Agostino Sette: differenze tra le versioni

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== Biografia ==
== Biografia ==
'''Agostino Sette''', detto Gino, figlio di Stefano ed Ermenegilda Veronese, nasce il [[5 dicembre]] [[1902]] a Montagnana (Padova). Muratore anarchico, da giovane aveva partecipa alla lotta contro le squadracce [[Fascismo|fasciste]], conoscendo il [[carcere]] e le persecuzioni. Emigrato in [[Francia]] nel [[1924]], dal [[1934]] si trasferisce in [[Belgio]], da dove viene però espulso. Nel [[1935]] si trova a Marsiglia, dove entra in contatto con ambienti anarchici, e nel marzo dell'anno successivo si trasferisce in [[Spagna]] stabilendosi a Barcellona. Nella città catalana si impegna nel [[anarco-sindacalismo|movimento sindacale]].


'''Agostino Sette''', detto Gino, figlio di Stefano ed Ermenegilda Veronese, nasce il [[5 dicembre]] [[1902]] a Montagnana (Padova). Muratore anarchico, da giovane aveva partecipa alla lotta contro le squadracce [[Fascismo|fasciste]], conoscendo il [[carcere]] e le persecuzioni. Emigrato in [[Francia]] nel [[1924]], dal [[1934]] si trasferisce in [[Belgio]], da dove viene però espulso. Nel [[1935]] si trova a Marsiglia, dove entra in contatto con ambienti anarchici, e nel marzo dell'anno successivo si trasferisce in [[Spagna]] stabilendosi a Barcellona. Nella città  catalana si impegna nel [[anarco-sindacalismo|movimento sindacale]].
Allo scoppio della sollevazione franchista accorre immediatamente ad arruolarsi volontario nella [[Colonna Durruti]]. Muore in combattimento a Siétamo (Aragon) il [[31 luglio]] [[1936]], primo italiano a subire questa sorte. <ref name="bo">Altre fonti danno come primo caduto [[Enrico Dal Bo]], un [[antifascismo|antifascista]] veneto, arrivato a Melilla da poche settimane, dopo essere stato membro della sezione barcellonese della Lega italiana dei diritti dell'uomo, insieme a Bruno Sereni, Anteo Luzzatto, Giovanni Fassina, i fratelli Ornella, Lorenzo Musso e Umberto Calligaris, facente parte delle [[Brigate Internazionali]]. '''Approfondimenti''': [https://web.archive.org/web/20090829235807/http://www.geocities.com/soho/den/7257/numero3/antg2.html Gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola] </ref>
 
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==Curiosità  ==


== Curiosità ==
Il nipote Tito, anarchico, possiede molto materiale disponibile sullo zio.
Il nipote Tito, anarchico, possiede molto materiale disponibile sullo zio.


==Note ==
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== Bibliografia ==
== Bibliografia ==
* [[Vittorio Tomasin]], ''Gli antifascisti padovani nella guerra di Spagna (1936-1939)'', in “Terra d'Este”, (2009) n. 38, pp. 99-131.
* [[Vittorio Tomasin]], ''Gli antifascisti padovani nella guerra di Spagna (1936-1939)'', in “Terra d'Este”, (2009) n. 38, pp. 99-131.
*[[Ugo Fedeli]], ''Un trentennio di attività  anarchica, 1914-1945'', Ed. « L'antistato », Cesena (Forli) 1953, p. 185.
*[[Ugo Fedeli]], ''Un trentennio di attività anarchica, 1914-1945'', Edizioni L'Antistato, Cesena (Forli) 1953, p. 185.
 
== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
*[[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]]
*[[la Rivoluzione spagnola (1936-39)|Rivoluzione spagnola]]

Versione attuale delle 10:05, 24 lug 2021

Giornale che annuncia la morte del primo caduto italiano in terra di Spagna, l'anarchico Gino Sette.
Agostino Sette

Agostino Sette (Montagna, Padova, 5 dicembre 1902 - Madrid, 31 luglio 1936), è stato un anarchico italiano e un miliziano della Colonna Durruti. Fu il primo caduto italiano della rivoluzione spagnola.

Biografia

Agostino Sette, detto Gino, figlio di Stefano ed Ermenegilda Veronese, nasce il 5 dicembre 1902 a Montagnana (Padova). Muratore anarchico, da giovane aveva partecipa alla lotta contro le squadracce fasciste, conoscendo il carcere e le persecuzioni. Emigrato in Francia nel 1924, dal 1934 si trasferisce in Belgio, da dove viene però espulso. Nel 1935 si trova a Marsiglia, dove entra in contatto con ambienti anarchici, e nel marzo dell'anno successivo si trasferisce in Spagna stabilendosi a Barcellona. Nella città catalana si impegna nel movimento sindacale.

Allo scoppio della sollevazione franchista accorre immediatamente ad arruolarsi volontario nella Colonna Durruti. Muore in combattimento a Siétamo (Aragon) il 31 luglio 1936, primo italiano a subire questa sorte. [1]

Curiosità

Il nipote Tito, anarchico, possiede molto materiale disponibile sullo zio.

Note

  1. Altre fonti danno come primo caduto Enrico Dal Bo, un antifascista veneto, arrivato a Melilla da poche settimane, dopo essere stato membro della sezione barcellonese della Lega italiana dei diritti dell'uomo, insieme a Bruno Sereni, Anteo Luzzatto, Giovanni Fassina, i fratelli Ornella, Lorenzo Musso e Umberto Calligaris, facente parte delle Brigate Internazionali. Approfondimenti: Gli antifascisti grossetani nella guerra civile spagnola

Bibliografia

  • Vittorio Tomasin, Gli antifascisti padovani nella guerra di Spagna (1936-1939), in “Terra d'Este”, (2009) n. 38, pp. 99-131.
  • Ugo Fedeli, Un trentennio di attività anarchica, 1914-1945, Edizioni L'Antistato, Cesena (Forli) 1953, p. 185.

Voci correlate