Sarvodaya

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Un abitante di un villaggio della rete Sarvodaya mette in vendita in strada la propria produzione agricola

Sarvodaya Shramadana Movement è un movimento religiosamente e politicamente neutrale che coinvolge molte migliaia di persone sparse in circa 8.000 villaggi e comunità urbane di tutta l'Asia, specialmente nello Sri Lanka. Di ispirazione libertaria, lavora per la risoluzione pacifica dei conflitti, lo sviluppo eco-sostenibile dell'economia locale e la promozione di rapporti mutualistici tra le persone.

Storia

Le piccole comunità Sarvodaya (letteralmente «condivisione del proprio tempo, pensiero, azione ed altre risorse con la comunità»), nascono nel 1959 nello Sri Lanka grazie alla lungimiranza del dottor Ari Ariyaratne e di Vinoba Bhave, leader del movimento post-gandiano.

Il movimento è pur vero che si basa su fondamenti etici strettamente buddisti (lavoro volontario, la nonviolenza, l'astensione dall'alcol e la meditazione quotidiana), tuttavia i principi dell'autogestione e della vita comunitaria sono assai affini a quelli anarchici e primari per la vita di queste comunità.

Generalmente si procede per tappe attraverso la creazione di un consiglio del villaggio, la costruzione di una scuola e di una clinica. Successivamente si creano programmi per le famiglie e per lo sviluppo di un'economia autosufficiente, partendo da una sorta di banca del villaggio in grado di fornire sostegno economico agli abitanti.

Fino al 1974 il movimento Sarvodaya si è affidato solo alle risorse locali, poi ha usufruito di sostegni da parte di alcuni organismi internazionali che hanno contribuito a finanziare il movimento. Dal 1986 si è deciso che solo l'autofinanziamento potesse essere il modo migliore per essere indipendenti, per questo è stata creata la Seeds (Sarvodaya Economic Enterprises Development Services), ovvero un'impresa che favorisce la formazione di gruppi di artigiani, li assiste sotto il profilo economico e tecnico, si occupa della commercializzazione dei loro prodotti.

Obiettivi

Il fine ultimo di Sarvodaya è quello di creare piccole comunità egualitarie, senza povertà e senza ricchezza, sviluppando un'economia solida che soddisfi i bisogni della gente ma non crei livelli di ricchezza troppo diversi. L'occupazione fissa ed il salario sono considerate preoccupazioni secondarie rispetto alla felicità e al mutuo appoggio.

Ha detto infatti Ari Ariyaratne: «Dopo quarant'anni di lavoro con e per la gente, mi fido solo di una prospettiva, quella delle persone che si autoorganizzano insieme in famiglie e piccole comunità locali e che agiscono come promotori del proprio interesse».

Voci correlate

Collegamenti esterni