Guy Debord: differenze tra le versioni

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[[File:Guy_debord.jpg|thumb|Guy Debord]]'''Guy-Ernest Debord''' (Parigi, [[28 dicembre]] [[1931]] – Champot/Bellevue-la-Montagne, [[30 novembre]] [[1994]]) scrittore, regista e filosofo francese, fu tra i fondatori dell'[[situazionismo|Internazionale Situazionista]].  
[[File:Guy_debord.jpg|thumb|250px|Guy Debord]]'''Guy-Ernest Debord''' (Parigi, [[28 dicembre]] [[1931]] – Champot/Bellevue-la-Montagne, [[30 novembre]] [[1994]]) scrittore, regista e filosofo francese, fu tra i fondatori dell'[[situazionismo|Internazionale Situazionista]].  


È noto soprattutto per la sua opera (da molti vista come profetica) [[La società dello spettacolo]] del 1967, in cui critica la società odierna basata sulle merci, sul consumo, sullo spettacolo e da cui in seguito trasse il [[GUY DEBORD/LA SOCIETÀ DELLO SPETTACOLO (LA SOCIÉTÉ DU SPETTACLE, 1973)|film omonimo]].
È noto soprattutto per la sua opera (da molti vista come profetica) [[La società dello spettacolo]] del 1967, in cui critica la società odierna basata sulle merci, sul consumo, sullo spettacolo e da cui in seguito trasse il [[GUY DEBORD/LA SOCIETÀ DELLO SPETTACOLO (LA SOCIÉTÉ DU SPETTACLE, 1973)|film omonimo]].
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== La vita e il pensiero ==
== La vita e il pensiero ==


Malgrado il suo radicalismo, Guy Debord è spesso citato sia come contestatore che come grande pubblicitario. Le personalità dello spettacolo spesso lo omaggiano pubblicamente, nonostante egli sia stato in realtà uno dei loro più acerrimi nemici. '''Ma allora chi è stato Guy Debord?''' Non è stato un [[Filosofia|filosofo]] in senso stretto, benché alcuni lo definiscano un metafisico (es. il filosofo francese [[Phlippe Sollers]]). Il termine più appropriato per definirlo è quello di stratega <ref name="stratega ">Considerazione di [[Utente:Truman Burbank|Truman Burbank]]: «La voce è tradotta dal francese, per cui non c'è un autore italiano. Comunque l'idea di Debord come stratega, fornita nella voce, mi lascia qualche dubbio. Uno stratega in greco antico è un generale, che quindi si suppone abbia a disposizione un esercito. Debord mi appare più un ideologo che uno stratega, il quale dirige coscientemente un esercito.». Tale affermazione [[Discussione:Guy Debord|è stata però contestata]] da un altro utente (anonimo), il quale ritiene che Debord amasse definirsi anche stratega. </ref>: «stratega della rivoluzione» o «stratega della sovversione», si può affermare senza ombra di dubbio che Guy Debord ha segnato la storia del XX secolo.
Malgrado il suo radicalismo, Guy Debord è spesso citato sia come contestatore che come grande pubblicitario. Le personalità dello spettacolo spesso lo omaggiano pubblicamente, nonostante egli sia stato in realtà uno dei loro più acerrimi nemici. '''Ma allora chi è stato Guy Debord?''' Non è stato un [[Filosofia|filosofo]] in senso stretto, benché alcuni lo definiscano un metafisico (es. il filosofo francese [[Phlippe Sollers]]). Il termine più appropriato per definirlo è quello di stratega <ref name="stratega ">Considerazione di Truman Burbank: «La voce è tradotta dal francese, per cui non c'è un autore italiano. Comunque l'idea di Debord come stratega, fornita nella voce, mi lascia qualche dubbio. Uno stratega in greco antico è un generale, che quindi si suppone abbia a disposizione un esercito. Debord mi appare più un ideologo che uno stratega, il quale dirige coscientemente un esercito». Tale affermazione è stata però contestata da un altro utente (anonimo), il quale ritiene che Debord amasse definirsi anche stratega.</ref>: «stratega della rivoluzione» o «stratega della sovversione», si può affermare senza ombra di dubbio che Guy Debord ha segnato la storia del XX secolo.


Guy Debord nasce il [[28 dicembre]] [[1931]] a Parigi presso una famiglia di industriali caduti in rovina. Suo padre, Martial Debord, muore quando Guy aveva appena 4 anni. Sua madre, molto giovane al momento del parto, si disinteressa dell'educazione del figlio di cui si occuperà invece la nonna. Secondo molti sono proprio le difficoltà vissute nell'infanzia ad averlo segnato profondamente e ad avergli inculcato una [[filosofia]] incentrata sulla distruzione.
Guy Debord nasce il [[28 dicembre]] [[1931]] a Parigi presso una famiglia di industriali caduti in rovina. Suo padre, Martial Debord, muore quando Guy aveva appena 4 anni. Sua madre, molto giovane al momento del parto, si disinteressa dell'educazione del figlio di cui si occuperà invece la nonna. Secondo molti sono proprio le difficoltà vissute nell'infanzia ad averlo segnato profondamente e ad avergli inculcato una [[filosofia]] incentrata sulla distruzione.
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In modo più ampio si può considerare che la società spettacolare è «l'ultima tappa del [[capitalismo]] sulla vita». Ultima tappa dopo aver alienato gli uomini, trasformando il loro “essere” in “avere”, lo spettacolo trasforma l'”avere” in “apparenza”. Questo libro è considerato come uno dei motori del [[Maggio 1968]] e nel [[1973]] darà origine al suo quarto film.
In modo più ampio si può considerare che la società spettacolare è «l'ultima tappa del [[capitalismo]] sulla vita». Ultima tappa dopo aver alienato gli uomini, trasformando il loro “essere” in “avere”, lo spettacolo trasforma l'”avere” in “apparenza”. Questo libro è considerato come uno dei motori del [[Maggio 1968]] e nel [[1973]] darà origine al suo quarto film.


Nel [[1957]], 10 anni prima, Guy Debord aveva fondato con altri autori ([[Michèle Bernstein]], [[Giuseppe Pinot Gallizio]], [[Piero Sismondo]], [[Elena Verrone]], [[Asger Jor]] e [[Walter Olmo]]) l'[[Internazionale Situazionista]] (IS), nata dalla fusione di diversi [[arte|movimenti artistici]]: l'[[Internazionale Lettrista]], [[CO.BR.A.]], il [[Comitato Psicogeografico]] di Londra e il [[Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista]]. L''''IS''' è l'incontri di diversi intellettuali che hanno per scopo quello di sviluppare una critica della società capitalista in opposizione ai dogmi ideologici, ma attenzione per Debord si tratta di mettere «'''La rivoluzione al servizio della creazione e non l'inverso...'''». L'IS nasce il [[27 luglio]] [[1957]] nella piccola cittadina di Cosio D'Arroscia (Italia) con il programma ambizioso di divenire «il movimento d'avanguardia più attivo nel superamento dell'[[arte]] con una creatività generalizzata». Ben che impieghino una retorica [[marxismo|marxista]], i situazionisti rifiutano tanto il [[marxismo]] quanto l'[[anarchismo]]. È situazionista quello che non si rivendica come tale perché non ci sono dottrine d'interpretazione dei fatti esistenti, non ci sono ideologie. Ci sono delle situazioni, situazioni che possono essere costruite. [[Raoul Vaneigem]] parlerà della [[rivoluzione]] della vita quotidiana, agire e costruire dei momenti di vita piuttosto che annullarsi nella passività. Piuttosto che interpretare le situazioni che coinvolgono l'uomo, come hanno sempre fatto [[Filosofia|filosofi]] e [[arte|artisti]], i situazionisti propendono per la costruzione di situazioni. Ben che si allontanino da qualsiasi ideologia, queste idee possono essere assimilate all'esistenzialismo di [[Jean-Paul Sartre]], che redigerà più opere a questo proposito a partire dal [[1947]]. I [[situazionismo|situazionisti]], malgrado il loro nome, non sono partigiani della situazione presente. Hanno un'importante coscienza del posto che ha un'idea nella storia delle idee e semplicemente nella storia. Così, dopo essere stati considerati degli estremisti, sia in campo politico che in quello artistico, nel [[1972]] decidono di sciogliere il movimento.
Nel [[1957]], 10 anni prima, Guy Debord aveva fondato con altri autori ([[Michèle Bernstein]], [[Giuseppe Pinot Gallizio]], [[Piero Sismondo]], [[Elena Verrone]], [[Asger Jor]] e [[Walter Olmo]]) l'[[Internazionale Situazionista]] (IS), nata dalla fusione di diversi [[arte|movimenti artistici]]: l'[[Internazionale Lettrista]], [[CO.BR.A.]], il [[Comitato Psicogeografico]] di Londra e il [[Movimento Internazionale per una Bauhaus Immaginista]]. L''''IS''' è l'incontro di diversi intellettuali che si prefiggono di sviluppare una critica della società capitalista in opposizione ai dogmi ideologici, ma per Debord si tratta di mettere «'''la rivoluzione al servizio della creazione e non l'inverso'''». L''''IS''' nasce il [[27 luglio]] [[1957]] nella piccola cittadina di Cosio D'Arroscia (Italia) con il programma ambizioso di divenire «il movimento d'avanguardia più attivo nel superamento dell'[[arte]] con una creatività generalizzata». Ben che impieghino una retorica [[marxismo|marxista]], i situazionisti rifiutano tanto il [[marxismo]] quanto l'[[anarchismo]]. È situazionista quello che non si rivendica come tale perché non ci sono dottrine d'interpretazione dei fatti esistenti, non ci sono ideologie. Ci sono delle situazioni, situazioni che possono essere costruite. [[Raoul Vaneigem]] parlerà della [[rivoluzione]] della vita quotidiana, agire e costruire dei momenti di vita piuttosto che annullarsi nella passività. Piuttosto che interpretare le situazioni che coinvolgono l'uomo, come hanno sempre fatto [[Filosofia|filosofi]] e [[arte|artisti]], i situazionisti propendono per la costruzione di situazioni. Ben che si allontanino da qualsiasi ideologia, queste idee possono essere assimilate all'esistenzialismo di [[Jean-Paul Sartre]], che redigerà più opere a questo proposito a partire dal [[1947]]. I [[situazionismo|situazionisti]], malgrado il loro nome, non sono partigiani della situazione presente. Hanno un'importante coscienza del posto che ha un'idea nella storia delle idee e semplicemente nella storia. Così, dopo essere stati considerati degli estremisti, sia in campo politico che in quello artistico, nel [[1972]] decidono di sciogliere il movimento.


Debord continuerà a scrivere e a realizzare film fino al suo suicidio avvenuto nel [[1994]].
Debord continuerà a scrivere e a realizzare film fino al suo suicidio, avvenuto nel [[1994]].


== La teoria del "détournement" ==
== La teoria del "détournement" ==
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== Il cinema di Debord ==
== Il cinema di Debord ==


Il [[cinema]] di Debord (Debord non accettò mai alcuna catalogazione entro ambiti ristretti, di conseguenza nemmeno quella di regista) affonda le proprie radici nel suo rifiuto di ogni tipo di alienazione. Già nel [[1951]] un gruppo di [[Internazionale Lettrista|lettristi]] costringe gli organizzatori del Festival di Cannes a proiettare il film ''Traité de bave et d'éternité'', diretto dal loro leader [[Isidore Isou]]. L'anno successivo, il [[30 giugno]] [[1952]], al cine club del Musée de l'Homme di Parigi, sarà invece l'opera prima di Debord, ''Hurlements en faveur de Sade'', ad irrompere sulla scena. Si tratta di un film non-film o di un anti-film: niente immagini, niente trama: solo voci e pause alternate al bianco e nero dello schermo. Il film termina con 24 minuti di schermo nero<ref name="film "> La proiezione verrà interrotta dopo solo 20 minuti a causa dell'indignazione del pubblico</ref>...<ref>[http://www.youtube.com/watch?v=oZBKgYgc7mw&feature=related Stralcio del film su video.google]</ref>
Il [[cinema]] di Debord (Debord non accettò mai alcuna catalogazione entro ambiti ristretti, di conseguenza nemmeno quella di regista) affonda le proprie radici nel suo rifiuto di ogni tipo di alienazione. Già nel [[1951]] un gruppo di [[Internazionale Lettrista|lettristi]] costringe gli organizzatori del Festival di Cannes a proiettare il film ''Traité de bave et d'éternité'', diretto dal loro leader [[Isidore Isou]]. L'anno successivo, il [[30 giugno]] [[1952]], al cine club del Musée de l'Homme di Parigi, sarà invece l'opera prima di Debord, ''Hurlements en faveur de Sade'', ad irrompere sulla scena. Si tratta di un film non-film o di un anti-film: niente immagini, niente trama: solo voci e pause alternate al bianco e nero dello schermo. Il film termina con 24 minuti di schermo nero. <ref name="film "> La proiezione verrà interrotta dopo solo 20 minuti a causa dell'indignazione del pubblico</ref> <ref>[http://www.youtube.com/watch?v=oZBKgYgc7mw&feature=related Stralcio del film]</ref>
In questa maniera Debord intende affermare che la sua volontà distruttiva di questa forma d'[[arte]], poiché egli pensa che il [[cinema]] offra al pubblico nient'altro che vite sostitutive. <ref name="citazione "> Successivamente Debord scriverà: «Quello che, nel mio lavoro, ha disturbato più a lungo, è senz'altro ciò che ho fatto nel 1952». </ref>   
In questa maniera Debord intende affermare la sua volontà distruttiva di questa forma d'[[arte]], poiché egli pensa che il [[cinema]] offra al pubblico nient'altro che vite sostitutive. <ref name="citazione "> Successivamente Debord scriverà: «Quello che, nel mio lavoro, ha disturbato più a lungo, è senz'altro ciò che ho fatto nel 1952». </ref>   
   
   
Successivamente realizza altre opere utilizzando il cosiddetto ''détournement'' (si potrebbe tradurre in italiano con "depistaggio"), in cui brani di film o di testi vengono riassemblati con lo scopo di dar loro un nuovo significato (si pensi al programma televisivo Blob). Debord considerava il [[cinema]] come una macchina commerciale e uno strumento di pacificazione sociale. Per questo nei suoi film compaiono le sue [[rivoluzione|idee rivoluzionarie]], in cui le immagini sono considerate invasive, poiché ogni forma di rappresentazione spettacolare non è altro che un impoverimento rispetto alla complessità e intensità della vita. I suoi film (o non-film) sono quindi dei veri e propri manifesti della negazione della società.
Successivamente realizza altre opere utilizzando il cosiddetto ''détournement'' (si potrebbe tradurre in italiano con "depistaggio"), in cui brani di film o di testi vengono riassemblati con lo scopo di dar loro un nuovo significato (si pensi al programma televisivo Blob). Debord considerava il [[cinema]] come una macchina commerciale e uno strumento di pacificazione sociale. Per questo nei suoi film compaiono le sue [[rivoluzione|idee rivoluzionarie]], in cui le immagini sono considerate invasive, poiché ogni forma di rappresentazione spettacolare non è altro che un impoverimento rispetto alla complessità e intensità della vita. I suoi film (o non-film) sono quindi dei veri e propri manifesti della negazione della società.
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==Critiche==
==Critiche==
Generalmente osannato o ignorato, raramente Debord ha ricevuto critiche. È perciò notevole la critica al vetriolo di [[Luther Blissett]] nel suo [http://www.lutherblissett.net/archive/052_it.html Guy Debord è morto davvero].  
Generalmente osannato o ignorato, raramente Debord ha ricevuto critiche. È perciò notevole la critica al vetriolo di [[Luther Blissett]] nel suo [http://www.lutherblissett.net/archive/052_it.html ''Guy Debord è morto davvero''].  
Ad esempio:
Ad esempio:
*Guy The Bore (Guy "il noioso") è il doppio di Guy Debord, è Debord giunto a un tal grado di autocontemplazione da divenire pura immagine. A nostro parere la deboredom (la noia causata da Debord) ha preso pieno possesso del personaggio dopo il film "In girum imus nocte et consumimur igni" (1979), in cui l'autocontemplazione rispondeva ancora ad un'esigenza lirica, e non riusciva tediosa, (de)boring. Da allora in avanti, come spieghiamo più sotto, ogni testo di The Bore è stato troppo intriso di risentimento (di quel sentire che si ripiega su sé stesso, che si attorciglia e cortocircuisce).
*Guy The Bore (Guy "il noioso") è il doppio di Guy Debord, è Debord giunto a un tal grado di autocontemplazione da divenire pura immagine. A nostro parere la deboredom (la noia causata da Debord) ha preso pieno possesso del personaggio dopo il film "In girum imus nocte et consumimur igni" (1979), in cui l'autocontemplazione rispondeva ancora ad un'esigenza lirica, e non riusciva tediosa, (de)boring. Da allora in avanti, come spieghiamo più sotto, ogni testo di The Bore è stato troppo intriso di risentimento (di quel sentire che si ripiega su sé stesso, che si attorciglia e cortocircuisce).
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*Ma non è stato The Bore in persona a trasformare la propria reputazione in quella di una rancorosa Cassandra? Non è stato il suo atteggiamento a far sì che il suo più celebre saggio fosse considerato un Talmud?
*Ma non è stato The Bore in persona a trasformare la propria reputazione in quella di una rancorosa Cassandra? Non è stato il suo atteggiamento a far sì che il suo più celebre saggio fosse considerato un Talmud?
*Ci rimangono insomma dei testi sacri, e coi testi sacri si può agire in due sole maniere: o li si interpreta alla lettera, da fondamentalisti, o si fa dir loro ciò che si vuole, sovente senza neppure leggerli.
*Ci rimangono insomma dei testi sacri, e coi testi sacri si può agire in due sole maniere: o li si interpreta alla lettera, da fondamentalisti, o si fa dir loro ciò che si vuole, sovente senza neppure leggerli.
==Note==
==Note==
<references/>
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== Voci correlate ==
== Voci correlate ==
 
*[[L'obbedienza non è mai stata una virtù (di Pino Bertelli)|L'obbedienza non è mai stata una virtù]] (articolo di [[Pino Bertelli]])
*[[L'obbedienza non è mai stata una virtù (di Pino Bertelli)|L'obbedienza non è mai stata una virtù]] (Articolo di [[Pino Bertelli]])
*[[Dell'utopia situazionista o l'immaginazione al rogo]] (articolo di [[Pino Bertelli]])
*[[Dell'utopia situazionista o l'immaginazione al rogo]] di [[Pino Bertelli]]


*[[Raoul Vaneigem]]
*[[Raoul Vaneigem]]
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== Collegamenti esterni ==
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.scienzepostmoderne.org/Libri/SocietaDelloSpettacolo/SocietaDelloSpettacolo.html La società dello spettacolo]
*''[http://www.scienzepostmoderne.org/Libri/SocietaDelloSpettacolo/SocietaDelloSpettacolo.html La società dello spettacolo]''
*[http://www.ecn.org/contropotere/Anarchismo_e_situazionismo.zip Anarchismo e situazionismo]
*''[http://www.ecn.org/contropotere/Anarchismo_e_situazionismo.zip Anarchismo e situazionismo]''


[[Categoria:Filosofi|Debord, Guy]]
[[Categoria:Filosofi|Debord, Guy]]
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