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Giuseppe Ciancabilla, (Autoproduzioni Cassa Anti-repressione Bruno Filippi, 2022), un libro di Ugo Fedeli (1965). Acquista una copia per sostenere l'antirepressione.

Il viaggio libertario di Giuseppe Ciancabilla si compie in soli sette anni, sette anni a cavallo tra Ottocento e Novecento, un periodo breve ma intenso, in cui la sua energia intellettuale e la sua verve polemica consegnano all'anarchismo un uomo che ancora oggi si sottrae ad ogni aggettivo associabile alla parola "anarchico" («a noi basta qualificarci anarchici semplicemente»). Ciancabilla sfugge, infatti, a qualsiasi ferrea categorizzazione: non è un individualista, traduce Kropotkin ma non è un vero e proprio evoluzionista, manifesta solidarietà ai regicidi ma non è, per usare un termine a noi coevo, un "informale", soprattutto rifiuta l'appellativo di antiorganizzatore e lo fa con validi argomenti: oggetto della sua critica non è il concetto di organizzazione, bensì l'autoritarismo che può derivare dalla burocratizzazione organizzativa, a cui Ciancabilla preferisce l'aggregazione spontanea. Nella biografia qui presentata, uno degli ultimi lavori di Ugo Fedeli, l'autore riconosce al giornalista nato a Roma nel 1872 «il merito di essere stato uno fra i primi a tentare d'innestare l'uno sull'altro [...] i due modi di vedere e di comprendere l'anarchismo negli Stati Uniti: [...] la tendenza americana e quella latino-italiana; individualista la prima, socialista libertaria l'altra». Anche lo storico Pier Carlo Masini ha reso a Ciancabilla il merito di essere stato il primo a dare all'individualismo anarchico italiano un'elaborazone teorica tale da non renderlo corpo estraneo rispetto al movimento operaio e all'anarchismo. Tuttavia, la biografia di Fedeli, pubblicata nel 1965 e qui tornata alle stampe, è all'oggi l'unica biografia su Ciancabilla, un anarchico che, a fronte del contributo teorico e pratico portato all'Ideale, avrebbe meritato di non finire nel dimenticatoio, né di essere "riesumato" strumentalmente. È per queste ragioni che è parsa necessaria questa nuova edizione.

L'uomo in rivolta
di Albert Camus
L'uomo in rivolta (L'Homme révolté), un libro di Albert Camus (1951).

L'uomo in rivolta è un saggio di Albert Camus che riflette sulla differenza fra rivolta e rivoluzione. Camus approda a un concetto di rivolta che dall'individuo va verso la collettività. La rivolta dà una nuova interpretazione all'essere umano: «mi rivolto, dunque siamo». Ma se si ammette una realtà e un pensiero senza mediazioni, si tradisce la realtà in nome della dismisura assolutistica e totalitaristica (declinata come rivoluzione e nichilismo). La realtà, invece, è multiforme e dotata di mille sfumature, che non si possono semplificare e banalizzare in visioni assolute. Al contrario, il "pensiero meridiano" (la pensée de midi) a cui giunge l'intellettuale francese si fonda sul concetto di misura greco (l'armonia, la proporzione e il limite erano infatti alla base dell'estetica e dell'etica greche e la giustizia, nel pensiero arcaico, era legata all'idea di equilibrio e μέτρον [mètron]): in questo pensiero si coniugano, equilibrandosi, la ragione e il sapere visionario dell'immaginazione creativa. È proprio la coscienza di vivere all'interno del limite ciò che, secondo Camus, abbiamo smarrito e che dovremmo ritrovare («la rivolta è essa stessa misura»): ideali come la giustizia e la libertà sono realizzabili a condizione di perdere il loro carattere assoluto, trovando un limite nel confronto dell'una con l'altra. Libero da pregiudizi e ideologie, Camus intende la libertà politica come legata alla rivolta contro ogni forma di conformismo e alla necessità di spirito critico nei confronti di ogni sistema politico. Qualsiasi attività umana, anche una politica che abbia di mira l'eguaglianza sociale, non può risolversi totalmente in prassi, ma deve essere sempre accompagnata dalla riflessione e dalla contemplazione. Solo recuperando il momento della riflessione l'uomo può perdere l'aspirazione al potere assoluto, riconciliandosi con il mondo circostante e riconquistando la dignità nella sua interezza.