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Per gli anarchici la giustizia sociale non scaturisce da un patto sociale, garantito dalla legge e stretto tra individui che generalmente tendono a unirsi solo per tutelare i propri privilegi ed interessi economici, bensì da un diritto naturale di pari dignità fra tutti gli uomini, liberi di esistere ed esercitare le proprie attività, dovunque, comunque e qualunque esse siano, purché non entrino in conflitto tra loro. | Per gli anarchici la giustizia sociale non scaturisce da un patto sociale, garantito dalla legge e stretto tra individui che generalmente tendono a unirsi solo per tutelare i propri privilegi ed interessi economici, bensì da un diritto naturale di pari dignità fra tutti gli uomini, liberi di esistere ed esercitare le proprie attività, dovunque, comunque e qualunque esse siano, purché non entrino in conflitto tra loro. | ||
Nell'opera ''Ricerca sui principi della giustizia sociale e sulla sua influenza sulla virtù e la felicità generale'' (1793), il pensatore inglese [[William Godwin]], uno dei "padri" dell'[[anarchia]], afferma che non può esistere giustizia sociale senza [[libertà ]] ed [[eguaglianza|uguaglianza sociale]], le quali a loro volta necessitano di opposizione ad ogni forma di potere e [[Stato]] organizzato. | Nell'opera ''Ricerca sui principi della giustizia sociale e sulla sua influenza sulla virtù e la felicità generale'' (1793), il pensatore inglese [[William Godwin]], uno dei "padri" dell'[[anarchia]], afferma che non può esistere giustizia sociale senza [[libertà]] ed [[eguaglianza|uguaglianza sociale]], le quali a loro volta necessitano di opposizione ad ogni forma di potere e [[Stato]] organizzato. | ||
== Voci correlate == | == Voci correlate == |