Georges Balkanski: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
Nato in una famiglia contadina del nord della [[Bulgaria]], sin da giovane frequenta gli ambienti anarchici e aderisce sin dal [[1920]] alla [[Federazione Anarco-Comunista di Bulgaria]] (FACB). Nel [[1925]], sfuggito a un tentativo di assassinio da parte dei monarchici, si rifugia per un periodo in Cecoslovacchia prima di tornare nel suo paese per poi emigrare in [[Francia]] nel [[1927]]. A Tolosa intraprende studi di agronomia ed entra in contatto con degli [[:Categoria: Anarchici spagnoli|anarchici spagnoli]] esiliati. Nel [[1936]] quando scoppia la [[rivoluzione spagnola|rivoluzione in Spagna]], si reca a Barcellona dove sarà  uno degli animatori in lingua bulgara delle emissioni della Radio della [[CNT-FAI]], prenderà  anche parte a una collettività  agricola.
Nato in una famiglia contadina del nord della [[Bulgaria]], sin da giovane frequenta gli ambienti anarchici e aderisce sin dal [[1920]] alla [[Federazione Anarco-Comunista di Bulgaria]] (FACB). Nel [[1925]], sfuggito a un tentativo di assassinio da parte dei monarchici, si rifugia per un periodo in Cecoslovacchia prima di tornare nel suo paese per poi emigrare in [[Francia]] nel [[1927]]. A Tolosa intraprende studi di agronomia ed entra in contatto con degli [[:Categoria: Anarchici spagnoli|anarchici spagnoli]] esiliati. Nel [[1936]] quando scoppia la [[rivoluzione spagnola|rivoluzione in Spagna]], si reca a Barcellona dove sarà uno degli animatori in lingua bulgara delle emissioni della Radio della [[CNT-FAI]], prenderà anche parte a una collettività agricola.
È durante la [[rivoluzione spagnola|guerra di Spagna]] che incontra Madeleine Lamberet (con cui vivrà  in seguito). Quando la sconfitta repubblicana si profila, raggiunge la [[Bulgaria]], per essere arrestato l'anno successivo e essere inviato in un campo di concentramento da cui non verrà  liberato che nel [[1944]].
È durante la [[rivoluzione spagnola|guerra di Spagna]] che incontra Madeleine Lamberet (con cui vivrà in seguito). Quando la sconfitta repubblicana si profila, raggiunge la [[Bulgaria]], per essere arrestato l'anno successivo e essere inviato in un campo di concentramento da cui non verrà liberato che nel [[1944]].


Lavora in seguito alla ricostruzione del [[anarchismo bulgaro|movimento anarchico bulgaro]], ma ben presto i comunisti, nella loro ossessione egemonica, intraprendono ad eliminare degli anarchici. Mentre un migliaio di compagni sono arrestati, riesce a fuggire (ma senza la sua compagna bulgara) e a passare in [[Turchia]] da cui raggiungerà  la [[Francia]].
Lavora in seguito alla ricostruzione del [[anarchismo bulgaro|movimento anarchico bulgaro]], ma ben presto i comunisti, nella loro ossessione egemonica, intraprendono ad eliminare degli anarchici. Mentre un migliaio di compagni sono arrestati, riesce a fuggire (ma senza la sua compagna bulgara) e a passare in [[Turchia]] da cui raggiungerà la [[Francia]].


Risiederà  a Parigi insieme a [[Madeleine Lamberet]]. Prende allora una parte attiva con lo pseudonimo di '''Balkanski''' alle attività  del movimento bulgaro in esilio. Nel [[1947]] è uno dei responsabili della Comissione di aiuto agli antifascisti bulgari vittime della repressione stalinista. Membro dell'[[Unione degli Anarchici Bulgari]] (U.A.B.), è corresponsabile della pubblicazione della rivista ''[[Nach Pat]]'' («La nostra strada») e delle edizioni omonime. Sostenitore di una organizzazione a livello internazionale, è uno degli artefici del [[Congresso di Carrara del 1968]] che darà  vita alla [[Internazionale delle Federazioni Anarchiche]] (I.F.A).
Risiederà a Parigi insieme a [[Madeleine Lamberet]]. Prende allora una parte attiva con lo pseudonimo di '''Balkanski''' alle attività del movimento bulgaro in esilio. Nel [[1947]] è uno dei responsabili della Comissione di aiuto agli antifascisti bulgari vittime della repressione stalinista. Membro dell'[[Unione degli Anarchici Bulgari]] (U.A.B.), è corresponsabile della pubblicazione della rivista ''[[Nach Pat]]'' («La nostra strada») e delle edizioni omonime. Sostenitore di una organizzazione a livello internazionale, è uno degli artefici del [[Congresso di Carrara del 1968]] che darà vita alla [[Internazionale delle Federazioni Anarchiche]] (I.F.A).


Dopo la caduta del muro di Berlino nel [[1989]], e il crollo dell'[[URSS]], ritorna in [[Bulgaria]] dove ritrova la sua compagna bulgara e partecipa alla rinascita della Federazione anarchica bulgara. Oltre alla sua collaborazione con la stampa anarchica internazionale (bulgara, spagnola o francese) e al «Bollettino della Commissione di Relazioni dell’Internazionale delle Federazioni Anarchiche» (CRIFA), è autore di molte opere storiche e teoriche come ''Georges Cheïtanov, pagine di storia del movimento libertario bulgaro'' del [[1965]]; ''L’anarchismo e il problema dell’organizzazione'' del [[1969]]; ''Liberazione nazionale e rivoluzione sociale all’esempio della rivoluzione macedone'' del [[1982]]; S''toria del movimento libertario in Bulgaria'' del [[1982]]; ''Riforma agraria e collettivizzazione dell’agricoltura in Bulgaria'' e molti altri. È anche il traduttore in bulgaro (con lo pseudonimo di Hadjev) di ''[http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CC4QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.ecn.org%2Fponte%2Fmediateca%2Fcaff.pdf&ei=7URiUvyaIqeZ4wTczoHICA&usg=AFQjCNG6e69KQ8x0wZ890Ett_o7n_FZMgw&bvm=bv.54934254,d.bGE Al caffè]'' di [[Malatesta]] e si Storia di un ruscello'' di [[Elisée Reclus]].
Dopo la caduta del muro di Berlino nel [[1989]], e il crollo dell'[[URSS]], ritorna in [[Bulgaria]] dove ritrova la sua compagna bulgara e partecipa alla rinascita della Federazione anarchica bulgara. Oltre alla sua collaborazione con la stampa anarchica internazionale (bulgara, spagnola o francese) e al «Bollettino della Commissione di Relazioni dell'Internazionale delle Federazioni Anarchiche» (CRIFA), è autore di molte opere storiche e teoriche come ''Georges Cheïtanov, pagine di storia del movimento libertario bulgaro'' del [[1965]]; ''L'anarchismo e il problema dell'organizzazione'' del [[1969]]; ''Liberazione nazionale e rivoluzione sociale all'esempio della rivoluzione macedone'' del [[1982]]; S''toria del movimento libertario in Bulgaria'' del [[1982]]; ''Riforma agraria e collettivizzazione dell'agricoltura in Bulgaria'' e molti altri. È anche il traduttore in bulgaro (con lo pseudonimo di Hadjev) di ''[http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=1&cad=rja&ved=0CC4QFjAA&url=http%3A%2F%2Fwww.ecn.org%2Fponte%2Fmediateca%2Fcaff.pdf&ei=7URiUvyaIqeZ4wTczoHICA&usg=AFQjCNG6e69KQ8x0wZ890Ett_o7n_FZMgw&bvm=bv.54934254,d.bGE Al caffè]'' di [[Malatesta]] e si Storia di un ruscello'' di [[Élisée Reclus]].


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione attuale delle 18:01, 26 gen 2020

Georges Balkanski, Congresso Internazionale, Parigi, 1971

Georgi Grigorov, più noto con il nome di Georges Balkanski (Bulgaria, 16 aprile 1906 - Sofia, Bulgaria, 12 ottobre 1996), è stato un militante, teorico e storico anarchico bulgaro.

Biografia

Nato in una famiglia contadina del nord della Bulgaria, sin da giovane frequenta gli ambienti anarchici e aderisce sin dal 1920 alla Federazione Anarco-Comunista di Bulgaria (FACB). Nel 1925, sfuggito a un tentativo di assassinio da parte dei monarchici, si rifugia per un periodo in Cecoslovacchia prima di tornare nel suo paese per poi emigrare in Francia nel 1927. A Tolosa intraprende studi di agronomia ed entra in contatto con degli anarchici spagnoli esiliati. Nel 1936 quando scoppia la rivoluzione in Spagna, si reca a Barcellona dove sarà uno degli animatori in lingua bulgara delle emissioni della Radio della CNT-FAI, prenderà anche parte a una collettività agricola. È durante la guerra di Spagna che incontra Madeleine Lamberet (con cui vivrà in seguito). Quando la sconfitta repubblicana si profila, raggiunge la Bulgaria, per essere arrestato l'anno successivo e essere inviato in un campo di concentramento da cui non verrà liberato che nel 1944.

Lavora in seguito alla ricostruzione del movimento anarchico bulgaro, ma ben presto i comunisti, nella loro ossessione egemonica, intraprendono ad eliminare degli anarchici. Mentre un migliaio di compagni sono arrestati, riesce a fuggire (ma senza la sua compagna bulgara) e a passare in Turchia da cui raggiungerà la Francia.

Risiederà a Parigi insieme a Madeleine Lamberet. Prende allora una parte attiva con lo pseudonimo di Balkanski alle attività del movimento bulgaro in esilio. Nel 1947 è uno dei responsabili della Comissione di aiuto agli antifascisti bulgari vittime della repressione stalinista. Membro dell'Unione degli Anarchici Bulgari (U.A.B.), è corresponsabile della pubblicazione della rivista Nach Pat («La nostra strada») e delle edizioni omonime. Sostenitore di una organizzazione a livello internazionale, è uno degli artefici del Congresso di Carrara del 1968 che darà vita alla Internazionale delle Federazioni Anarchiche (I.F.A).

Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989, e il crollo dell'URSS, ritorna in Bulgaria dove ritrova la sua compagna bulgara e partecipa alla rinascita della Federazione anarchica bulgara. Oltre alla sua collaborazione con la stampa anarchica internazionale (bulgara, spagnola o francese) e al «Bollettino della Commissione di Relazioni dell'Internazionale delle Federazioni Anarchiche» (CRIFA), è autore di molte opere storiche e teoriche come Georges Cheïtanov, pagine di storia del movimento libertario bulgaro del 1965; L'anarchismo e il problema dell'organizzazione del 1969; Liberazione nazionale e rivoluzione sociale all'esempio della rivoluzione macedone del 1982; Storia del movimento libertario in Bulgaria del 1982; Riforma agraria e collettivizzazione dell'agricoltura in Bulgaria e molti altri. È anche il traduttore in bulgaro (con lo pseudonimo di Hadjev) di Al caffè di Malatesta e si Storia di un ruscello di Élisée Reclus.

Voci correlate