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Attivista [[anarco-sindacalista]] alla [[CGTU]], poi alla [[Force Ouvrière]], ricostituì due volte la Federazione Anarchica: dopo la Seconda Guerra Mondiale e nel [[1953]]. | Attivista [[anarco-sindacalista]] alla [[CGTU]], poi alla [[Force Ouvrière]], ricostituì due volte la Federazione Anarchica: dopo la Seconda Guerra Mondiale e nel [[1953]]. | ||
== Biografia == | |||
Orfano di guerra (suo padre era stato attivista socialista), [[Maurice Joyeux]] è molto presto apprendista e poi lavoratore. All'età di 14 anni, va per la prima volta in riformatorio e viene multato di 1.000 franchi per aver rotto una costola al capo presso il quale era fabbro apprendista (il datore di lavoro lo aveva percosso). Nel [[1928]], anticipa la chiamata alle armi e svolge il servizio militare in Marocco nel 135° reggimento del corpo automobilistico, quindi, dopo aver ricevuto un anno di prigione per un alterco con il suo superiore, finisce in un reggimento disciplinare a Colomb-Béchar (Algeria). | |||
=== Sindacalista e renitente === | |||
Il suo primo contatto con l'anarchismo ha luogo nel [[1927]], durante la campagna per [[Sacco e Vanzetti]]. Milita all'interno della [[CGTU]] e si impegna con il Comitato dei disoccupati, di cui diventa segretario. Arrestato il [[16 febbraio]] [[1933]], in seguito all'occupazione e al saccheggio del consolato polacco a Levallois-Perret (Senna) per protestare contro la morte di un lavoratore polacco in una baracca in cui i ratti gli avevano mangiato metà di un braccio, è incarcerato nella prigione della Santé. Il [[12 aprile]] compare davanti alla 13a Camera correttiva, che lo ha condanna a tre mesi di prigione e a una multa di 25 franchi per rottura di recinzioni, violazione di domicilio e vagabondaggio. Racconterà questo periodo nel libro «Le Consulat polonais». | |||
Nel [[1935]], quando rifiuta di diventare un membro del Partito Comunista, viene escluso dalla [[CGTU]] dalla guida del Comitato dei disoccupati. Si unisce, quindi, all'Unione Anarchica (''[[Union anarchiste]]'') ed è condannato a sei mesi di prigione per violenza contro agenti. Nel [[1936]], partecipa alle occupazioni di fabbrica ed anima il Fronte rivoluzionario. Nel [[1938]], trascorre altri sei mesi in prigione per violenze. Renitente dopo l'entrata in guerra della Francia ([[3 settembre]] [[1939]]), Joyeux viene arrestato nel [[1940]], condannato a 5 anni di reclusione e incarcerato nella prigione di Montluc, dalla quale evade dopo aver fomentato un'insubordinazione; tuttavia, viene ripreso e liberato solo nel [[1944]]. Questa vicenda sarà l'argomento del libro «Mutinerie à Montluc», pubblicato nel [[1971]]. | |||
[[Categoria:Anarchici|Joyeux, Maurice]] | [[Categoria:Anarchici|Joyeux, Maurice]] | ||
[[Categoria:Anarchici francesi|Joyeux, Maurice]] | [[Categoria:Anarchici francesi|Joyeux, Maurice]] |