Rapimento di Isu Elias: differenze tra le versioni

m
Sostituzione testo - "’" con "'"
m (Sostituzione testo - "l' " con "l'")
m (Sostituzione testo - "’" con "'")
Riga 17: Riga 17:


Elías fu portato a Cugliate Fabiasco, comune di 178 abitanti a 50 km da Milano e a 5 km dalla frontiera svizzera, dove i 4 anarchici possedevano da tempo in comodato d'uso una casupola di montagna. Da Parigi [[Amedeo Bertolo]] fece inviare diversi comunicati alle agenzie di stampa in cui si specificava che l'obiettivo del sequestro era ottenere la salvezza di Jorge Conill e dei suoi compagni:  
Elías fu portato a Cugliate Fabiasco, comune di 178 abitanti a 50 km da Milano e a 5 km dalla frontiera svizzera, dove i 4 anarchici possedevano da tempo in comodato d'uso una casupola di montagna. Da Parigi [[Amedeo Bertolo]] fece inviare diversi comunicati alle agenzie di stampa in cui si specificava che l'obiettivo del sequestro era ottenere la salvezza di Jorge Conill e dei suoi compagni:  
:«Sequestriamo il viceconsole di Spagna a Milano, per cercare di impedire l’esecuzione capitale di tre giovani antifascisti condannati a Barcellona. Il dottor Elías non corre nessun pericolo. Garantiamo la sua liberazione non appena, grazie alla notizia del sequestro, si sarà  fatto sapere al mondo il triste destino dei nostri tre compagni a Barcellona. Viva la Spagna Libera!» <ref> Antoni Tellez, nell'articolo ''[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/?nr=286&pag=62.htm Storia di un rapimento.]'', riporta che il comunicato, spedito dall'aeroporto di Parigi-Orly, fu inviato "abusivamente" da Tomiolo, ma sempre ''[http://xoomer.virgilio.it/anarchivio/archivio%20testi/058/58_07.htm A-Rivista]'', in un'intervista a Bertolo, non ne fa alcun riferimento.</ref>
:«Sequestriamo il viceconsole di Spagna a Milano, per cercare di impedire l'esecuzione capitale di tre giovani antifascisti condannati a Barcellona. Il dottor Elías non corre nessun pericolo. Garantiamo la sua liberazione non appena, grazie alla notizia del sequestro, si sarà  fatto sapere al mondo il triste destino dei nostri tre compagni a Barcellona. Viva la Spagna Libera!» <ref> Antoni Tellez, nell'articolo ''[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/?nr=286&pag=62.htm Storia di un rapimento.]'', riporta che il comunicato, spedito dall'aeroporto di Parigi-Orly, fu inviato "abusivamente" da Tomiolo, ma sempre ''[http://xoomer.virgilio.it/anarchivio/archivio%20testi/058/58_07.htm A-Rivista]'', in un'intervista a Bertolo, non ne fa alcun riferimento.</ref>


Alfredo Tomiolo, che aveva partecipato in qualità  di autista al sequestro e non sarebbe più dovuto essere coinvolto nelle fasi successive, forse per paura, si confidò con un suo amico-avvocato, il quale gli consigliò di non fidarsi degli anarchici. In seguito decise di contattare alcuni giornalisti di ''Stasera'' (giornale di sinistra), riferendo loro alcuni particolari che però cominciarono a circolare negli ambienti giornalistici sino ad arrivare agli uffici di [[polizia]].
Alfredo Tomiolo, che aveva partecipato in qualità  di autista al sequestro e non sarebbe più dovuto essere coinvolto nelle fasi successive, forse per paura, si confidò con un suo amico-avvocato, il quale gli consigliò di non fidarsi degli anarchici. In seguito decise di contattare alcuni giornalisti di ''Stasera'' (giornale di sinistra), riferendo loro alcuni particolari che però cominciarono a circolare negli ambienti giornalistici sino ad arrivare agli uffici di [[polizia]].
Riga 29: Riga 29:
A quel punto Puleio accompagnò il viceconsole alla redazione di ''ABC'', dove fu poi consegnato al capo della Squadra Mobile. [[Amedeo Bertolo|Bertolo]] avvertì immediatamente i compagni, ma nel giro di tre ore i carabinieri giunsero alla casupola di Cugliate. Poco prima della liberazione, gli anarchici avevano inviato all'ANSA il seguente comunicato:
A quel punto Puleio accompagnò il viceconsole alla redazione di ''ABC'', dove fu poi consegnato al capo della Squadra Mobile. [[Amedeo Bertolo|Bertolo]] avvertì immediatamente i compagni, ma nel giro di tre ore i carabinieri giunsero alla casupola di Cugliate. Poco prima della liberazione, gli anarchici avevano inviato all'ANSA il seguente comunicato:
: «Comunicato della Fijl ([[Federación Ibérica de Juventudes Libertarias]])
: «Comunicato della Fijl ([[Federación Ibérica de Juventudes Libertarias]])
:I giovani del mondo libero non possono ignorare i crimini che commette il governo franchista contro la libertà  e la vita dei poveri spagnoli. Il sequestro è stato organizzato per richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale riguardo alla triste sorte dei tre giovani anarchici condannati a Barcellona. Nostro obiettivo è quello di suscitare alle persone oneste e democratiche del mondo intero, un moto di solidarietà  morale e materiale nei confronti del popolo spagnolo. Rilasciamo, come promesso, il viceconsole, per dimostrare che i nostri metodi non sono come quelli che utilizzano Franco e la sua polizia falangista. Milano, 1° di ottobre.» <ref name="cedema">''[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/?nr=286&pag=62.htm Storia di un rapimento.]''</ref>
:I giovani del mondo libero non possono ignorare i crimini che commette il governo franchista contro la libertà  e la vita dei poveri spagnoli. Il sequestro è stato organizzato per richiamare l'attenzione dell'opinione pubblica mondiale riguardo alla triste sorte dei tre giovani anarchici condannati a Barcellona. Nostro obiettivo è quello di suscitare alle persone oneste e democratiche del mondo intero, un moto di solidarietà  morale e materiale nei confronti del popolo spagnolo. Rilasciamo, come promesso, il viceconsole, per dimostrare che i nostri metodi non sono come quelli che utilizzano Franco e la sua polizia falangista. Milano, 1° di ottobre.» <ref name="cedema">''[http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista/?nr=286&pag=62.htm Storia di un rapimento.]''</ref>


== Arresto e processo ==
== Arresto e processo ==
Il giorno seguente al rilascio venne arrestato Gianfranco Pedron, poi tutti gli altri: Alberto Tomiolo, Luigi Gerli, Vittorio De Tassis e alcuni giornalisti del quotidiano ''Stasera'' - Aldo Nobile, Giampiero Dell’Acqua e Nino Vaccari - accusati di favoreggiamento. L'unico che sfuggì all'arresto fu [[Amedeo Bertolo]], che dopo una lunga fuga aveva s'era rifugiato a Parigi. <ref>Il [[4 ottobre]], la casupola in cui era stato sequestrato Isu Elias viene distrutta da un incendio. Se ne ignorano le cause.</ref>  
Il giorno seguente al rilascio venne arrestato Gianfranco Pedron, poi tutti gli altri: Alberto Tomiolo, Luigi Gerli, Vittorio De Tassis e alcuni giornalisti del quotidiano ''Stasera'' - Aldo Nobile, Giampiero Dell'Acqua e Nino Vaccari - accusati di favoreggiamento. L'unico che sfuggì all'arresto fu [[Amedeo Bertolo]], che dopo una lunga fuga aveva s'era rifugiato a Parigi. <ref>Il [[4 ottobre]], la casupola in cui era stato sequestrato Isu Elias viene distrutta da un incendio. Se ne ignorano le cause.</ref>  


Il sequestro ebbe il merito di dar avvio alla diplomazia sotterranea. Il [[5 ottobre]] [[1962]], il Consiglio Supremo di Giustizia Militare di Madrid giudicò nuovamente Jorge Conill, Marcelino Jiménez e Antonio Mur. Il pubblico ministero, colonnello Rafael Díaz Llanos, chiese la pena di morte per il primo e l'ergastolo per gli altri due, ma il Tribunale confermò la sentenza emessa il [[22 settembre]] (30 anni per Conill e 15 per i suoi due compagni). La celebre agenzia statunitense Associated Press (AP) commise un errore clamoroso, divulgando invece la notizia secondo cui Jorge Conill era stato condannato alla pena di morte.  
Il sequestro ebbe il merito di dar avvio alla diplomazia sotterranea. Il [[5 ottobre]] [[1962]], il Consiglio Supremo di Giustizia Militare di Madrid giudicò nuovamente Jorge Conill, Marcelino Jiménez e Antonio Mur. Il pubblico ministero, colonnello Rafael Díaz Llanos, chiese la pena di morte per il primo e l'ergastolo per gli altri due, ma il Tribunale confermò la sentenza emessa il [[22 settembre]] (30 anni per Conill e 15 per i suoi due compagni). La celebre agenzia statunitense Associated Press (AP) commise un errore clamoroso, divulgando invece la notizia secondo cui Jorge Conill era stato condannato alla pena di morte.  
Riga 41: Riga 41:
Il [[13 novembre]], con un clamoroso colpo di scena, si apre a Varese il processo contro gli imputati. [[Amedeo Bertolo]], che aveva annunciato che si sarebbe spontaneamente presentato a giudizio, riuscì ad arrivare sin dentro alla sala d'udienza nonostante la massiccia presenza di carabinieri all'estero, dove si identificò di fronte ai giudici. Il [[21 novembre]] si tenne l'ultima udienza contro gli accusati e la giuria entrò in camera di consiglio.  
Il [[13 novembre]], con un clamoroso colpo di scena, si apre a Varese il processo contro gli imputati. [[Amedeo Bertolo]], che aveva annunciato che si sarebbe spontaneamente presentato a giudizio, riuscì ad arrivare sin dentro alla sala d'udienza nonostante la massiccia presenza di carabinieri all'estero, dove si identificò di fronte ai giudici. Il [[21 novembre]] si tenne l'ultima udienza contro gli accusati e la giuria entrò in camera di consiglio.  


Dopo due ore furono emesse le seguenti condanne: otto mesi di [[carcere]] a De Tassis; sette mesi e venti giorni a [[Amedeo Bertolo|Bertolo]], Pedron e Tomiolo; sette mesi a Gerli; Bertani e Novelli-Pagliani furono condannati rispettivamente a sei e cinque mesi; cinque mesi a Fornaciari. Le altre condanne furono: cinque mesi a Sartori; quattro mesi ai giornalisti Nobile e Dell’Acqua. Vincenzo Vaccari invece fu assolto.  
Dopo due ore furono emesse le seguenti condanne: otto mesi di [[carcere]] a De Tassis; sette mesi e venti giorni a [[Amedeo Bertolo|Bertolo]], Pedron e Tomiolo; sette mesi a Gerli; Bertani e Novelli-Pagliani furono condannati rispettivamente a sei e cinque mesi; cinque mesi a Fornaciari. Le altre condanne furono: cinque mesi a Sartori; quattro mesi ai giornalisti Nobile e Dell'Acqua. Vincenzo Vaccari invece fu assolto.  


Tutti gli imputati ebbero la sospensione totale della condanna, la non iscrizione dei condannati nei casellari giudiziari e la liberazione immediata. Nella sentenza i giudici, presieduti da Eugenio Zumin, riconobbero che gli imputati avevano «agito per motivi di particolare valore morale e sociale» <ref>Luciano Lanza, ''[http://www.eleuthera.it/files/materiali/Luciano_Lanza_Bombesegreti_NE.pdf Bombe e Segreti]'', Eleuthera, pag 58, 59</ref>.
Tutti gli imputati ebbero la sospensione totale della condanna, la non iscrizione dei condannati nei casellari giudiziari e la liberazione immediata. Nella sentenza i giudici, presieduti da Eugenio Zumin, riconobbero che gli imputati avevano «agito per motivi di particolare valore morale e sociale» <ref>Luciano Lanza, ''[http://www.eleuthera.it/files/materiali/Luciano_Lanza_Bombesegreti_NE.pdf Bombe e Segreti]'', Eleuthera, pag 58, 59</ref>.
64 369

contributi