Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa: differenze tra le versioni
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Il '''Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa''' (il Ponte) di Milano è uno dei più longevi e attivi circoli anarchici italiani. | Il '''Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa''' (il Ponte) di Milano è uno dei più longevi e attivi circoli anarchici italiani. | ||
== Storia del circolo== | == Storia del circolo== | ||
Il '''Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa''' è stato fondato il [[1 maggio|1° maggio]] [[1968]] ed allora aveva come animatore ed attivista più conosciuto il ferroviere [[Giuseppe Pinelli]]. Questi, nel [[1965]], era già stato fra i promotori del [[Circolo Sacco e Vanzetti]] di viale Murillo, che poi, nel [[1968]], si trasferì in piazzale Lugano prendendo il nome di Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa | Il '''Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa''' è stato fondato il [[1 maggio|1° maggio]] [[1968]] ed allora aveva come animatore ed attivista più conosciuto il ferroviere [[Giuseppe Pinelli]]. Questi, nel [[1965]], era già stato fra i promotori del [[Circolo Sacco e Vanzetti]] di viale Murillo, che poi, nel [[1968]], si trasferì in piazzale Lugano prendendo il nome di Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa. | ||
I suoi primi mesi di vita vedono il circolo inserito nelle lotte operaie e studentesche, in particolare i primi Comitati | I suoi primi mesi di vita vedono il circolo inserito nelle lotte operaie e studentesche, in particolare i primi Comitati Unitari di Base (CUB) dell'Azienda Trasporti Municipali, organismi di lavoratori che non si riconoscevano nei sindacati, perché troppo moderati, si ritrovano nella sede del Ponte. | ||
Inizialmente tra i frequentatori del circolo c'è [[Pietro Valpreda]], con il quale i rapporti però non sono ottimali, al punto che gli viene intimato l'allontanamento dal "Ponte". Dopo la | Inizialmente tra i frequentatori del circolo c'è [[Pietro Valpreda]], con il quale i rapporti però non sono ottimali, al punto che gli viene intimato l'allontanamento dal "Ponte". Dopo la strage di piazza Fontana, l'arresto di [[Pietro Valpreda]] e la defenestrazione di [[Giuseppe Pinelli]] dalla questura di Milano, il circolo si impegna nella campagna per la liberazione del primo (gli antichi dissapori erano ormai stati superati) e per dimostrare l'assassinio del secondo. Nel contesto della campagna di controinformazione sulla strage di piazza Fontana, e sempre nell'ambito dei militanti del "Ponte", nella primavera del '70 si costituisce una redazione composta da: [[Amedeo Bertolo]], [[Luciano Lanza]], [[Rossella Di Leo]], [[Fausta Bizzozzero]] e [[Paolo Finzi]], che darà vita alla [[stampa anarchica|rivista anarchica]] «[[A-rivista]]». | ||
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Il Ponte della Ghisolfa mantiene una notevole attività nel campo [[antimilitarismo|antimilitarista]], antiautoritario e in quello la diffusione di una cultura libertaria. | Il Ponte della Ghisolfa mantiene una notevole attività nel campo [[antimilitarismo|antimilitarista]], antiautoritario e in quello la diffusione di una cultura libertaria. | ||
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Il Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa (il Ponte) di Milano è uno dei più longevi e attivi circoli anarchici italiani.

Storia del circolo
Il Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa è stato fondato il 1° maggio 1968 ed allora aveva come animatore ed attivista più conosciuto il ferroviere Giuseppe Pinelli. Questi, nel 1965, era già stato fra i promotori del Circolo Sacco e Vanzetti di viale Murillo, che poi, nel 1968, si trasferì in piazzale Lugano prendendo il nome di Circolo anarchico Ponte della Ghisolfa.
I suoi primi mesi di vita vedono il circolo inserito nelle lotte operaie e studentesche, in particolare i primi Comitati Unitari di Base (CUB) dell'Azienda Trasporti Municipali, organismi di lavoratori che non si riconoscevano nei sindacati, perché troppo moderati, si ritrovano nella sede del Ponte.
Inizialmente tra i frequentatori del circolo c'è Pietro Valpreda, con il quale i rapporti però non sono ottimali, al punto che gli viene intimato l'allontanamento dal "Ponte". Dopo la strage di piazza Fontana, l'arresto di Pietro Valpreda e la defenestrazione di Giuseppe Pinelli dalla questura di Milano, il circolo si impegna nella campagna per la liberazione del primo (gli antichi dissapori erano ormai stati superati) e per dimostrare l'assassinio del secondo. Nel contesto della campagna di controinformazione sulla strage di piazza Fontana, e sempre nell'ambito dei militanti del "Ponte", nella primavera del '70 si costituisce una redazione composta da: Amedeo Bertolo, Luciano Lanza, Rossella Di Leo, Fausta Bizzozzero e Paolo Finzi, che darà vita alla rivista anarchica «A-rivista».
Dopo essere stati sfrattati da piazzale Lugano, dal '76/'77 la sede del circolo si è trasferita in viale Monza n. 255, dove si trova anche attualmente.
Attualità
Dopo la morte di Valpreda (6 luglio 2002), il "Ponte della Ghisolfa" ha organizzato il suo funerale, che ha visto la partecipazione di più di 3.000 persone.
Tra il 17 e il 18 marzo 2006 il Comune di Milano ha sostituito in piazza Fontana la targa dedicata a Giuseppe Pinelli (questa si riferisce a Pinelli come «ucciso innocente», quella apposta dal comune recita invece «innocente morto tragicamente»). La targa era stata già sostituita nel 2004 dagli anarchici milanesi a causa dello stato di disfacimento dell'originale esposto per oltre trent'anni al clima meneghino. Il 23 marzo 2006 gli anarchici del Ponte della Ghisolfa hanno ricollocato in piazza Fontana la targa originaria. Pertanto, ora in quel luogo vi sono due targhe che commemorano Giuseppe Pinelli.
Il Ponte della Ghisolfa mantiene una notevole attività nel campo antimilitarista, antiautoritario e in quello la diffusione di una cultura libertaria.