Stornelli d'esilio

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Stornelli d'esilio è uno dei più celebri canti composti dal poeta anarchico Pietro Gori, scritto probabilmente dopo la sua espulsione dalla Svizzera a seguito dell'attentato di Sante Caserio. Altra possibile data di composizione potrebbe essere quella del secondo esilio di Gori, che fu costretto a scappare in Sud America a seguito dei moti di Milano del 1898. [1]

Gli Stornelli si basano sulla melodia di "Figlia campagnola", canzone popolare toscana. Esistono diverse varianti regionali di questo canto, non solo nel ritornello (spesso ribelle viene sostituito con libero) ma anche nelle strofe. [2]

Testo

O profughi d'Italia a la ventura
si va senza rimpianti nè paura.

Nostra patria è il mondo intero
nostra legge è la libertà 
ed un pensiero
ribelle in cor ci sta.

Dei miseri le turbe sollevando
fummo d'ogni nazione messi al bando.

Nostra patria è il mondo intero
nostra legge è la libertà 
ed un pensiero
ribelle in cor ci sta.

Dovunque uno sfruttato si ribelli
noi troveremo schiere di fratelli.

Nostra patria è il mondo intero...

Raminghi per le terre e per i mari
per un'Idea lasciamo i nostri cari.

Nostra patria è il mondo intero...

Passiam di plebi varie tra i dolori
de la nazione umana precursori.

Nostra patria è il mondo intero...

Ma torneranno Italia i tuoi proscritti
ad agitar la face dei diritti.

Nostra patria è il mondo intero...

Note

  1. Pietro Gori - Stornelli d'esilio, da Canzoni contro la guerra
  2. Stornelli d'esilio, da ilDeposito.org