L'Alleanza Libertaria

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Testata de L'Alleanza Libertaria

L'Alleanza Libertaria è stato un settimanale anarchicocontro ogni forma di sfruttamento e di autorità») pubblicato a Roma dall'8 maggio al 20 ottobre del 1911.

Storia e pensiero [1]

Fra le risoluzioni adottate dal 1° Congresso Anarchico Italiano (Roma, 16-20 giugno 1907), vi era anche la pubblicazione d'un giornale («ben fatto, grande, a cinque colonne, possibilmente a Roma») che rispecchiasse la posizione, su scala nazionale, del movimento anarchico organizzato. All'uopo venne anche nominata una commissione, per il lavoro materiale di preparazione, «nelle persone di Sottovia, Fabbri, Del Pozzo e Scaturro di Roma, De Francesco di Messina, Serantoni di Firenze, Smorti di Ancona, Zanotti di Forlì, Rinaldi di Urbino». [2] Il periodico, da denominarsi appunto, L'Alleanza Libertaria, avrebbe dovuto apparire nell'ottobre dello stesso anno, tanto che, La Vita Operaia di Ancona, che fino a quel momento aveva svolto, seppure con carattere di provvisorietà, la funzione di "organo nazionale" del movimento anarchico, in seguito alla risoluzione del Congresso, riprese il suo carattere di foglio locale. Evidenti difficoltà obbligarono, tuttavia, a differire di alcuni mesi il progetto e si dovette attendere il maggio del 1908 per dare il via alle pubblicazioni.

Il giornale - che a chiarimento della linea politica cui intendeva attenersi, pubblicò fin dai primi numeri Il nostro programma di Errico Malatesta [3] - iniziò subito un paziente lavoro di riorganizzazione del movimento, favorendo, in particolare, la formazione di federazioni regionali. [4]

Rispetto ai problemi sindacali e del lavoro, L'Alleanza Libertaria, preoccupata di mantenere i legami con gli ambienti operai di base, si pronunciò favorevolmente nei confronti della partecipazione anarchica all'attività delle Camere del Lavoro e delle associazioni operaie in genere. A Roma sostenne, in particolare, le lotte della Lega Generale del Lavoro, sorta nell'agosto 1907, per iniziativa d'un gruppo di anarchici e sindacalisti rivoluzionari staccatisi dalla troppo riformista Camera del Lavoro, nella quale, tuttavia, rifluì, circa due anni dopo, appoggiando anche l'elezione di elementi anarchici a cariche amministrative. [5]

Nel corso del 1909 il giornale dovette impegnarsi in una campagna per gli arrestati alla manifestazione (terminata con un eccidio, avendo la polizia sparato sul corteo al funerale di un operaio morto in un incidente di lavoro), del 2 aprile 1909, in Piazza del Gesù a Roma (un anno dopo, quando altri morti si ebbero nel corso di un'agitazione a Bari, l'organo anarchico invitò apertamente i lavoratori ad armarsi, giacché «riconosciamo indispensabile nei rivoluzionari veri il diritto di contrapporre alle armi omicide uguali strumenti che sappiano pareggiare se non superare le condizioni offensive dei difensori del trono e della borghesia» [6]). Decise furono inoltre le campagne contro la venuta dello zar in Italia (1909) e contro l'emigrazione italiana in Argentina. [7]

Nel corso dell'ultima annata il giornale ha dedicato largo spazio per la liberazione di Maria Rygier.

Note

  1. Fonte principale: Leonardo Bettini, Bibliografia dell'anarchismo
  2. Cfr. Il Pensiero (Roma), a. V, n. 14 (16 luglio 1907), p. 223.
  3. In Appendice ai n. 8, 9, 14, 22 e 32, del 26 giugno, 3 luglio, 7 agosto, 9 ottobre 1908 e 8 gennaio 1909.
  4. Vedi, ad esempio, nella rubrica L'Internazionale Anarchica, gli articoli: Il Convegno Anarchico Maremmano (firmato: “Il Relatore”), a. I, n. 2, del 15 maggio 1908; Fedarazione anarchica maremmana, a. I, n. 5, del 5 giugno 1908; Federazione anarchica umbra, a. I, n. 9, del 3 luglio 1908; Convegno anarchico laziale, a. II, n. 73, del 10 dicembre 1909; Convegno anarchico emiliano-romagnolo, a. IV, n. 124, del 22 giugno 1911.
  5. Per la posizione del giornale di fronte ai problemi sindacali, vedi comunque, Luigi Fabbri, Come e perché siamo sindacalisti, a. I, n. 16, del 28 agosto 1908; Ettore Sottovia, Discutendo di sindacalismo. Sindacalismo e anarchismo, a. I, n. 18, dell'11 novembre 1908; V. De Vita, Obiezioni in voga all'organizzazione operaia, a. II, n. 46, del 23 aprile 1909; Le elezioni alla Lega Generale del Lavoro (nella rubrica In giro per Roma), a. I, n. 12, del 31 luglio 1908.
  6. Cfr. Il monito di un eccidio, a. III, n. 105, del 19 agosto 1910.
  7. Vedi, ad esempio, Contro la reazione nella repubblica Argentina (firmato: “Le Fedarazioni ed i Gruppi Anarchici d'Italia”), a. III, n. 102, del 15 luglio 1910; “Doctor Fiamma”, Manifestazioni contro la reazione Argentina, a. III, n. 103, del 22 luglio 1910; Contro la reazione Argentina, a. III, n. 104, del 12 agosto 1910.

Voci correlate

Collegamenti esterni