Alexandros Schinas: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
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'''Alexandros Schinas''' (''Αλέξανδρος Σχινάς'') nasce intorno agli anni del [[1870]] a Serres, cittadina in cui avrebbe anche fondato un circolo anarchico che la monarchia greca avrebbe smantellato con [[repressione|metodi repressivi]], obbligando così Schinas a cercare rifugio negli [[USA]]. Le [[autorità ]] greche gli avevano anche sequestrato una serie di libri e opuscoli pubblicati dal circolo.
'''Alexandros Schinas''' (''Αλέξανδρος Σχινάς'') nasce intorno agli anni del [[1870]] a Serres, cittadina in cui avrebbe anche fondato un circolo anarchico che la monarchia greca avrebbe smantellato con [[repressione|metodi repressivi]], obbligando così Schinas a cercare rifugio negli [[USA]]. Le [[autorità ]] greche gli avevano anche sequestrato una serie di libri e opuscoli pubblicati dal circolo.


In America Schinas lavora come cameriere in un hotel sulla Quinta Avenue di New York, dove, secondo le successive testimonianze rese dai suoi colleghi di lavoro, frequenta gli ambienti anarchici del luogo e si mantiene informato leggendo [[stampa anarchica|giornali anarchici]] e socialisti.
In America Schinas lavora come cameriere in un hotel sulla Quinta Avenue di New York, dove, secondo le successive testimonianze rese dai suoi colleghi di lavoro, frequenta gli ambienti anarchici del luogo e si mantiene informato leggendo [[stampa anarchica|giornali anarchici]] e socialisti.


Ritornato in [[Grecia]], il [[18 marzo]] [[1913]] a Salonicco, intorno alle 17:15, Schinas spara a contro il re di Grecia Giorgio I. Immediatamente arrestato e torturato, si rifiuta di spiegare il suo gesto, ma quando un poliziotto gli chiede se non avesse "pietà " per il suo paese egli si dichiara contro tutti i [[governo|governi]].  
Ritornato in [[Grecia]], il [[18 marzo]] [[1913]] a Salonicco, intorno alle 17:15, Schinas spara a contro il re di Grecia Giorgio I. Immediatamente arrestato e torturato, si rifiuta di spiegare il suo gesto, ma quando un poliziotto gli chiede se non avesse "pietà " per il suo paese egli si dichiara contro tutti i [[governo|governi]].  


Le [[autorità ]] greche provano a negare il movente politico, diffondendo ad arte voci secondo cui Alexandros Schinas sia un pazzo, un vagabondo ed un alcolista. In seguito provano a diffondere l'idea che agisca per conto di paesi stranieri ([[Bulgaria]], [[Germania]], [[Turchia]]), ma senza mai fornire alcuna prova delle loro accuse.
Le [[autorità ]] greche provano a negare il movente politico, diffondendo ad arte voci secondo cui Alexandros Schinas sia un pazzo, un vagabondo ed un alcolista. In seguito provano a diffondere l'idea che agisca per conto di paesi stranieri ([[Bulgaria]], [[Germania]], [[Turchia]]), ma senza mai fornire alcuna prova delle loro accuse.


Il [[6 maggio]] [[1913]], Alexandros Schinas viene trovato morto ai piedi di una stazione di polizia. Secondo la versione ufficiale si sarebbe lanciato da una finestra della stanza dove era trattenuto per gli interrogatori.
Il [[6 maggio]] [[1913]], Alexandros Schinas viene trovato morto ai piedi di una stazione di polizia. Secondo la versione ufficiale si sarebbe lanciato da una finestra della stanza dove era trattenuto per gli interrogatori.
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== I dubbi sulla sua morte ==
== I dubbi sulla sua morte ==


Non è certo se Alexandros Schinas si sia suicidato per porre fine alle orribili torture che gli venivano inflitte oppure se sia stato defenestrato, come in seguito capiterà  anche ad [[Andrea Salsedo]] (1920) e [[Giuseppe Pinelli]] (1969). La verità  oramai non potrà  essere più appurata, tuttavia quanto accaduto all'anarchico greco illustra perfettamente il cinismo e la crudeltà  delle [[autorità ]] di polizia dell'epoca.
Non è certo se Alexandros Schinas si sia suicidato per porre fine alle orribili torture che gli venivano inflitte oppure se sia stato defenestrato, come in seguito capiterà  anche ad [[Andrea Salsedo]] (1920) e [[Giuseppe Pinelli]] (1969). La verità  oramai non potrà  essere più appurata, tuttavia quanto accaduto all'anarchico greco illustra perfettamente il cinismo e la crudeltà  delle [[autorità ]] di polizia dell'epoca.


== Voci correlate ==
== Voci correlate ==

Versione delle 11:04, 31 ago 2019

Alexandros Schinas

Alexandros (Alekos) Schinas (Serres, Grecia, 1870 – Volos, Grecia, 6 maggio 1913) è stato un anarchico greco responsabile dell'assassinio del re di Grecia Giorgio I.

Biografia

Alexandros Schinas (Αλέξανδρος Σχινάς) nasce intorno agli anni del 1870 a Serres, cittadina in cui avrebbe anche fondato un circolo anarchico che la monarchia greca avrebbe smantellato con metodi repressivi, obbligando così Schinas a cercare rifugio negli USA. Le autorità greche gli avevano anche sequestrato una serie di libri e opuscoli pubblicati dal circolo.

In America Schinas lavora come cameriere in un hotel sulla Quinta Avenue di New York, dove, secondo le successive testimonianze rese dai suoi colleghi di lavoro, frequenta gli ambienti anarchici del luogo e si mantiene informato leggendo giornali anarchici e socialisti.

Ritornato in Grecia, il 18 marzo 1913 a Salonicco, intorno alle 17:15, Schinas spara a contro il re di Grecia Giorgio I. Immediatamente arrestato e torturato, si rifiuta di spiegare il suo gesto, ma quando un poliziotto gli chiede se non avesse "pietà " per il suo paese egli si dichiara contro tutti i governi.

Le autorità greche provano a negare il movente politico, diffondendo ad arte voci secondo cui Alexandros Schinas sia un pazzo, un vagabondo ed un alcolista. In seguito provano a diffondere l'idea che agisca per conto di paesi stranieri (Bulgaria, Germania, Turchia), ma senza mai fornire alcuna prova delle loro accuse.

Il 6 maggio 1913, Alexandros Schinas viene trovato morto ai piedi di una stazione di polizia. Secondo la versione ufficiale si sarebbe lanciato da una finestra della stanza dove era trattenuto per gli interrogatori.

I dubbi sulla sua morte

Non è certo se Alexandros Schinas si sia suicidato per porre fine alle orribili torture che gli venivano inflitte oppure se sia stato defenestrato, come in seguito capiterà anche ad Andrea Salsedo (1920) e Giuseppe Pinelli (1969). La verità oramai non potrà essere più appurata, tuttavia quanto accaduto all'anarchico greco illustra perfettamente il cinismo e la crudeltà delle autorità di polizia dell'epoca.

Voci correlate