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[[File:Jean Lébédeff.jpg|thumb| | [[File:Jean Lébédeff.jpg|thumb|150px|Jean Lebedeff, autoritratto]] | ||
Jean Lebedeff (Bogorodskoïe, Russia, [[25 novembre]] [[1884]] – Nîmes, Francia, [[21 settembre]] [[1972]]) è stato un'artista libertario, pittore ed incisore russo esiliatosi in [[Francia]]. | |||
== Biografia == | == Biografia == | ||
[[File:Lebedeff 1920.jpg|miniatura|left|200px|Jean Lébédeff]] | [[File:Lebedeff 1920.jpg|miniatura|left|200px|Jean Lébédeff]] | ||
[[File:Krop Leb.jpg|miniatura|150px|Ritratto di [[Kropotkin]]]] | |||
Nato in una famiglia di commercianti-agricoltori, dopo aver ottenuto, nel [[1907]], un brevetto della scuola di navigazione di Nijni Novgorod, Jean Lebedeff diventa capitano su un battello del Volga. | Nato in una famiglia di commercianti-agricoltori, dopo aver ottenuto, nel [[1907]], un brevetto della scuola di navigazione di Nijni Novgorod, Jean Lebedeff diventa capitano su un battello del Volga. | ||
Manifesta la sua [[solidarietà]] con il movimento rivoluzionario russo nascondendo alcuni militanti sul suo battello. Nel novembre [[1908]], fa espellere dalla sua imbarcazione delle guardie dello Zar, che abbandona disarmate su una riva deserta. | Manifesta la sua [[solidarietà]] con il movimento rivoluzionario russo nascondendo alcuni militanti sul suo battello. Nel novembre [[1908]], fa espellere dalla sua imbarcazione delle guardie dello Zar, che abbandona disarmate su una riva deserta. | ||
Temendo la [[repressione]] zarista, attraversa la [[Finlandia]], la [[Danimarca]] e la [[Germania]], giungendo in [[Belgio]] dove ritrova a Ixelle il fratello maggiore Nicolas, studente alla libera Università diretta da [[Élisée Reclus]]. Nel [[1909]] si stabilisce a Parigi, dove si mantiene grazie ad alcuni lavoretti. La sua vera vocazione è l'[[arte]], per questo prende dei corsi di disegno ed entra all'Accademia delle Belle Arti nel [[1911]]. Frequenta anche l'accademia di [[Léom Léonovitch Tolstoj]], figlio dello scrittore, e l'Accademia russa di Parigi frequentata da emigrati spesso di tendenze anarchiche. Frequenta la ''Boheme'' di Montparnasse e i suoi numerosi artisti o scrittori famosi come [[Picabia]], [[Maïakovski]], [[Maurice Ravel|Ravel]], [[Pierre Mac Orlan]], [[Éric Satie]], [[Blaise Cendrars]], [[Soutine]], [[Modigliani]], [[André Salmon]] | Temendo la [[repressione]] zarista, attraversa la [[Finlandia]], la [[Danimarca]] e la [[Germania]], giungendo in [[Belgio]] dove ritrova a Ixelle il fratello maggiore Nicolas, studente alla libera Università diretta da [[Élisée Reclus]]. Nel [[1909]] si stabilisce a Parigi, dove si mantiene grazie ad alcuni lavoretti. La sua vera vocazione è l'[[arte]], per questo prende dei corsi di disegno ed entra all'Accademia delle Belle Arti nel [[1911]]. Frequenta anche l'accademia di [[Léom Léonovitch Tolstoj]], figlio dello scrittore, e l'Accademia russa di Parigi frequentata da emigrati spesso di tendenze anarchiche. Frequenta la ''Boheme'' di Montparnasse e i suoi numerosi artisti o scrittori famosi come [[Picabia]], [[Maïakovski]], [[Maurice Ravel|Ravel]], [[Pierre Mac Orlan]], [[Éric Satie]], [[Blaise Cendrars]], [[Soutine]], [[Modigliani]], [[André Salmon]] ecc. | ||
Comincia così ad interessarsi alla xilografia, esercitando per il resto della sua vita il suo talento attraverso l'incisione su legno. Lebedeff influenzerà numerosi incisori tra cui il libertario [[Germain Delatousche]], fondatore del gruppo ''Les Compagnons'', di cui farà parte dal [[1921]] al [[1927]]. Amico del russo [[Kropotkin]], sarà ancora legato, nel periodo tra le due guerre, all'ambiente libertario e soprattutto agli esuli russi come [[Voline]] e [[Nestor Makhno]]. Ospiterà d'altronde quest'ultimo per alcuni mesi al suo domicilio e gli permetterà di ottenere dei documenti. Ha collaborato in questo periodo con alcune riviste libertarie come ''Le Néo Naturien'', ''La Vache enragée'' giornale del libero Comune di Montmartre di cui era membro e che era diretto da Hallé, così come al giornale ''[[l'en dehors]]'' di [[Émile Armand]], soprattutto nel [[1938]]. | Comincia così ad interessarsi alla xilografia, esercitando per il resto della sua vita il suo talento attraverso l'incisione su legno. Lebedeff influenzerà numerosi incisori tra cui il libertario [[Germain Delatousche]], fondatore del gruppo ''Les Compagnons'', di cui farà parte dal [[1921]] al [[1927]]. Amico del russo [[Kropotkin]], sarà ancora legato, nel periodo tra le due guerre, all'ambiente libertario e soprattutto agli esuli russi come [[Voline]] e [[Nestor Makhno]]. Ospiterà d'altronde quest'ultimo per alcuni mesi al suo domicilio e gli permetterà di ottenere dei documenti. Ha collaborato in questo periodo con alcune riviste libertarie come ''Le Néo Naturien'', ''La Vache enragée'' giornale del libero Comune di Montmartre di cui era membro e che era diretto da Hallé, così come al giornale ''[[l'en dehors]]'' di [[Émile Armand]], soprattutto nel [[1938]]. |