Assalto al centro sociale Barattolo

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Cronaca di un'aggressione fascista...

I prodromi dell'aggresione

Il 28 marzo 2003 al centro sociale Barattolo è in programma una serata di indagine sull'evoluzione delle nuove destre organizzata dall'osservatorio antifascista pavese a cui sarebbero stati presenti molti esponenti politici della città . Quella sera scatta un violento attacco dei neofascisti locali organizzati nel Veneto Fronte Skinheads contro il centro sociale, che si preavvisa alle ore 19:30 con una telefonata (in cui si riconosce la voce di Marco Rossella militante di Forza Nuova) che si spaccia per un affiliato del centro sociale e chiede se quella sera si pensa possano esserci degli attacchi fascisti.

Iniziano i preavvisi dell'aggresione fascista con alcune azioni diversive: alle ore 19:45 un gruppo di neo-fascisti viene avvistato per le strade di Pavia e alle ore 22:00 vengono fatte scoppiare due bombe carta vicino al Barattolo.

Lo scontro

Alle 22:05 scatta il definitivo attacco: una trentina di neo-fascisti cercano di fare irruzione, armati di spranghe e bastoni, e i militanti del centro sociale tentano di ricacciare fuori i fascisti ricevendo spintoni, calci e pugni. Nello scontro vengono coinvolti degli agenti della digos presenti sul luogo sono coinvolti nell'aggressione. Volano pugni e calci attraverso il cancello e degli oggetti vengono lanciati sulle persone che intanto si sono radunate davanti al cancello all'interno del Centro Sociale, mentre i poliziotti accorsi sul posto vengono anch'essi malmenati.

Gli scontri durano per un quarto d'ora e, mentre i militanti del centro sociale tentano di respingere i fascisti (i poliziotti che sono solo in sei sono ridotti ormai a malpartito), alcuni fascisti assaltano una macchina arrivata di un militante del centro sociale che è riconosciuto. I naziskin prendono a calci la macchina, spaccano i vetri e afferrano al collo e minacciano una del centro sociale che si trova dentro la vettura che è all'interno della vettura.

Poco dopo i fascisti (non essendo riusciti a concludere l'attacco contro il centro sociale) si disperdono per le vie cittadine, lasciando sul campo feriti gli agenti della polizia e dei militanti del centro sociale trovati nell'auto.

Alcuni giorni dopo, il 30 marzo, avviene un'aggressione presso la stazione ferroviaria di uno studente universitario presente il 28 marzo al centro sociale. Lo studente viene prima colpito alla testa con una bottiglia di vetro e poi preso a pugni e calci dai neofascisti.

Voci correlate