Template:Biblioteca/Opuscolo consigliato: differenze tra le versioni

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{{Biblioteca/Titolo 2|nome=<big><span style="color:#C11B17">''In segno di sfida''</span></big><br>di Giorgio Pratolongo|autore=Giorgio Pratolongo]|altro=}}
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[[File:GP_Bonnot.jpg|miniatura|250px|Copertina di ''In segno di sfida'' di Giorgio Pratolongo.]]
«La felicità che mi era sempre stata negata, avevo il diritto di viverla»: avvolte nella leggenda, le parole di [[Jules Bonnot]] hanno attraversato un secolo di storia, facendosi manifesto di ribellione e rifiuto senza compromesso di qualunque ingiustizia commessa in ogni tempo, a ogni latitudine.


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Perché la [[Banda Bonnot]] non fu solamente il primo gruppo di espropriatori a utilizzare l'automobile per compiere le rapine ai danni di banche e ricchi possidenti.
{{Biblioteca/Titolo|nome=Gli Enragés nella Rivoluzione francese|autore=Marco Casalino|altro=settembre 2014}}


: «[...] consisteva in leggi non tradotte in effetto, autorità prive di forza e disprezzate, il delitto impunito, la proprietà minacciata, la sicurezza dell'individuo violata, la moralità del popolo corrotta, nessuna costituzione, nessun governo, nessuna giustizia: queste le caratteristiche dell'anarchia»
Le azioni della Banda, infatti, avvenivano sempre di giorno, alla luce del sole, per amplificare il loro reale scopo: spaventare i detentori dell'ordine costituito e irridere i suoi custodi, affinché fosse chiaro come nulla è immutabile, tantomeno ciò che di brutto regola da sempre il mondo che viviamo.
[[File: Brissot.jpg|thumb|160 px|Jacques Pierre Brissot definiva gli Enragés «anarchici»]]
La frase sopra riportata è una citazione di Brissot rivolta agli oppositori dei Girondini, tra cui gli Enragés, accusati di essere contro ogni forma di autorità.
Ma chi erano questi Enragés, chi faceva parte del movimento e quali obiettivi si proponevano di realizzare? Mio obiettivo è di fare una breve descrizione del loro pensiero politico lasciando volutamente senza risposta la domanda che da decenni gli storici si pongono: il movimento degli Enragés può essere considerato un predecessore della corrente anarchica?


La tesi è stata divisa in quattro capitoli [http://www.anarkismo.net/article/27392 ...]
Ma chi era veramente [[Jules Bonnot]]? E cosa pensavano, come vivevano e cosa fu a spingere lui e i suoi sodali, tutti figli di operai, osti e ciabattini, a rifiutare il proprio destino sociale per passare all'azione?


[https://archive.org/download/GliEnragsNellaRivoluzioneFrancese/Gli%20enrag%C3%A9s%20nella%20Rivoluzione%20francese.pdf Vai al testo]
Le matite di Giorgio Pratolongo cercano la risposta nei bassifondi di Parigi, insieme a gente come [[Raymond Callemin|Raymond "La Science" Callemin]], [[Octave Garnier]], [[Édouard Carouy]], [[André Soudy]], [[Eugène Dieudonné]], [[René Valet]], [[Étienne Monier]]... i ''bandits tragiques'' protagonisti della grande epopea della [[Banda Bonnot]]: una vicenda la cui sorte ha senz'altro beffato i giudici e la [[polizia]], restando libera per sempre.
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Versione attuale delle 11:01, 23 lug 2025

In segno di sfida
di Giorgio Pratolongo


Copertina di In segno di sfida di Giorgio Pratolongo.

«La felicità che mi era sempre stata negata, avevo il diritto di viverla»: avvolte nella leggenda, le parole di Jules Bonnot hanno attraversato un secolo di storia, facendosi manifesto di ribellione e rifiuto senza compromesso di qualunque ingiustizia commessa in ogni tempo, a ogni latitudine.

Perché la Banda Bonnot non fu solamente il primo gruppo di espropriatori a utilizzare l'automobile per compiere le rapine ai danni di banche e ricchi possidenti.

Le azioni della Banda, infatti, avvenivano sempre di giorno, alla luce del sole, per amplificare il loro reale scopo: spaventare i detentori dell'ordine costituito e irridere i suoi custodi, affinché fosse chiaro come nulla è immutabile, tantomeno ciò che di brutto regola da sempre il mondo che viviamo.

Ma chi era veramente Jules Bonnot? E cosa pensavano, come vivevano e cosa fu a spingere lui e i suoi sodali, tutti figli di operai, osti e ciabattini, a rifiutare il proprio destino sociale per passare all'azione?

Le matite di Giorgio Pratolongo cercano la risposta nei bassifondi di Parigi, insieme a gente come Raymond "La Science" Callemin, Octave Garnier, Édouard Carouy, André Soudy, Eugène Dieudonné, René Valet, Étienne Monier... i bandits tragiques protagonisti della grande epopea della Banda Bonnot: una vicenda la cui sorte ha senz'altro beffato i giudici e la polizia, restando libera per sempre.