Pasqualina Martino: differenze tra le versioni
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Durante il regime [[fascista]] viene perseguitata a causa delle sue posizioni anarchiche e [[antifascismo|antifasciste]]: il [[25 dicembre]] [[1922]] è obbligata a sfilare in processione per le strade del paese con cartelli sul petto e sulla schiena di gloria e elogio al [[fascismo]]. Clandestinamente, riceve e diffonde «[[ | Durante il regime [[fascista]] viene perseguitata a causa delle sue posizioni anarchiche e [[antifascismo|antifasciste]]: il [[25 dicembre]] [[1922]] è obbligata a sfilare in processione per le strade del paese con cartelli sul petto e sulla schiena di gloria e elogio al [[fascismo]]. Clandestinamente, riceve e diffonde «[[L'Adunata dei Refrattari]]», [[stampa libertaria|periodico anarchico]] italo-americano. Mantiene strette relazioni epistolari con [[Osvaldo Maraviglia]] e gli anarchici esuli negli [[USA]]. Subisce per questo diverse perquisizioni domiciliari e fermi di PS. Rimane in stato di vigilanza fino al [[1942]]. | ||
== Voci correlate == | == Voci correlate == |
Versione delle 12:53, 23 mar 2019
Pasqualina Martino (Musellaro, Chieti, 6 gennaio 1901-19??) è stata un'anarchica italiana.
Biografia
Pasqualino Martina nasce a Musellaro (Chieti) il 6 gennaio 1901. Nel 1918 si trova a San Benedetto dei Marsi. Compagna di Francesco de Rubeis, sul finire del 1921 è a Raiano con Alessandro Farias, Quirino Perfetto, Luigi Meta, Giuseppe Cerasani, Franco Caiola, Panfilo Di Cioccio, Francesco De Rubeis ed altri compagni per l'inaugurazione della Casa del Popolo di Raiano, la prima d'Abruzzo, voluta e realizzata dall'anarchico Umberto Postiglione. Nello stesso periodo torna a San Benedetto il medico Francesco Ippoliti, con cui stringe un'affettuosa amicizia. Nel novembre 1922 viene arrestata per porto abusivo di rivoltella.
Durante il regime fascista viene perseguitata a causa delle sue posizioni anarchiche e antifasciste: il 25 dicembre 1922 è obbligata a sfilare in processione per le strade del paese con cartelli sul petto e sulla schiena di gloria e elogio al fascismo. Clandestinamente, riceve e diffonde «L'Adunata dei Refrattari», periodico anarchico italo-americano. Mantiene strette relazioni epistolari con Osvaldo Maraviglia e gli anarchici esuli negli USA. Subisce per questo diverse perquisizioni domiciliari e fermi di PS. Rimane in stato di vigilanza fino al 1942.