Ricardo Mella: differenze tra le versioni

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'''Ricardo José Clemente Mella Cea''' (Vigo, [[23 novembre]] [[18611]] ​– Vigo, [[6 agosto]] [[1925]]) fu uno dei primi scrittori, intellettuali e attivisti anarchici tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo in Spagna. [[Federica Montseny]] dichiarò: «È considerato il più profondo, penetrante e lucido dei pensatori anarchici spagnoli». Era il padre dell'attivista femminista [[Urania Mella]] e del politico socialista [[Ricardo Mella Serrano]].
'''Ricardo José Clemente Mella Cea''' (Vigo, [[23 novembre]] [[18611]] ​– Vigo, [[6 agosto]] [[1925]]) fu uno dei primi scrittori, intellettuali e attivisti anarchici tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo in Spagna. [[Federica Montseny]] dichiarò: «È considerato il più profondo, penetrante e lucido dei pensatori anarchici spagnoli». Era il padre dell'attivista femminista [[Urania Mella]] e del politico socialista [[Ricardo Mella Serrano]].
== Biografia ==
[[Ricardo Mella]] nasce a Gamboa, Vigo, nella provincia di Pontevedra (Galizia), dove frequenta la scuola elementare. È figlio di Dolores Cea Fernández e José Mella Buján, un cappelaio sostenitore del repubblicanesimo federale, che indirizzò il figlio maggiore, Ricardo, al rispetto degli ideali repubblicani e democratici e all'ammirazione per [[Francisco Pi y Margall]]. A 16 anni Ricardo si unsce al Partito Democratico Repubblicano di Spagna, diventando il suo segretario e ribadendo la sua difesa dello status repubblicano federalista e dell'autonomia politica e amministrativa della Galizia.
In gioventù Ricardo lavora in un'agenzia marittima nella sua nativa Vigo. Durante questo periodo, inizia la sua carriera giornalistica lavorando con il quotidiano bisettimanale ''La Verdad'', come rappresentante del repubblicanesimo e sostenitore delle pretese del proletariato galiziano, denunciando lo sfruttamento dei lavoratori in Galizia.
La natura sagace e controtendenza dei suoi scritti lo mette in conflitto con il marchese José Elduayen, un politico canovista e rappresentante locale del potere conservatore centrale sotto il Primo Ministro Práxedes Mateo Sagasta. Mella porta luce una presunta appropriazione indebita della Banca di Spagna, di cui il marchese era stato direttore. Nell'aprile del [[1881]] Mella viene condannato dal tribunale provinciale a 4 anni e 3 mesi di esilio e ad una multa di 625 pesetas. La sentenza è successivamente commutata a 3 anni e 7 mesi e la multa è ridotta a 200 pesetas.
Nel [[1881]] Mella fonda ''La Propaganda'' a Vigo, una rivista federalista incentrata sui problemi del lavoro pubblicata fino al [[1885]].
=== In esilio ===
Nel [[1882]] Ricardo, esiliato, si trasferisce a Madrid e qui vi rinnova i contatti con Juan Serrano. Sposa la figlia di Serrano, Esparanza Serrano Rivera, con la quale avrà 12 figli. Nel [[1884]] collabora con la rivista mensile ''Acracia'' e il quotidiano ''El Productor'' di Barcellona per tradurre «Dio e lo Stato» di [[Bakunin]] in spagnolo.
Su consiglio di suo suocero, Mella studia topografia e si trasferisce in Andalusia per lavorare. A Siviglia fonda diversi giornali, tra cui, nel [[1888]], ''La Solidaridad''. Partecipa al 1° e al 2° ''Certamen Socialista'' (Reus [[1885]], Barcellona [[1889]]) con 8 saggi, ognuno dei quali vince premi: "Il problema dell'emigrazione in Galizia"; "Differenze tra comunismo e collettivismo"; "Anarchia: il suo passato, il suo presente e il suo futuro"; "Brevi note sulle passioni umane"; "La nuova utopia (romanzo immaginario)"; "Collettivismo: le sue basi scientifiche"; "Organizzazione, agitazione, rivoluzione e il crimine di Chicago".

Versione delle 14:15, 20 mag 2020

Ricardo José Clemente Mella Cea (Vigo, 23 novembre 18611 ​– Vigo, 6 agosto 1925) fu uno dei primi scrittori, intellettuali e attivisti anarchici tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo in Spagna. Federica Montseny dichiarò: «È considerato il più profondo, penetrante e lucido dei pensatori anarchici spagnoli». Era il padre dell'attivista femminista Urania Mella e del politico socialista Ricardo Mella Serrano.

Biografia

Ricardo Mella nasce a Gamboa, Vigo, nella provincia di Pontevedra (Galizia), dove frequenta la scuola elementare. È figlio di Dolores Cea Fernández e José Mella Buján, un cappelaio sostenitore del repubblicanesimo federale, che indirizzò il figlio maggiore, Ricardo, al rispetto degli ideali repubblicani e democratici e all'ammirazione per Francisco Pi y Margall. A 16 anni Ricardo si unsce al Partito Democratico Repubblicano di Spagna, diventando il suo segretario e ribadendo la sua difesa dello status repubblicano federalista e dell'autonomia politica e amministrativa della Galizia.

In gioventù Ricardo lavora in un'agenzia marittima nella sua nativa Vigo. Durante questo periodo, inizia la sua carriera giornalistica lavorando con il quotidiano bisettimanale La Verdad, come rappresentante del repubblicanesimo e sostenitore delle pretese del proletariato galiziano, denunciando lo sfruttamento dei lavoratori in Galizia. La natura sagace e controtendenza dei suoi scritti lo mette in conflitto con il marchese José Elduayen, un politico canovista e rappresentante locale del potere conservatore centrale sotto il Primo Ministro Práxedes Mateo Sagasta. Mella porta luce una presunta appropriazione indebita della Banca di Spagna, di cui il marchese era stato direttore. Nell'aprile del 1881 Mella viene condannato dal tribunale provinciale a 4 anni e 3 mesi di esilio e ad una multa di 625 pesetas. La sentenza è successivamente commutata a 3 anni e 7 mesi e la multa è ridotta a 200 pesetas.

Nel 1881 Mella fonda La Propaganda a Vigo, una rivista federalista incentrata sui problemi del lavoro pubblicata fino al 1885.

In esilio

Nel 1882 Ricardo, esiliato, si trasferisce a Madrid e qui vi rinnova i contatti con Juan Serrano. Sposa la figlia di Serrano, Esparanza Serrano Rivera, con la quale avrà 12 figli. Nel 1884 collabora con la rivista mensile Acracia e il quotidiano El Productor di Barcellona per tradurre «Dio e lo Stato» di Bakunin in spagnolo.

Su consiglio di suo suocero, Mella studia topografia e si trasferisce in Andalusia per lavorare. A Siviglia fonda diversi giornali, tra cui, nel 1888, La Solidaridad. Partecipa al 1° e al 2° Certamen Socialista (Reus 1885, Barcellona 1889) con 8 saggi, ognuno dei quali vince premi: "Il problema dell'emigrazione in Galizia"; "Differenze tra comunismo e collettivismo"; "Anarchia: il suo passato, il suo presente e il suo futuro"; "Brevi note sulle passioni umane"; "La nuova utopia (romanzo immaginario)"; "Collettivismo: le sue basi scientifiche"; "Organizzazione, agitazione, rivoluzione e il crimine di Chicago".