Senzatetto

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Hakim Bey, ha vissuto per lungo tempo senza fissa dimora.

La condizione di senzatetto (ma spesso viene usato il termine inglese homeless, cioè persona senza casa o senza fissa dimora), abitualmente definita come barbone, è una situazione nella quale una persona per lungo tempo non ha un luogo di residenza. Questo le distingue dalle persone appartenenti ad una cultura nomade (come il popolo Rom, noti come zingari o tzigani) per le quali questa condizione (assieme alla vita in una comunità chiusa ed al collettivismo sociale) è una fatto normale e con una antica storia.

Anche il termine vagabondo non è completamente assimilabile a senzatetto in quanto nella sua categoria ricadono persone che fanno del vagabondaggio il loro stile di vita (come gli hobo e gli schnorrer o i punkabbestia).

La condizione dei "senza casa" è più visibile nelle aree più povere delle grandi città ed in quelle suburbane, anche se i barboni o "persone transienti" spesso coesistono più o meno visibilmente dentro comunità dove i residenti non sono affatto poveri. Il termine legale senza fissa dimora (in inglese "No Fixed Abode", NFA, in francese "Sans domicile fixe", SDF) viene spesso usato ufficialmente come una alternativa a persona senza casa o senzatetto.

Persone famose che vivono come senzatetto

Diogene di Sinope (dettaglio de La scuola degli ateniesi di Raffaello)

Esistono alcuni rari casi di persone assolutamente geniali, eccentriche ed ultralibertarie che hanno deciso di rinunciare al possesso di ogni bene materiale, ed alle limitazioni che essi comportano, tra questi l'anarchico Hakim Bey e il matematico russo Grigori Perelman (che forse ha risolto la congettura di Poincaré). Celebri "senza tetto" furono il filosofo greco Diogene di Sinope (visse gran parte della sua vita senza fissa dimora) e lo scrittore George Orwell (raccontò la sua temporanea esperienza nell'opera Senza un soldo a Parigi e a Londra) .

Cause che portano a questa condizione

Vi sono molte possibili cause che portano alla perdita della casa. Alcuni deliberatamente scelgono di non avere una residenza permanente, includendo viandanti a piedi e quelli che hanno forti convincimenti spirituali personali antimaterialistici (come i yoghi in India).

Altre cause di perdita del domicilio

  • Fuga dall'abuso domestico, includendo ogni tipo di abuso sessuale, fisico e mentale: le vittime che scappano da questi tipi di abuso spesso si ritrovano senza una casa. I bimbi che hanno subito abusi hanno spesso una maggiore probabilità di cadere nella dipendenza da droghe, cosa che contribuisce a rendere loro difficile lo stabilirsi in una residenza. [1] Nel 1990 uno studio trovò che la metà delle donne senza casa e dei bambini fuggivano dall'abuso. [2]
  • Abbandono delle cure ospedaliere o di lungodegenza: sia per problemi di natura fisica o di salute mentale.
  • Fuoriusciti dal carcere: molto spesso le persone appena uscite dal carcere non trovano lavoro, hanno pochi soldi e nessun luogo dove andare. [3]
  • Problemi di salute mentale: le persone sofferenti da condizioni causanti psicosi spesso trovano difficile il riuscire a mantenere una abitazione. Inoltre, cambi nelle politiche pubbliche possono portare all'incremento dei senza tetto, come avvenne negli Stati Uniti durante i primi anni '80, quando molte persone vennero obbligatoriamente dimesse dai manicomi. Secondo stime circa la metà di tutte le persone senza casa hanno qualche forma di malattia mentale. In molti casi, non è possibile stabilire quale delle due condizioni si sia instaurata prima.

Secondo la associazione americana National Alliance for the Mentally Ill (NAMI), vi sono circa 50.000 malati di mente senza tetto nella sola California per via dello sgombero degli istituti psichiatrici effettuato tra il 1957 ed il 1988 e la mancanza di adeguati sistemi di servizi locali.

  • Tossicodipendenza o abuso di alcol: si stima che circa il 38% dei "homeless" abbiano una dipendenza da qualche tipo di sostanza. Esiste un dibattito riguardo se la tossicodipendenza sia una causa o conseguenza della condizione di senza tetto. Comunque, indipendentemente dal come insorga, una dipendenza non trattata "rende la fuoriuscita dalla condizione di senza casa estremamente difficile". [4]
  • Crisi finanziaria o accumulo di debiti.
  • Sfratto [5]
  • Alto costo delle abitazioni: si aggiunge alla inadeguatezza dei servizi sociali come la carente costruzione di alloggi pubblici. Nella contea di Ventura, in California, l'accesso all'edilizia residenziale pubblica di solito richiede un'attesa di quattro anni. Questo è tipico in molte aree. Molto spesso per riuscire ad abitare nelle case pubbliche si richiede il pagamento di un terzo di tutti i redditi famigliari come affitto. [6] Molto spesso viene richiesta anche una buona storia di rimborso dei crediti (non bisogna essere protestato). Alcuni studi suggeriscono che il blocco oppure il controllo degli affitti ed altre normative rigide riguardo costi o modalità degli affitti (o i limiti alla costruzione di nuove case) aggravino il problema dei senza tetto perché riducono la fornitura globale di abitazioni.
    Manifesto pro squat del sito francese Squat!net (https://planet.squat.net/)
  • Mancanza di salari che consentano una vita decente. [7]
  • Disabilità e malattie croniche.
  • Disastro naturale, come per le decine di migliaia di residenti di New Orleans in Louisiana che persero le loro case in seguito alle esondazioni provocate dall'uragano Katrina.
  • Veterani di guerra in dissociazione psichica: come ad esempio i veterani della guerra del Vietnam.
  • Crisi dello stato sociale (welfare). Esempio: la caduta del regime comunista ha portato molte famiglie a disfarsi di bambini o disadattati, che sono stati costretti a vivere all'aperto o nelle fogne.

Squat, una risposta radicale alla crisi abitativa

Exquisite-kfind.png Vedi squat.

A volte i senzatetto, spesso famiglie con bambini, occupano edifici abbandonati oppure case sfitte. Tali pratiche sono spesso incoraggiate da gruppi organizzati, chiamati squatter, che fondano la propria solidarietà sul motto: «La casa è di chi l'abita... ».

Il fenomeno delle occupazioni a scopo abitativo è nato anche per dare risposte concrete a queste problematiche.

Demografia

Stati Uniti

  • 41% uomini singoli
  • 40% famiglie
  • 14% donne singole
  • 5% giovani

La maggior parte delle famiglie di senzatetto negli USA consistono di una donna non sposata con i suoi figli. [8]

Demografie razziali [9]

  • 49% afro-americani
  • 35% bianchi
  • 13% latino-americani
  • 2% nativi americani
  • 1% asiatici o discendenti

Negli USA, circa 500.000 veterani hanno vissuto la condizione di "senzatetto" in qualche periodo dell'anno. [10] Veterans Affairs è un ente che fornisce alloggio soltanto a veterani di guerra U.S.A. cronicamente malati. Da segnalare anche che disabilità fisiche che rendono difficile oppure impossibile ad una persona il trovare lavoro sono spesso comuni tra le persone "homeless".

Australia

Censimento del 2001 di 100.000 senzatetto in Australia [11]

  • 58% maschi
  • 42% femmine
  • 36% tra 12 e 24 anni
  • 10% minori di 12 anni
  • 8.5% aborigeni e Torres Strait Islanders
  • 23% nei dormitori
  • 49% con amici e parenti
  • 14% dormono all'aperto
  • 14% stanno in strutture finanziate dalla SAAP

cause comuni [12]

  • Violenza in casa e famiglia (22%)
  • Sfratto (11%)
  • Rottura dei rapporti familiari (11%)
  • Sistemazione usuale non disponibile (11%)
  • Difficoltà finanziarie (10%)

Servizi ai senza casa

I ricoveri per senza casa aperti dai governi, chiese, o istituti di carità municipale lavorano per fornire un'abitazione temporanea ai senzatetto. I tipi di rifugio comprendono il ricovero notturno, ricovero riscaldato, il rifugio di transizione, e le case popolari [13]. Mentre alcuni rifugi forniscono anche cibo, altri chiedono alle persone di rifocillarsi in banche alimentari oppure di andare ad una mensa per i poveri per la nutrizione.

I servizi ausiliari forniti da alcuni rifugi includono:

Nonostante tutto, vi sono molte lamentele riguardo la sicurezza e la qualità dei rifugi per homeless. Le case popolari sono una soluzione più costosa che secondo alcuni sociologi potrebbe ridurre di molto il circuito perverso che porta a diventare un senza tetto.

Un programma per raggiungere oltre (in inglese outreach program) è un gruppo di persone che può includere ufficiali di polizia, lavoratori civili della outreach precedentemente homeless, e vari tipi di consulenti. Questo gruppo fa contatto con altre persone senzatetto e può procurare assistenza, oppure portarli a rifugi di vario tipo. Questo può evitare le innecessarie e costose campagne di retate con arresti indiscriminati intesi a far sloggiare i homeless da alcuni quartieri. [14]

Possibilità di creare reddito per i senzatetto

Molte organizzazioni senza fini di lucro come Goodwill Industries realizzano la missione di "provvedere allo sviluppo di competenze ed opportunità di lavoro per persone che di solito incontrano barriere all'impiego", anche se molte di queste organizzazioni non sono primariamente destinate verso gli individui homeless. Molte città hanno anche giornali di strada oppure riviste: sono pubblicazioni destinate a fornire opportunità d'impiego alla gente senza casa o ad altri bisognosi di quel poco denaro ottenuto dalla vendita di queste pubblicazioni sulle strade delle loro rispettive città.

Mentre alcuni senzatetto svolgono lavori pagati, alcuni devono cercare altri metodi per fare soldi. Una soluzione è chiedere l'elemosina, ma sta diventando illegale in molte città e spesso vengono indette vere e proprie campagne persecutorie (vedi delibere contro i lavavetri). Un'altra soluzione si chiama "busking"; i "buskers" sono artisti di strada: fanno giochi di prestigio, di abilità, suonano, disegnano sul marciapiede o fanno qualche altro tipo di intrattenimento in cambio di offerte, tuttavia spesso anche questi vengono repressi dalle forze di polizia.

Si è sentito parlare di senzatetto che hanno commesso crimini proprio per essere arrestati e mandati in prigione, dove avrebbero trovato rifugio e cibo. Nel gergo della polizia (USA) questo si chiama "three hots and a cot". Allo stesso modo un senzatetto può simulare una malattia mentale per ricevere rifugio e cibo in un ospedale.

Barriere all'uscita dalla condizione di senzatetto

La condizione di senzatetto spesso produce un circolo vizioso. Senza numero di telefono, indirizzo permanente o un posto per cambiarsi e lavarsi, può essere molto difficile trovare e conservare un posto di lavoro. Il "marchio d'infamia" che circonda la condizione di senzatetto crea uno stereotipo che rende difficile risolvere il problema. Molte città promuovono leggi e decreti che vanificano ogni sforzo di aiutare i senzatetto semplicemente cercando di coprirli alla vista.

Secondo NCH eNLCHP le città più restrittive creano leggi apposta per i senzatetto: leggi che proibiscono di dormire all'aperto, di chiedere l'elemosina (la pena può essere il carcere) [15]

Arrestare un senzatetto per una di queste ragioni creerà un precedente penale, che renderà ancora più arduo trovare un lavoro.

Statistiche per i paesi sviluppati

Le seguenti statistiche indicano il numero approssimativo medio di persone senza casa in qualsiasi periodo dell'anno. Ogni paese ha un diverso approccio nel conteggio delle persone "homeless", dunque ogni tipo di confronto dovrebbe essere fatto con molta cautela.

Unione Europea: 3.000.000 (Unicef 1998)
Stati Uniti: 750.000 (Unicef 1998)
Canada: 200.000 (CBC News December 1998)
Australia: 99.000 (ABS: 2001 Census)

Il numero di persone senza casa nel mondo è cresciuto rapidamente negli anni recenti. In alcune nazioni del Terzo Mondo come Brasile, India, Nigeria, e Sud Africa, la condizione dei senza casa è eclatante, con milioni di bambini che vivono, giocano e lavorano per strada. Il problema dei senzatetto persiste in modo opprimente nelle città della Cina, Thailandia, Indonesia, e nelle Filippine, a dispetto della loro crescente prosperità, principalmente dovuto a lavoratori migratori provenienti dalle campagne che hanno problemi per trovare un abitazione permanente e per il crescente aggravarsi delle disparità di reddito tra le classi sociali.

Australia

In Australia sono definite senza tetto non solo le persone senza casa, ma anche coloro che non hanno un alloggio sicuro e una vita precaria. I senzatetto sono suddivisi dall'ufficio statistico australiano in cinque gruppi.

  • "Rough Sleepers" - gente che vive nelle strade senza avere nessun un alloggio.
  • Gente che abita nei rifugi d'emergenza.
  • Gente che abita temporaneamente a casa di amici.
  • Gente che vive in camere in affitto.
  • Abitanti in campi caravan.

Filmografia

Note

  1. Homeless Agency. Facts about Homelessness: Causes of Homelessness. Retrieved 2006-05-10.
  2. National Coalition for the Homeless (June 2005). Domestic Violence and Homelessness. Retrieved 2006-05-11.
  3. Chicago Coalition for the Homeless. Homelessness—Causes and Facts. Retrieved 2006-05-10.
  4. Coalition on Homelessness and Housing in Ohio (2006-09-17). Homelessness: The Causes and Facts. Retrieved 2006-05-10.
  5. Homeless Agency. Facts About Homelessness. Retrieved 2006-05-10.
  6. LIHEAP Clearinghouse (05-2003). Subsidized Housing and LIHEAP. Retrieved 2006-05-10.
  7. Coalition on Homelessness and Housing in Ohio. Homelessness: The Causes and Facts. Retrieved 2006-05-10.
  8. Chicago Coalition for the Homeless. Homelessness—Causes and Facts. Retrieved 2006-05-10.
  9. Chicago Coalition for the Homeless. Homelessness—Causes and Facts. Retrieved 2006-05-10.
  10. National Coalition for Homeless Veterans. Background & Statistics. Retrieved 2006-05-10.
  11. Australian Federation of Homeless Organisations. 2001 Census Statistics. Retrieved 2006-05-30.
  12. Australian Federation of Homeless Organisations. 2001 Census Statistics. Retrieved 2006-05-30.
  13. Coalition on Homelessness and Housing in Ohio. Homelessness: The Causes and Facts. Retrieved 2006-05-10.
  14. National Coalition for the Homeless. A Dream Denied: The Criminalization of Homelessness in U.S. Cities. Retrieved 2006-05-11.
  15. National Coalition for the Homeless. A Dream Denied: The Criminalization of Homelessness in U.S. Cities. Retrieved 2006-05-11.

Voci correlate

Collegamenti esterni


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