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* | *[[anarchismo]] e [[anarchia]] | ||
* | *scienza e [[ideologia]] | ||
* | *riformismo, [[gradualismo rivoluzionario|gradualismo]], [[rivoluzione]] | ||
* | *il problema etico e politico della [[violenza]] | ||
* | *la dittatura [[rivoluzionaria]] | ||
* | *[[sindacalismo]] e movimento operaio | ||
* | *'[[comunismo]] e libera sperimentazione | ||
* | *la [[democrazia]]' | ||
* | *l'analisi del [[fascismo]] | ||
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«Il buon senso della rivoluzione» di Errico Malatesta![]() Il buon senso della rivoluzione, (Eleuthera, 1999), un libro di Errico Malatesta, a cura di Giampietro Berti. L'antologia è composta di articoli e saggi scritti nell'ultimo periodo della vita di Errico Malatesta, vale a dire gli anni che corrono dal 1919 al 1932. Tale scelta è dettata dalla constatazione che il periodo della sua «maturità» politica e culturale. E ciò perché il grande anarchico italiano, per una serie di contingenze particolari (per esempio, l'uscita del quotidiano «Umanità Nova»), ha modo solo allora di precisare e approfondire le sue idee intorno ad una serie di questioni, precedentemente trattate in modo sporadico e occasionale. Specialmente con gli articoli e i saggi apparsi tra il 1924 e il 1926, pubblicati nella rivista «Pensiero e Volontà», Malatesta giunge al definitivo approfondimento della sua sessantennale riflessione teorica, frutto di un'esperienza politica, culturale ed esistenziale che nel movimento operaio e socialista non ha precedenti. La trattazione affronta i segguenti temi:
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