cessnock. Tutti gli ostacoli che il governo australiano gli pone di fronte non fanno altro che aumentare la sua fama ed incrementare la partecipazione alle conferenze in giro per l'[[Australia]]. Il [[24 luglio]] [[1997]] Ervin decide però di lasciare il paese, visto che i funzionari non smettevano di minacciarlo e temeva seriamente di essere espulso forzatamente. | Durante il suo giro per l'Australia ad Ervin viene negata la visita a Denis Walker, leader del [[Black Panther Party]] australiano detenuto nel [[carcere]] di Cessnock. Tutti gli ostacoli che il governo australiano gli pone di fronte non fanno altro che aumentare la sua fama ed incrementare la partecipazione alle conferenze in giro per l'[[Australia]]. Il [[24 luglio]] [[1997]] Ervin decide però di lasciare il paese, visto che i funzionari non smettevano di minacciarlo e temeva seriamente di essere espulso forzatamente. | ||
===Attualità === | ===Attualità === | ||
A partire dal dicembre [[2006]] Lorenzo Kom'boa Ervin risiede con la moglie a Nashville, in Tennessee. È una figura di riferimento per tutta la comunità | A partire dal dicembre [[2006]] Lorenzo Kom'boa Ervin risiede con la moglie a Nashville, in Tennessee. È una figura di riferimento per tutta la comunità nera, e non solo, per la quale si batte sempre con lo stesso vigore. | ||
==Note== | ==Note== | ||
<references/> | <references/> |