Ekkehart Krippendorff: differenze tra le versioni

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==Il pensiero==
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:«Il punto focale della  ricerca  è il  ruolo dello stato in  rapporto allo scatenarsi della  guerra [...] Krippendorff  lacera il velo del  tempio  e  accumula  prove  su  prove  utili  ad  abbattere definitivamente il Leviatano dal  suo piedistallo. Hobbes non viene mai citato espressamente, ma il  libro  è una  totale  e  argomentata confutazione della  sua  esaltazione dello  stato come imperium rationis, così rappresentato nel De Cive:  “Nello  stato è il dominio della ragione, la pace,  la  sicurezza,  la  ricchezza,  la decenza,  la  socievolezza,  la  raffinatezza,  la  scienza,  la benevolenza». (Dalla presentazione a ''Stato e guerra'')
:«Il punto focale della  ricerca  è il  ruolo dello stato in  rapporto allo scatenarsi della  guerra [...] Krippendorff  lacera il velo del  tempio  e  accumula  prove  su  prove  utili  ad  abbattere definitivamente il Leviatano dal  suo piedistallo. Hobbes non viene mai citato espressamente, ma il  libro  è una  totale  e  argomentata confutazione della  sua  esaltazione dello  stato come imperium rationis, così rappresentato nel De Cive:  “Nello  stato è il dominio della ragione, la pace,  la  sicurezza,  la  ricchezza,  la decenza,  la  socievolezza,  la  raffinatezza,  la  scienza,  la benevolenza». (Dalla presentazione a ''Stato e guerra'')


==Opere==
==Opere==

Versione delle 23:40, 28 mar 2019

Ekkehart Krippendorff

Ekkehart Krippendorff (Eisenach, Germania, 22 marzo 1934) è un politologo tedesco, particolarmente interessato all'etica in politica. Ha scritto diversi libri, tra i quali L'arte di non essere governati è particolarmente interessante per gli spiriti anarchici.

Biografia

Dal 1954 studia scienze politiche e filosofia a Friburgo, Berlino ed infine a Tubinga, dove ottiene il Phd nel 1959.

Fino al 1999 è stato docente di Scienza della politica alla Libera Università  di Berlino. Dal 1999 (anno in cui andò in pensione) è professore emerito.

Il pensiero

«Il punto focale della ricerca è il ruolo dello stato in rapporto allo scatenarsi della guerra [...] Krippendorff lacera il velo del tempio e accumula prove su prove utili ad abbattere definitivamente il Leviatano dal suo piedistallo. Hobbes non viene mai citato espressamente, ma il libro è una totale e argomentata confutazione della sua esaltazione dello stato come imperium rationis, così rappresentato nel De Cive: “Nello stato è il dominio della ragione, la pace, la sicurezza, la ricchezza, la decenza, la socievolezza, la raffinatezza, la scienza, la benevolenza». (Dalla presentazione a Stato e guerra)

Opere

  • L'arte di non essere governati, Fazi editori, Roma, 2003
  • Critica della politica estera, Fazi editori, Roma, 2004
  • Shakespeare politico, Fazi editori, Roma, 2005
  • Lo Stato e la guerra. L'insensatezza delle politiche di potenza, Gandhi Edizioni, Pisa, 2009