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Nella fase iniziale dei suoi studi, a cui appartengono ''Storia della follia nell'età classica'', ''Nascita della clinica'', ''Le parole e le cose'' e ''L'archeologia del sapere'', l'analisi foucaultiana è definita di tipo “archeologica", in cui vengono analizzati i processi di costituzione e di formazione del sapere in funzione del tempo, del luogo e della disciplina. Per questo introduce il concetto di '''"[[epistemologia|episteme]]"''' (scienza o conoscenza), ovvero quella '''infrastruttura mentale, caratteristica di una certa epoca, che è alla base delle consapevolezze e delle teorizzazioni degli esseri umani di quella determinata epoca, che sono indipendenti dalla volontà degli [[Individuo|individui]]'''. Per Foucault ogni conoscenza deve sempre essere presa all'interno di «insiemi formali di elementi obbedienti a relazioni che sono descrivibili da chiunque». | Nella fase iniziale dei suoi studi, a cui appartengono ''Storia della follia nell'età classica'', ''Nascita della clinica'', ''Le parole e le cose'' e ''L'archeologia del sapere'', l'analisi foucaultiana è definita di tipo “archeologica", in cui vengono analizzati i processi di costituzione e di formazione del sapere in funzione del tempo, del luogo e della disciplina. Per questo introduce il concetto di '''"[[epistemologia|episteme]]"''' (scienza o conoscenza), ovvero quella '''infrastruttura mentale, caratteristica di una certa epoca, che è alla base delle consapevolezze e delle teorizzazioni degli esseri umani di quella determinata epoca, che sono indipendenti dalla volontà degli [[Individuo|individui]]'''. Per Foucault ogni conoscenza deve sempre essere presa all'interno di «insiemi formali di elementi obbedienti a relazioni che sono descrivibili da chiunque». | ||
A partire da questi principi è possibile, secondo Foucault, che solo alcune “verità”, rispetto ad altre, abbiano luogo. In particolare il suo problema è sempre stato quello dei rapporti tra soggetto e "giochi di verità ", dove per "'''gioco'''" Foucault intende quell''''insieme di procedure di produzione della cosiddetta verità''': oggetto delle analisi sono le norme in base alle quali si tende a separare il "vero dal "falso". Focuault fornisce come esempio di disciplina della nostra epoca che fornisce epistemi, quello della psicanalisi di [[Sigmund Freud]], la quale è in grado sia di produrre conoscenza e sia di esercitare un certo potere, limitante la [[libertà]] critica, originato dalla propria [[autorità]] oramai consolidata. | A partire da questi principi è possibile, secondo Foucault, che solo alcune “verità”, rispetto ad altre, abbiano luogo. In particolare il suo problema è sempre stato quello dei rapporti tra soggetto e "giochi di verità ", dove per "'''gioco'''" Foucault intende quell''''insieme di procedure di produzione della cosiddetta verità''': oggetto delle analisi sono le norme in base alle quali si tende a separare il "vero" dal "falso". Focuault fornisce come esempio di disciplina della nostra epoca che fornisce epistemi, quello della psicanalisi di [[Sigmund Freud]], la quale è in grado sia di produrre conoscenza e sia di esercitare un certo potere, limitante la [[libertà]] critica, originato dalla propria [[autorità]] oramai consolidata. | ||
In una fase successiva Foucault concentra i suoi sforzi principalmente all'analisi del meccanismo di funzionamento del potere, secondo cui esso si definisce non con un carattere meramente repressivo, ma attraverso quella che chiama “microfisica del potere”. L'analisi del “potere” porta però un continuo richiamo e sviluppo del concetto di “sapere”, di “[[epistemologia|episteme]]”, devianza e normalizzazione ecc. Non si tratta quindi di fasi distinte come se fossero compartimenti stagni, ma di analisi che si completano l'una con l'altra. | In una fase successiva Foucault concentra i suoi sforzi principalmente all'analisi del meccanismo di funzionamento del potere, secondo cui esso si definisce non con un carattere meramente repressivo, ma attraverso quella che chiama “microfisica del potere”. L'analisi del “potere” porta però un continuo richiamo e sviluppo del concetto di “sapere”, di “[[epistemologia|episteme]]”, devianza e normalizzazione ecc. Non si tratta quindi di fasi distinte come se fossero compartimenti stagni, ma di analisi che si completano l'una con l'altra. |