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Dal [[1951]], in ricordo della figlia [[Maria Luisa Berneri|Maria Luisa]], la madre, [[Giovanna Caleffi]], organizza a Paino di Sorrento una colonia estiva per i bambini\e figli\e di [[Personalità anarchiche|anarchici e anarchiche]] di tutte le nazionalità , grazie alla casa privata messa a disposizione da [[Cesare Zaccaria]]. L'esperienza sarà interrotta momentaneamente nel [[1957]] a causa del deficit economico e soprattutto per via della fine del rapporto tra Giovanna e Cesare. Le difficoltà non impediscono però alla [[Giovanna Caleffi|madre]] di cercare nuovi finanziatori che le permettano proseguire l'esperienza della colonia e mantenere così vivo il ricordo della figlia. Dopo vari tentativi alla fine riuscirà ad acquistare un terreno nella pineta di Ronchi (MS), a 700 metri dal mare, in cui nascerà la '''Comunità «Maria Luisa Berneri»''' e a cui si adopererà sino alla morte ([[1962]]). In seguito, grazie ad un nuovo gruppo dirigente formato da quattro persone, la Colonia sopravviverà per tre anni anche dopo che [[Giliana Berneri]] decise di abbandonare l'attivismo anarchico. <ref>[[Giovanna_Caleffi#Biografia|Biografia Giovanna Caleffi]]</ref> | Dal [[1951]], in ricordo della figlia [[Maria Luisa Berneri|Maria Luisa]], la madre, [[Giovanna Caleffi]], organizza a Paino di Sorrento una colonia estiva per i bambini\e figli\e di [[Personalità anarchiche|anarchici e anarchiche]] di tutte le nazionalità , grazie alla casa privata messa a disposizione da [[Cesare Zaccaria]]. L'esperienza sarà interrotta momentaneamente nel [[1957]] a causa del deficit economico e soprattutto per via della fine del rapporto tra Giovanna e Cesare. Le difficoltà non impediscono però alla [[Giovanna Caleffi|madre]] di cercare nuovi finanziatori che le permettano proseguire l'esperienza della colonia e mantenere così vivo il ricordo della figlia. Dopo vari tentativi alla fine riuscirà ad acquistare un terreno nella pineta di Ronchi (MS), a 700 metri dal mare, in cui nascerà la '''Comunità «Maria Luisa Berneri»''' e a cui si adopererà sino alla morte ([[1962]]). In seguito, grazie ad un nuovo gruppo dirigente formato da quattro persone, la Colonia sopravviverà per tre anni anche dopo che [[Giliana Berneri]] decise di abbandonare l'attivismo anarchico. <ref>[[Giovanna_Caleffi#Biografia|Biografia Giovanna Caleffi]]</ref> | ||
==Note== | ==Note== | ||
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== Fonti e Bibliografia == | == Fonti e Bibliografia == | ||
*Berneri Maria Luisa, in ''Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani'', I, Pisa, BFS 2003 | *Berneri Maria Luisa, in ''Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani'', I, Pisa, BFS 2003 |