Il fucile (di Ricardo Flores Magón)

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Il fucile è un articolo dell'anarchico messicano Ricardo Flores Magón pubblicato il 18 novembre 1911 nel n° 64 della rivista messicana «Regeneración».

Il fucile

Io servo due bande: la banda che opprime e quella che libera. Non ho preferenze. Con la stessa rabbia, con la stessa forza, invio la pallottola che toglie la vita al partigiano della libertà o al servo della tirannia. Gli operai mi hanno fabbricato, per uccidere altri operai. Io sono il fucile; l'arma liberticida quando servo quelli che stanno in alto, l'arma emancipatrice quando servo quelli che stanno in basso. Senza di me non ci sarebbe uomo che potrebbe dire: «Io sono meglio di te!» e senza di me non ci sarebbero schiavi che gridano: «Abbasso la tirannia». Il tiranno mi ha chiamato il «sostegno delle istituzioni». L'uomo libero mi accarezza teneramente e mi chiama «lo strumento di redenzione.» Io sono sempre lo stesso, ma tuttavia servo allo stesso modo per opprimere che per liberare. Io sono allo stesso tempo assassino e giustiziere, a seconda delle mani che mi manovrano. Io stesso sono in grado di riconoscere le mani che mi afferrano. Queste mani tremano? Non vi è alcun dubbio, queste sono le mani di un tiranno. È una presa ferma? Dico senza riflettere: «Queste sono le mani di un libertario.»

Non ho bisogno di sentire le grida per sapere a quale banda appartengo. Basta sentire il batter dei denti per sapere che sono nelle mani di un oppressore. Il male è timoroso, il Bene è valoroso. Quando il tiranno appoggia il mio culo [il calcio del fucile] sul suo petto per farmi vomitare la morte nascosta nella cartuccia, sento che il suo cuore palpita violentemente. Egli è consapevole del suo crimine. Non sa chi ucciderà. Gli hanno ordinato: «fuoco» ed ecco il tiro che, forse, attraverserà il cuore di suo padre, di suo fratello o di suo figlio, quello che l'onore ha fatto gridare «ribellati!».

Continuerò ad esistere finché ci sarà la stupida umanità sulla terra che insiste a dividersi in due classi: quella dei ricchi e quella dei poveri, quella di coloro che godono e quella di coloro che soffrono. Quando l'ultimo borghese scomparirà ed ogni ombra d'autorità sarà dissipata, anch'io scomparirò lasciando il mio materiale per la costruzione di migliaia di mezzi e strumenti che saranno utilizzati con entusiasmo dagli uomini trasformati in fratelli.

Ricardo Flores Magón

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