L'anarchismo classico e i movimenti di liberazione nazionale: differenze tra le versioni

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[[File:Bakunin.jpg|right|thumb|200px|[[Michail Bakunin]]]]Quest'articolo è stato estrapolato dal capitolo 8 del libro catalano ''Anarquisme i alliberament nacional'' («Anarchismo e liberazione nazionale»), editato da «El Llamp» nel [[1987]]. Esiste una versione sintetica in castellano, realizzata ugualmente dai membri del «Colectivo Ikà ria», pubblicata con il titolo ''Por la independencia total y la anarquía sin límites'' (Per l'indipendenza totale e l'anarchia senza limiti). <ref>[http://www.alasbarricadas.org/ateneovirtual/index.php?title=Los_cl%C3%A1sicos_anarquistas_y_los_movimientos_de_liberaci%C3%B3n_nacional Los clásicos anarquistas y los movimientos de liberación nacional]</ref>
Quest'articolo è stato estrapolato dal capitolo 8 del libro catalano ''Anarquisme i alliberament nacional'' («Anarchismo e liberazione nazionale»), editato da «El Llamp» nel [[1987]]. Esiste una versione sintetica in castellano, realizzata ugualmente dai membri del «Colectivo Ikà ria», pubblicata con il titolo ''Por la independencia total y la anarquía sin límites'' (Per l'indipendenza totale e l'anarchia senza limiti). <ref>[http://www.alasbarricadas.org/ateneovirtual/index.php?title=Los_cl%C3%A1sicos_anarquistas_y_los_movimientos_de_liberaci%C3%B3n_nacional Los clásicos anarquistas y los movimientos de liberación nacional]</ref>


== La posizione di Bakunin ==
== La posizione di Bakunin ==
[[File:Bakunin.jpg|right|thumb|250px|[[Michail Bakunin]]]]
[[Bakunin]] difese sempre l'idea della [[rivoluzione sociale]] strettamente legata alla liberazione nazionale dei popoli oppressi, in particolare difese quella dei popoli slavi oppressi sotto il giogo dell'Impero russo, austriaco, prussiano e turco. Il suo panslavismo poggiava sulla distruzione dei quattro imperi e sulla federazione dei popoli slavi imperniata su una [[libertà]] e [[uguaglianza]] assoluta ed in opposizione all'egemonia russa. Alla stessa maniera che combatté il panslavismo russo e la creazione di uno grande [[Stato]] slavo oppressore delle nazioni slave, Bakunin combatté il pangermanesimo. «Come slavo, io chiederei l'emancipazione della razza slava dal giogo tedesco, invece, come patriota tedesco, Marx non ammette tuttavia il diritto degli slavi ad emanciparsi dal giogo dei tedeschi, pensando oggi come ieri che i tedeschi sono chiamati a civilizzarli, cioè, a germanizzarli per volontà o per forza» (1871).  
[[Bakunin]] difese sempre l'idea della [[rivoluzione sociale]] strettamente legata alla liberazione nazionale dei popoli oppressi, in particolare difese quella dei popoli slavi oppressi sotto il giogo dell'Impero russo, austriaco, prussiano e turco. Il suo panslavismo poggiava sulla distruzione dei quattro imperi e sulla federazione dei popoli slavi imperniata su una [[libertà]] e [[uguaglianza]] assoluta ed in opposizione all'egemonia russa. Alla stessa maniera che combatté il panslavismo russo e la creazione di uno grande [[Stato]] slavo oppressore delle nazioni slave, Bakunin combatté il pangermanesimo. «Come slavo, io chiederei l'emancipazione della razza slava dal giogo tedesco, invece, come patriota tedesco, Marx non ammette tuttavia il diritto degli slavi ad emanciparsi dal giogo dei tedeschi, pensando oggi come ieri che i tedeschi sono chiamati a civilizzarli, cioè, a germanizzarli per volontà o per forza» (1871).  


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== La posizione di Kropotkin ==
== La posizione di Kropotkin ==
[[File:Kropotkin.jpg|right|150 px|thumb|[[Pëtr Kropotkin]]]]
[[File:Kropotkin.jpg|right|250px|thumb|[[Pëtr Kropotkin]]]]
Dall'altra parte, [[Kropotkin|Petr Kropotkin]], un altro classico anarchico russo, scriveva a proposito della gravità della «questione irlandese» in una lettera indirizzata a [[Maria Korn]], l'[[11 maggio]] [[1897]]:  
Dall'altra parte, [[Kropotkin|Petr Kropotkin]], un altro classico anarchico russo, scriveva a proposito della gravità della «questione irlandese» in una lettera indirizzata a [[Maria Korn]], l'[[11 maggio]] [[1897]]:  
:«Mi sembra che il carattere puramente nazionalista dei movimenti di emancipazione nazionale sia inesistente. Ci sono sempre motivazioni economiche, o meglio, è la libertà e il rispetto dell'individuo che bisogna salvaguardare. Il nostro compito dovrebbe essere quello di evidenziare i problemi economici. Penso anche che, dopo aver lungamente riflettuto, che il fallimento dei movimenti nazionali in Polonia, Finlandia, Irlanda, ecc., risiedono nel problema economico. In Irlanda, la principale difficoltà deriva dal fatto che i capi del movimento, grandi proprietari terrieri, esattamente come quelli inglesi, svuotarono il movimento di liberazione nazionale del suo contenuto sociale. (...) Mi sembra che ciascuno di questi movimenti di liberazione nazionale ci riserva un compito importante: sollevare la questione nei loro aspetti economici e sociali, e questo parallelamente alla lotta contro l'oppressione straniera. (...) In tutti i luoghi in cui l'uomo si ribella all'oppressione individuale, economica, statale, religiosa e soprattutto nazionale, il nostro dovere è quello di stare al suo fianco ».
:«Mi sembra che il carattere puramente nazionalista dei movimenti di emancipazione nazionale sia inesistente. Ci sono sempre motivazioni economiche, o meglio, è la libertà e il rispetto dell'individuo che bisogna salvaguardare. Il nostro compito dovrebbe essere quello di evidenziare i problemi economici. Penso anche che, dopo aver lungamente riflettuto, che il fallimento dei movimenti nazionali in Polonia, Finlandia, Irlanda, ecc., risiedono nel problema economico. In Irlanda, la principale difficoltà deriva dal fatto che i capi del movimento, grandi proprietari terrieri, esattamente come quelli inglesi, svuotarono il movimento di liberazione nazionale del suo contenuto sociale. (...) Mi sembra che ciascuno di questi movimenti di liberazione nazionale ci riserva un compito importante: sollevare la questione nei loro aspetti economici e sociali, e questo parallelamente alla lotta contro l'oppressione straniera. (...) In tutti i luoghi in cui l'uomo si ribella all'oppressione individuale, economica, statale, religiosa e soprattutto nazionale, il nostro dovere è quello di stare al suo fianco ».
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