Ungdomshuset

Da Anarcopedia.
Jump to navigation Jump to search
Fotografia della facciata di Ungdomshuset

Ungdomshuset ("Casa della Gioventù") era il nome attribuito ad un edificio di Copenhagen in Jagtvej 69, Nørrebro. Edificio storico del movimento socialista divenuto col tempo un punto di ritrovo della cultura underground e di gruppi politici anarchici e di estrema sinistra dal 1982, anno dell'occupazione, fino al 2007 anno della sua demolizione.

Storia

La costruzione della casa fu completata il 12 novembre 1897, con il nome di "Folkets Hus" ("Casa del Popolo"). Nel 1910, la Seconda Internazionale tenne una conferenza internazionale delle donne. A Ungdomshuset passarono personaggi come Lenin e Rosa Luxemburg.

Negli "anni 50" e "60" Ungdomshuset continuò ad essere un luogo di ritrovo per il movimento operaio. Negli anni 80 la "Casa" fu affidata ad un gruppo di giovani, gli originari fondatori della Ungdomshuset, nonostante il comune di Copenaghen ne mantenesse ancora la proprietà.

Alla fine degli anni 90 il comune cominciò a valutare l'idea di vendire l'immobile, così nel 1999 Ungdomshuset fu messa ufficialmente in vendita. Nel dicembre del 2000 la "Human A/S" comprò l'edificio per venderlo ad una setta cristiana indipendente detta "Faderhuset".

Il ruolo della chiesa Faderhuset

La chiesa settaria, che ha comprato la casa all'inizio del 2000, ha avuto tempi difficili con i media. Il tabloid danese Ekstrabladet ha pubblicato numerosi articoli sulla setta e i suoi metodi. La leader della setta, Ruth Evensen, ha cambiato le sue vedute di molto in soli tre anni. Ruth Evensen era solita denunciare omosessuali, musulmani e i sostenitori della libertà di scelta sull'interruzione di gravidanza come sostenitori dell'anticristo. Questo in collaborazione con l'ex-pedofilo, di destra e apertamente sionista, attivista anti-musulmano, Mosè (Mongens) Hansen. Insieme, intendevano ripulire Nørrebro di ciò che consideravano una infestazione. Ma apparentemente ora ha cambiato idee. Nella televisione nazionale ha recentemente espresso speranze in una Nørrebro nella quale ciascuno possa parlare all'altro, dove tutti siano tolleranti. Ma non ha comunque spiegato come questo rientri col tentare di eradicare una oasi culturale utilizzata da migliaia.

La chiesa Faderhuset è stata al centro di numerose proteste a partire da Settembre che hanno risultato in alcuni dei meglio documentati casi di brutalità della polizia in tempi recenti.

La demolizione

Nonostante varie proteste e mobilitazioni contro lo sgombero dell'edificio, Ungdomshuset è stata demolita il 5 marzo 2007.

Ungdomshuset: ruolo e colpe della classe politica

Un momento della demolizione di Ungdomshuset (5 Marzo 2007)

Per i più, tra degli utenti e degli attivisti di Ungdomshuset, non ci sono dubbi nell'attribuzione della responsabilità. È stato nel consiglio cittadino di Copenhagen che il sindaco Jens Kramer Mikkelsen aveva deciso, nel 1999, di vendere la casa alla compagnia Human A/S che rapidamente vendette la casa a "Faderhuset".

Gli argomenti utilizzati allora erano quelli che la casa era utilizzata da solo 25 persone, che era in rovina, e che alimentava il crimine a Nørrebro. L'unico argomento remotamente rispondente alla realtà era quello dello stato fisico dell'edificio. Esso era stato però riparato dagli stessi attivisti che lo occupavano. La casa non è stata sempre così popolare, ma ci sono sempre state molte più che 25 persone a condividere gli impegni. Riguardo il crimine, neanche la polizia danese considera la casa più responsabile nel generare comportamenti criminali che la vita notturna in generale di Copenhagen.

Dopo che i media ufficiali hanno cominciato a coprire il caso, il consiglio cittadino è diventato improvvisamente favorevole a mantenere Ungdomshuset e hanno fatto estese azioni di lobbying per indurre Faderhuset a vendere la casa ad un fondo indipendente, il cui scopo sia mantenere Ungdomshuset nella sua forma attuale. Il fondo riflette la larga alleanza che appoggia il centro sociale, tra cui celebrità della cultura, artisti e organizzazioni, oltre che ai sindacati.

I politici però non stanno compiendo alcun passo per impedire a Faderhuset di distruggere Ungdomshuset. L'edificio in Jagtvej 69, attualmente Ungdomshuset, è stata la prima sala di incontro per i lavoratori di Copenhagen alla fine del diciannovesimo secolo, ed è stato in quell'edificio che vennero pose le fondazioni per quelle che più tardi divennero le celebrazioni dell'8 Marzo. L'edificio ha dunque valore storico come centro vibrante per l'organizzazione della sinistra per più di 100 anni.

Se i politici vogliono impedire che esploda una guerra in Nørrebro, devono agire rapidamente, abbiamo tutti veduto cosa è accaduto a Settembre e se Ungdomshuset viene sgomberata, certamente accadrà di nuovo.

Comunicati antecedenti alla demolizione

Mobilitazione per Ungdomshuset

Aiuta a salvare il centro che per più di cento di anni è stato strumentale nell'organizzazione politica della sinistra. Da Casa della Gioventù a Casa del Padre, dobbiamo aggiungere altro? Il clima sta cambiando rapidamente per i centri sociali e altri progetti comunitari a Copenhagen.

Le autorità danesi e la polizia, appoggiando una setta cristiana, stanno per sgomberare una casa che ha ospitato organizzazioni di sinistra per più di cento anni.

La battaglia è considerata da molti il centro della resistenza danese ad un governo che sta sistematicamente eradicando qualunque cosa che non sia conforme alla loro percezione da destra estrema dei meccanismi di mercato, e ad una attitutine ultra-conservatrice (razzista, in effetti), riguardo la migrazione.

Con Christiania che si avvia alla distruzione, la Copenhagen liberale di una volta sta diventando un laghetto di anatre, nel quale i differenti vengono temuti e demonizzati, allo stesso modo in cui H. C. Andersen descrisse col suo "Brutto anatroccolo".

Gli occupanti e gli utenti del centro sociale Ungdomshuset stanno richiedendo una azione di solidarietà da ed in ogni dove - fatevi largo verso la più vicina ambasciata danese e riprendete il potere! Fate in modo che si sappia cosa sta accadendo, perché si sta preparando la battaglia conclusiva per Ungdomshuset.

Le relazioni tra polizia e attivisti sono tese. I media ufficiali sono pieni di storie di catastrofi, mentre su Internet circolano guide e film, incoraggiando la gente a difendere Ungdomshuset con i mezzi necessari.

La chiesa "Fatherhuset" (Casa del Padre) ha rifiutato l'ultima offerta per Jagtvej 69, rifiutando così l'ultima possibilità di soluzione pacifica del conflitto. Sarà Ungdomshuset conservata? È questa la domanda sulle labbra di ciascuno.

Quello che vogliamo per Natale.

A partire dal fine settimana in Settembre, che è risultato in più di 200 arresti, la situazione è stata molto tesa. La casa è barricata. I politici, la polizia e la popolazione che vivono in Nørrebro (la parte di Copenhagen dove Ungdomshuset è localizzata), artisti e migliaia di utenti hanno tutti espresso la speranza che la chiesa fosse d'accordo alla vendita della casa, ma invano.

Come gesto simbolico ora la casa è coperta in carta da regalo. Sfortunatamente, solo un rapido cambiamento di atteggiamento da parte dei politici può impedire che la polizia entri e aggredisca gli attivisti di Ungdomshuset.

Una battaglia è imminente

Giovedì 14 Dicembre: Ungdomshuset inizierà un fine settimana di attività. Il 14 Dicembre è anche il giorno dell'ultimo incontro del consiglio cittadino quest'anno. Gruppi a supporto di Ungdomshuset hanno pianificato dimostrazioni. Ci sono anche giorni internazionali per le azioni di solidarietà. Mercoledì sera, 13 Dicembre, fino a Domenica, 17 Dicembre.

Nell'Ungdomshuset ci saranno concerti, seminari, feste e un'altra dimostrazione è stata fissata per Sabato prossimo. Si aspettano molti attivisti stranieri in questo weekend e i media hanno come ci si poteva aspettare reagito per spaventare in particolare i lettori e gli attivisti tedeschi, sospettati e accusati di aiutare i loro amici danesi nel creare più caos possibile.

Sembrano tutti pronti per una battaglia. Solo il tempo ci dirà cosa accadrà!


14 Dicembre 2006 [1] [2]

Note

  1. Testo tradotto da: Indymedia
  2. Fonte: Ungeren; e-mail: fuckthedanishstate@anychancegiven.now; Homepage: www.ungeren.dk

Voci correlate

Collegamenti esterni