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== '''''«JAMÁS TENDRÉ 20 AÑOS»''''' di Jaime Martìn ==
== '''''«Il diavolo al Pontelungo»''''' di Riccardo Bacchelli ==
[[File:Jamas.jpg|miniatura|350px|left|Copertina di ''JAMÁS TENDRÉ 20 AÑOS'' di [[Jaime Martín]].]]
[[File:Il_diavolo_al_Pontelungo.jpg|miniatura|250px|left|Copertina de ''Il diavolo al Pontelungo'' di Riccardo Bacchelli.]]


<big>Libro a fumetti ambientato negli anni della [[Rivoluzione spagnola]] e del dopoguerra.  
Questo romanzo storico di Riccardo Bacchelli, pubblicato nel [[1927]] e rielaborato numerose volte dall'autore fino a giungere all'edizione definitiva del [[1957]], narra con estrema ironia del fallito tentativo da parte di [[Michail Bakunin]] e [[Carlo Cafiero]] di realizzare un'[[Insurrezione rivoluzionaria di Bologna (1874)|insurrezione anarchica a Bologna nel 1874]].


Isabel è una sarta, Jaime è un artigliere dell'esercito repubblicano. Si amano, litigano, sfuggono alla morte.  
Il libro suscitò non soltanto la riprovazione di Luigi Bakunin, un nipote di Michail che inviò alla rivista ''Nosotros'' di Buenos Aires una lettera in difesa del nonno (poi [https://www.bibliotecaginobianco.it/flip/VOL/VOL18-1200/?#54 ripubblicata] su ''[[Volontà]]'' del dicembre [[1965]]), ma anche «una interessante e istruttiva polemica» - per citare [[Pier Carlo Masini]] - fra Bacchelli e [[Max Nettlau]] sulle colonne del ''Times Literary Supplement'' (si veda ''[https://centrostudilibertari.it/it/bakunin-centanni-dopo-old Bakunin cent'anni dopo. Atti del Convegno internazionale di studi bakuniniani]'', da pag. 58).


Tuttavia, quando la Repubblica cade, Jaime e Isabel si trovano dalla parte dei perdenti e a volte è più difficile sopravvivere in pace che in guerra. Dopo aver creduto in un domani migliore, come è possibile rimanere in silenzio sotto una dittatura?
Bacchelli eliminò più d'un errore di fatto e di persona che [[Max Nettlau|Nettlau]] gli aveva contestato. [[Max Nettlau|Nettlau]] pubblicò anche un'ampia discussione della trama e della materia del romanzo: ''Bakunin, la Baronata y la insurrecion de Bolonia (1874) en un romanzo «storico»'' (in ''Suplemento Quincenal'' de ''La Protesta'' del [https://americalee.cedinci.org/wp-content/uploads/2016/12/LP1929_SuplQuin_313.pdf 30 settembre] e del [https://americalee.cedinci.org/wp-content/uploads/2016/12/LP1929_SuplQuin_314.pdf 14 ottobre] [[1929]].


Jaime Martín ci racconta una storia vera sui suoi nonni.  
Il romanzo cotituì nella narrativa ciò che ''L'anarchia: gli agitatori, le idee, i fatti'' di Ettore Zoccoli, non a caso citato dallo stesso Bacchelli, aveva costituito nella saggistica.  
 
Potremmo dunque definire Bacchelli come [[Luigi Fabbri]] definì Zoccoli: [https://www.bibliotecaginobianco.it/flip/PEN/04/2200/?#4 «un avversario degli anarchici, profondamente avversario per temperamento e per mentalità, per educazione intellettuale e per convinzioni politiche»] (''[[Il Pensiero]]'', anno IV, n. 22, dicembre [[1906]]).
Una storia d'amore in cui coraggio e dignità competono con tenerezza e umorismo, gioia e rabbia. La storia di una famiglia il cui destino è intrinsecamente legato a quello del suo Paese.</big>
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Versione attuale delle 20:27, 28 giu 2025

«Il diavolo al Pontelungo» di Riccardo Bacchelli

Copertina de Il diavolo al Pontelungo di Riccardo Bacchelli.

Questo romanzo storico di Riccardo Bacchelli, pubblicato nel 1927 e rielaborato numerose volte dall'autore fino a giungere all'edizione definitiva del 1957, narra con estrema ironia del fallito tentativo da parte di Michail Bakunin e Carlo Cafiero di realizzare un'insurrezione anarchica a Bologna nel 1874.

Il libro suscitò non soltanto la riprovazione di Luigi Bakunin, un nipote di Michail che inviò alla rivista Nosotros di Buenos Aires una lettera in difesa del nonno (poi ripubblicata su Volontà del dicembre 1965), ma anche «una interessante e istruttiva polemica» - per citare Pier Carlo Masini - fra Bacchelli e Max Nettlau sulle colonne del Times Literary Supplement (si veda Bakunin cent'anni dopo. Atti del Convegno internazionale di studi bakuniniani, da pag. 58).

Bacchelli eliminò più d'un errore di fatto e di persona che Nettlau gli aveva contestato. Nettlau pubblicò anche un'ampia discussione della trama e della materia del romanzo: Bakunin, la Baronata y la insurrecion de Bolonia (1874) en un romanzo «storico» (in Suplemento Quincenal de La Protesta del 30 settembre e del 14 ottobre 1929.

Il romanzo cotituì nella narrativa ciò che L'anarchia: gli agitatori, le idee, i fatti di Ettore Zoccoli, non a caso citato dallo stesso Bacchelli, aveva costituito nella saggistica. Potremmo dunque definire Bacchelli come Luigi Fabbri definì Zoccoli: «un avversario degli anarchici, profondamente avversario per temperamento e per mentalità, per educazione intellettuale e per convinzioni politiche» (Il Pensiero, anno IV, n. 22, dicembre 1906).