Davide Morelli

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Davide Morelli

Biografia

Davide Morelli (Pontedera, 17 agosto 1972) è un autore, aforista, articolista, recensore, simpatizzante anarchico. A 18 anni ha frequentato il movimento umanista fiorentino. Ha conseguito la maturità scientifica. In gioventù ha frequentato centri sociali padovani. Si è laureato in psicologia con una tesi sul mobbing. È stato obiettore di coscienza. Nel 2000 ha partecipato al comitato antimobbing della CGIL Toscana. Sulla trentina ha avuto due esaurimenti nervosi da cui si è ripreso completamente. È socio onorario a vita della A.S.A.M. University dal 2004 per la sua competenza sul mobbing. È un collaboratore della Ali Ribelli Edizioni. È redattore di Artista News e di Pagina Tre (rivista di Liber Liber). È un brain de Gli Stati Generali (testata giornalistica online). Collabora ad Agoravox (quotidiano online) in qualità più di moderatore che di articolista, a Sololibri.net, ad Alessandria Today, ad Alessandria online, a Oltre le colonne, a Word Shelter, a Il Mago di Oz e saltuariamente anche ad altri siti. Ha un blog sul sito letterario Letteratour e uno su Wordpress. Ha curato una rubrica di psicologia sul sito Rubrics (aggregatore di identità). È articolista su Il post scriptum (testata giornalistica online). Ha collaborato al Corriere di Puglia e Lucania e a Il Corriere Nazionale (testate giornalistiche online). Ha collaborato al magazine online '900 letterario. Scrive recensioni per la rivista letteraria cartacea e online Atelier. In passato ha scritto poesie pubblicate su riviste letterarie, literary blog, antologie non scolastiche. In particolare alcune sue poesie sono state pubblicate su Nazione indiana, su La poesia e lo spirito, su Italian poetry review (rivista di poesia italiana della Columbia University), su Scuola di poesia de La stampa (nel 2005 a cura del poeta Maurizio Cucchi) e su La bottega di poesia de La Repubblica di Bologna (nel 2019 a cura del professor Alberto Bertoni). Alcuni suoi testi sono apparsi su La mosca, Iris news, Verso - spazio letterario indipendente, Poetarum silva, Il filo rosso, Nugae, Poesia ultracontemporanea, Il segnale, Cartesensibili, Poesia da fare, La clessidra, Yawp (giornale di letterature e filosofie), L'altrove - appunti di poesia, Larosainpiu (blog letterario di Salvatore Sblando), Pagine letterarie, L'ottavo, Limina mundi, Scrittinediti, Osservatorio letterario, Poliscritture.it, Pi-greco trimestrale di conversazioni poetiche, L'archetipo, Erbafoglio, Il paradiso degli orchi, Ammirazioni (di Roberto Corsi), Oggifuturo, Inverso, Poiein, Sesto senso poesia (a cura di Felice Serino). Un suo racconto breve è stato pubblicato su La Repubblica di Parma. Un suo saggio breve intitolato Scrivere è stato pubblicato su Vicoacitillo. Il suo Manifesto dell'impoesia è stato pubblicato su Yale Italian Poetry per un'inchiesta internazionale sulla prosa poetica. È stato inserito nelle seguenti antologie: Navigando nelle parole - vol.12 (Editrice Il filo), Antologia del ricordo (Associazione culturale Pragmata), Tra un fiore colto e l'altro donato - vol.3 (Aletti editore), La ricognizione del dolore (Progetto Babele), Sragione di vita (L(')abile traccia), Pisanthology (Giulio Perrone editore), Il segreto delle fragole 2009 (Lietocolle), Il segreto delle fragole 2010 (Lietocolle), Tra erotismo e santità (Lietocolle), Taggo e ritraggo (Lietocolle), Arbor poetica (Lietocolle), Calpestare l'oblio. Cento poeti contro la minaccia incostituzionale (La cattedrale), La fanciullezza (Zona editrice), Oltre le nazioni (Edizioni Cfr), Intelligenze per la pace (Edizioni Cfr), Quinto colore racconta l'Italia (Opposto), iPoet 2018 (Lietocolle), Archetipi poetici (Edizioni Nugae), Arte e scienza: quale rapporto? (Larecherche.it). Scrive saggi brevi, articoli, recensioni, racconti brevi, aforismi, riflessioni. Si occupa di psicologia, di attualità, di poesia contemporanea, di umanesimo contemporaneo, di scrittura. Ha pubblicato due ebook di poesia sulla rivista online Larecherche.it, due ebook di poesia e prosa sul blog letterario Le stanze di carta. Non ha mai pubblicato a pagamento libri, non partecipa a premi letterari e non frequenta la comunità letteraria perché sono attività troppo onerose per lui e perché non ricerca legittimazione culturale. È una persona alquanto riservata. Cammina quasi sempre da solo all'alba. Passa la maggior parte del suo tempo a leggere, meditare, scrivere. Compra soprattutto libri usati a prezzi molto economici o li prende in prestito alla biblioteca comunale. Più che gli studi scolastici pensa che siano state molto formative le sue letture private. Si ritiene a conti fatti un autodidatta. Per anni è stato commerciante di mobili, oggettistica marinara, abbigliamento. Oggi, nonostante collaborazioni a testate online, blog e siti culturali, all'atto pratico è disoccupato. Non percepisce il reddito di cittadinanza, anche se ritiene che in ogni Paese civile dovrebbe esserci un sussidio di disoccupazione indistintamente.

Pensiero

Intende l'anarchia soprattutto come una categoria dello spirito più che una presa di posizione politica, proprio come De André. Praticamente per lui l'anarchia è una realtà che si deve caratterizzare per l'inclusività e non per la selettività. Prende come punti di riferimento Noam Chomsky, Piero Ciampi, Claudio Lolli, Bertrand Russell e Karl Popper. È comunque a favore di uno "Stato minimo". Non è un attivista. È individualista, anticonformista, insofferente all'autorità, antidogmatico, aperto al dubbio e si ritiene per quanto possibile un libero pensatore. Fa proprio il senso di sconfitta di Lorenzo Viani, anche se tratta soprattutto del suo fallimento umano. Si oppone da sempre a ogni forma di snobismo culturale ed esoterismo, convinto fermamente che gli esseri umani vogliano tutti le stesse cose, che le cose della vita importanti siano identiche per tutti, che oggi chiunque è analfabeta di ritorno in qualche ramo dello scibile e che nessuno abbia grandi verità da insegnare a discepoli. È contrario alla televisione, alle mode, al mainstream, alla cultura di massa, al Midcult e cerca di non farsi influenzare dai condizionamenti dei mass media; è contro la psicologia nera e anche la contro la psicologia della crescita personale, che a suo avviso è puro business. Crede molto nel popolo e nelle potenzialità del web e infatti ha messo a disposizione gratuitamente tutti i suoi scritti online. L'unica cosa a cui ogni giorno cerca di mettere ordine sono le sue idee nella sua testa e lo fa scrivendole.

Citazioni

"La civiltà dell'immagine suggestiona anche gli individui meno suggestionabili."

"Il potere e la ricchezza in Italia oggi sono talvolta sublimazione del sesso, ma sempre più spesso sono una facilitazione per fare sesso."

"L'italiano medio è un'astrazione di chi, a torto o a ragione, si crede superiore alla media."

"I più dicono di essere invidiati. Pochissimi ammettono di essere invidiosi."

"Tra internazionalismo e nazionalismo vinse la globalizzazione."

"In Italia ci sono molte realtà sotterranee: mafie, massonerie, sette sataniche, gruppi esoterici, lobby, corporazioni. Inoltre l'Italia è un Paese a sovranità limitata (si pensi alle basi Nato) e ha anche uno Stato nello Stato (il Vaticano). Quindi bisogna sempre stare molto attenti a quello che si dice e a quello che si fa. Comunque apparentemente sembra un Paese normale."

"Chi dice che oggi l'unica trasgressione è la normalità non ha ancora capito che la normalità non esiste."

"L'etica cristiana è basata sull'intenzione e sul perdono, ma molti cristiani se lo scordano."

"Il popolo è sovrano solo quando gli si vuole propinare delle cretinate a basso costo."

"Siamo sempre lontani dalla natura e dai nostri simili. Troppe barriere invisibili!"

"La vita è fatta da istanti di poesia e da anni di prosa."

"Ognuno è un serial killer nel teatrino infelice del proprio inconscio."

"La destra esalta le differenze individuali. Per la sinistra quasi non esistono. La verità sta a metà, ma non è incarnata dal centro."

"Il futuro è un libro intonso di cui si conosce solo l'ultima parola."

"Nella società occidentale per molti è meglio avere rimorsi che rimpianti perché chi vive più intensamente fa girare di più l'economia. Così anche gli sbagli e i sensi di colpa diventano business. Per non parlare della Chiesa che con le redenzioni e le confessioni ci ha costruito una fortuna!"

"Tutti abbiamo una parte folle. Bion scriveva che tutti abbiamo dei "nuclei psicotici". La maggioranza li inibisce. Alcuni diventano preda di essi e perdono la ragione. Ma per essere persone complete bisogna sapere integrare la nostra ragione e la nostra follia. Chi condanna la follia o il folle deve ricordarsi che condanna una parte di sé che spesso non (ri)conosce. "

"La conoscenza di noi stessi è discontinua ed extralogica. Di questo abbiamo timore e allora cerchiamo superficialmente gli altri. Negli altri troviamo la cattiveria e allora ci rifugiamo nuovamente in noi stessi. Il nostro rapporto con gli altri è un continuo viaggio di andata e ritorno."

"Un poco alla volta si perdono i sogni come i capelli sul cuscino."

"Non so se sia stato Dio a creare l'uomo, come vuole la religione, o viceversa, come vuole la sinistra hegeliana. Suppongo però che il creatore dell'uomo o di un Dio antropomorfo sia stato creativo perché non tollerava più la solitudine."

"È sempre più difficile distinguere tra poesia e non poesia, come faceva Croce, perché non ci sono più regole definite come un tempo (metrica, eufonia, ismi certi, corrispondenze, critici letterari riconosciuti come esperti molto autorevoli). È tutto molto opinabile, molto discutibile, molto più democratico, molto più caotico di un tempo e c'è anche gente che se ne approfitta, marciandoci su, illudendo persone. Ma la poesia già di per sé è sia suggestione per i lettori che autosuggestione per poeti e poetesse."

"Il problema tra le generazioni è che sono pochi coloro che imparano qualcosa dalla vita e altrettanti meno quelli che insegnano ciò che hanno imparato ai più giovani, senza tralasciare il fatto che spesso i più giovani non vogliono imparare. Nonostante questo ci sono anche maturi e giovani virtuosi: il mondo migliora soprattutto grazie al loro contributo."

"Secondo Pasolini a causa dell'omologazione televisiva siamo tutti piccolo-borghesi. Per il grande poeta erano il proletariato e il sottoproletariato (termini desueti, ma così scriveva lui in quegli anni) a essersi imborghesiti. Per Walter Siti invece è la borghesia che si è "proletatarizzata" (per intenderci, pur usando il termine con riserve). Per Guido Morselli la borghesia non esiste più. Insomma secondo alcuni studiosi se tutti siamo borghesi, allora nessuno è borghese. Gli economisti non fanno che ripetersi che il ceto medio si è molto impoverito. Le uniche caratteristiche della borghesia di un tempo sono in alcuni solo la gestione oculata delle risorse economiche familiari e una parvenza di decoro. A mio avviso i riti, i codici delle classi sociali e la voglia di identificarsi in esse sono quasi scomparsi perché oggi le nostre identità sociali sono plurime. Di certo però la rivoluzione marxista è sempre più difficile che avvenga perché, essendo scomparsa la classe sociale, non c'è più alcuna coscienza di classe: esiste l'élite ma non esiste il seguito. Per una nuova democrazia dal basso a mio avviso non si può che ripartire da un individualismo, inteso in senso non deleterio e non capitalista, da chi pur di estrazione "borghese" ha una formazione culturale che rinnega la borghesia (intesa come conformismo di massa), per approdare alla fine a un associazionismo spontaneo e genuino."

"L'essenza della società occidentale sta tutta in queste tre fasi, che si ripetono continuamente: 1) creazione di falsi bisogni, come compreso perfettamente da Marx 2) ipnosi collettiva a opera dei mass media, come studiato da McLuhan 3) obsolescenza programmata. Non va dimenticato inoltre il capitalismo di sorveglianza, sempre più invasivo."

Bibliografia

Collegamenti esterni