Organización Popular Revolucionaria-33: differenze tra le versioni

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== Storia e principi ==
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Nel [[1967]] il governo uruguaiano ordinò lo scioglimento della [[FAU]], che di conseguenza operò in clandestinità fino al [[1971]] organizzandosi sulla base di una nuova ristrutturazione conformemente alla nuova situazione vigente: sviluppo di un apparato militare clandestino, pubblicazione di un settimanale clandestino e di altro materiale informativo, costruzione di una rete di collegamento tra le varie realtà rivoluzionarie, finanziamenti, ecc.  
Nel [[1967]] il governo uruguaiano ordinò lo scioglimento della [[FAU]], che di conseguenza operò in clandestinità fino al [[1971]] organizzandosi sulla base di una nuova ristrutturazione conformemente alla nuova situazione vigente: sviluppo di un apparato militare clandestino, pubblicazione di un settimanale clandestino e di altro materiale informativo, costruzione di una rete di collegamento tra le varie realtà rivoluzionarie, finanziamenti ecc.  


Nasce '''Organización Popular Revolucionaria 33 Orientales''' (OPR-33), vero e proprio braccio armato della [[FAU]] che porterà con successo una serie di azioni: [[sabotaggio|sabotaggi]], [[esproprio|espropriazioni]], rapimenti di politici e di datori di lavoro, sostegno armato a scioperi e rivolte, occupazioni di fabbriche, ecc.  
Nasce '''Organización Popular Revolucionaria 33 Orientales''' (OPR-33), vero e proprio braccio armato della [[FAU]] che porterà con successo una serie di azioni: [[sabotaggio|sabotaggi]], [[esproprio|espropriazioni]], rapimenti di politici e di datori di lavoro, sostegno armato a scioperi e rivolte, occupazioni di fabbriche ecc.  


L'OPR-33 criticava i tupamaros per il loro "guevarismo", mentre credeva nel lavoro sindacale come mezzo di mobilitazione delle masse verso l'insurrezione. Al momento della massima espansione ebbe 4 colonne formate da 16 guerriglieri ciascuna. Tra i suoi principali leader vi erano [[Alberto Mechoso]] e [[Raul Cariboni]].
L'OPR-33 criticava i tupamaros per il loro "guevarismo", mentre credeva nel lavoro sindacale come mezzo di mobilitazione delle masse verso l'insurrezione. Al momento della massima espansione ebbe 4 colonne formate da 16 guerriglieri ciascuna. Tra i suoi principali leader vi erano [[Alberto Mechoso]] e [[Raul Cariboni]].
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== Voci correlate ==
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*[[Anarchismo in Uruguay]]
*[[Anarchismo in Uruguay]]


[[Categoria:Organizzazioni anarchiche]]
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[[Categoria:Organizzazioni estinte]]
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Versione attuale delle 17:26, 22 dic 2020

L'Organización Popular Revolucionaria 33 Orientales (OPR-33) fu il braccio armato della Federación Anarquista Uruguaya (FAU). Il 33 Orientales è un riferimento storico riguardo al nome che si diedero gli uomini guidati da Juan Antonio Lavalleja (e in misura minore da Manuel Oribe) nel momento in cui insorsero nel 1825 dall'Argentina per ottenere l'indipendenza della provincia orientale del paese (oggi divenuta Uruguay), allora sotto il dominio brasiliano.

Storia e principi

Nel 1967 il governo uruguaiano ordinò lo scioglimento della FAU, che di conseguenza operò in clandestinità fino al 1971 organizzandosi sulla base di una nuova ristrutturazione conformemente alla nuova situazione vigente: sviluppo di un apparato militare clandestino, pubblicazione di un settimanale clandestino e di altro materiale informativo, costruzione di una rete di collegamento tra le varie realtà rivoluzionarie, finanziamenti ecc.

Nasce Organización Popular Revolucionaria 33 Orientales (OPR-33), vero e proprio braccio armato della FAU che porterà con successo una serie di azioni: sabotaggi, espropriazioni, rapimenti di politici e di datori di lavoro, sostegno armato a scioperi e rivolte, occupazioni di fabbriche ecc.

L'OPR-33 criticava i tupamaros per il loro "guevarismo", mentre credeva nel lavoro sindacale come mezzo di mobilitazione delle masse verso l'insurrezione. Al momento della massima espansione ebbe 4 colonne formate da 16 guerriglieri ciascuna. Tra i suoi principali leader vi erano Alberto Mechoso e Raul Cariboni.

Messo alle strette dalla repressione dai servizi speciali dell'esercito uruguaiano e argentino, cinquanta membri furono assassinati o sparirono nel nulla dopo essere stati torturati, mentre altri furono condannati a lunghe pene detentive. L'OPR-33 fu definitivamente smantellata nel 1976.

Voci correlate