Dittatura del proletariato: differenze tra le versioni

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==Concetto==
==Concetto==
La società [[socialista]] non può, secondo i [[Marx|marxisti]], essere realizzata immediatamente. Durante la [[rivoluzione]] sarebbe necessario, per diversi motivi, un lungo periodo di transizione entro cui si dovrebbe riorganizzare la produzione economica (l'abolizione della legge del valore - valore di scambio delle merci, denaro, ecc. - necessità di molto tempo) in senso [[socialista]] e tale da introdurre sostanziali modifiche in tutte le sfere della vita (economica, sociale, politica, ecc.) che contrastino i condizionamenti borghesi e piccoli borghesi. Nel descrivere i motivi dell'insurrezione dei lavoratori nel giugno [[1848]], [[Marx]] scrive:[[File:Lenin CL Colour.jpg|200px|left|thumb|[[Vladimir Lenin]] creò un'Unione Sovietica strutturata sulla dittatura del proletariato.]]
La società [[socialista]] non può, secondo i [[Marx|marxisti]], essere realizzata immediatamente. Durante la [[rivoluzione]] sarebbe necessario, per diversi motivi, un lungo periodo di transizione entro cui si dovrebbe riorganizzare la produzione economica (l'abolizione della legge del valore - valore di scambio delle merci, denaro ecc. - necessità di molto tempo) in senso [[socialista]] e tale da introdurre sostanziali modifiche in tutte le sfere della vita (economica, sociale, politica ecc.) che contrastino i condizionamenti borghesi e piccoli borghesi. Nel descrivere i motivi dell'insurrezione dei lavoratori nel giugno [[1848]], [[Marx]] scrive:[[File:Lenin CL Colour.jpg|200px|left|thumb|[[Vladimir Lenin]] creò un'Unione Sovietica strutturata sulla dittatura del proletariato.]]
:«Al posto delle sue rivendicazioni [riferimento al proletariato], esagerate nella forma, nel contenuto meschine e persino ancora borghesi, e che esso voleva strappare come concessioni alla repubblica di febbraio, subentrò l'ardita parola di lotta rivoluzionaria: ''Abbattimento della borghesia! Dittatura della classe operaia!''
:«Al posto delle sue rivendicazioni [riferimento al proletariato], esagerate nella forma, nel contenuto meschine e persino ancora borghesi, e che esso voleva strappare come concessioni alla repubblica di febbraio, subentrò l'ardita parola di lotta rivoluzionaria: ''Abbattimento della borghesia! Dittatura della classe operaia!''
:Mentre il proletariato faceva della sua bara la culla della repubblica borghese, costringeva questa a presentarsi nella sua forma genuina, come lo Stato il cui scopo riconosciuto è di perpetuare il dominio del capitale, la schiavitù del lavoro».
:Mentre il proletariato faceva della sua bara la culla della repubblica borghese, costringeva questa a presentarsi nella sua forma genuina, come lo Stato il cui scopo riconosciuto è di perpetuare il dominio del capitale, la schiavitù del lavoro».
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Durante la dittatura del proletariato - secondo il [[marxismo]] - le classi sociali della [[capitalismo|società capitalistica]] persisterebbero ancora, poiché non è pensabile liquidarle violentemente sarebbe necessario conceder loro tempo per farle integrare nel nuovo modello di produzione socialista. La [[lotta di classe]], pertanto, non scompare, ma assume altre forme: la dittatura del proletariato va intesa nel senso che in questa fase transitoria il proletariato si sostituirebbe alla classe borghese come classe dominante, ma la sua debolezza ancora persiste - sempre secondo la teoria [[marxista]] - soprattutto a livello delle infrastrutture economiche e della sovrastruttura ideologica. [[La proprietà]] collettiva dei mezzi di produzione non è accompagnato dalla appropriazione realmente collettiva degli stessi, visto che sarebbe ancora necessario affidarsi ad alcuni tecnici di produzione e manager addestrati nel regime precedente.
Durante la dittatura del proletariato - secondo il [[marxismo]] - le classi sociali della [[capitalismo|società capitalistica]] persisterebbero ancora, poiché non è pensabile liquidarle violentemente sarebbe necessario conceder loro tempo per farle integrare nel nuovo modello di produzione socialista. La [[lotta di classe]], pertanto, non scompare, ma assume altre forme: la dittatura del proletariato va intesa nel senso che in questa fase transitoria il proletariato si sostituirebbe alla classe borghese come classe dominante, ma la sua debolezza ancora persiste - sempre secondo la teoria [[marxista]] - soprattutto a livello delle infrastrutture economiche e della sovrastruttura ideologica. [[La proprietà]] collettiva dei mezzi di produzione non è accompagnato dalla appropriazione realmente collettiva degli stessi, visto che sarebbe ancora necessario affidarsi ad alcuni tecnici di produzione e manager addestrati nel regime precedente.


Il concetto di dittatura del proletariato non è però interpretato in maniera univoca da tutti i marxisti, per i [[marxismo-leninismo|marxisti leninisti]] ciò si traduce nella dittatura di una minoranza avanguardistica, mentre per coloro che del marxismo ne danno un'interpretazione [[marxismo libertario|libertaria]] ([[consiliarismo]], [[luxemburghismo]], ecc.) la dittatura si dovrebbe instaurare attraverso i [[consigli di fabbrica|consigli]], i [[soviet]], ecc.
Il concetto di dittatura del proletariato non è però interpretato in maniera univoca da tutti i marxisti, per i [[marxismo-leninismo|marxisti leninisti]] ciò si traduce nella dittatura di una minoranza avanguardistica, mentre per coloro che del marxismo ne danno un'interpretazione [[marxismo libertario|libertaria]] ([[consiliarismo]], [[luxemburghismo]] ecc.) la dittatura si dovrebbe instaurare attraverso i [[consigli di fabbrica|consigli]], i [[soviet]] ecc.


==La dittatura del proletariato e l'[[anarchismo]]==
==La dittatura del proletariato e l'[[anarchismo]]==
Per comprendere le analisi anarchiche alla dittatura del proletariato è necessario partire dagli studi critici di [[Bakunin]] a [[Marx]]:
Per comprendere le analisi anarchiche alla dittatura del proletariato è necessario partire dagli studi critici di [[Bakunin]] a [[Marx]]:


===Bakunin e la dittatura del proletariato <ref>Fonte principale: ''[http://www.fondation-besnard.org/spip.php?article23 Bakunin y la dictadura del proletariado]''</ref>===
===Bakunin e la dittatura del proletariato <ref>Fonte principale: ''[https://web.archive.org/web/20160415092800/http://www.fondation-besnard.org/spip.php?article23 Bakunin y la dictadura del proletariado]''</ref>===
Alcuni sostenitori della dittatura del proletariato spesso pretendono di giustificare le loro idee tirando in ballo il pensiero di [[Bakunin]] che, essendo incentrato sulla necessità di organizzazione delle masse, non negava al proletariato il diritto di dirigere la [[rivoluzione sociale]] durante la fase transitoria dalla società borghese a quella socialista/anarchica. Alcuni che si proclamano [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] e propagandano l'idea della ineluttabilità della dittatura del lavoro, della dittatura delle [[movimento operaio|organizzazioni operaie]] ecc. sostengono di essere eredi del pensiero di [[Bakunin]]. Ciò non corrisponde a verità, in primis perché essi si scordano di sottolineare che l'[[anarchico]] russo certamente pretendeva di organizzare le masse ma negava ogni principio di [[autorità]], soprattutto quello dello [[Stato]] (al di là della forma che esso può assumere).
Alcuni sostenitori della dittatura del proletariato spesso pretendono di giustificare le loro idee tirando in ballo il pensiero di [[Bakunin]] che, essendo incentrato sulla necessità di organizzazione delle masse, non negava al proletariato il diritto di dirigere la [[rivoluzione sociale]] durante la fase transitoria dalla società borghese a quella socialista/anarchica. Alcuni che si proclamano [[anarco-sindacalismo|anarco-sindacalisti]] e propagandano l'idea della ineluttabilità della dittatura del lavoro, della dittatura delle [[movimento operaio|organizzazioni operaie]] ecc. sostengono di essere eredi del pensiero di [[Bakunin]]. Ciò non corrisponde a verità, in primis perché essi si scordano di sottolineare che l'[[anarchico]] russo certamente pretendeva di organizzare le masse ma negava ogni principio di [[autorità]], soprattutto quello dello [[Stato]] (al di là della forma che esso può assumere).


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:«Nulla cambia, semplicemente ad una classe dominante se ne sostituirà un'altra, visto che i rappresentanti di questa nuova classe dominante riceveranno la delega dalle masse, ritenute dai [[marxisti]] troppo ignoranti per poter gestire la fase di transizione».  
:«Nulla cambia, semplicemente ad una classe dominante se ne sostituirà un'altra, visto che i rappresentanti di questa nuova classe dominante riceveranno la delega dalle masse, ritenute dai [[marxisti]] troppo ignoranti per poter gestire la fase di transizione».  


[[Bakunin]] durante tutta la sua vita denunciò l'ipocrisia e la contraddizione di questo concetto [[marxista]], e per questo subì gli attacchi denigratori prima di [[Marx]] ed [[Engels]], poi di tutto l'apparato bolscevico ([[Lenin]], Plejanoff, [[Lev Trotzky|Trotzky]], Bukharin, ecc.)».
[[Bakunin]] durante tutta la sua vita denunciò l'ipocrisia e la contraddizione di questo concetto [[marxista]], e per questo subì gli attacchi denigratori prima di [[Marx]] ed [[Engels]], poi di tutto l'apparato bolscevico ([[Lenin]], Plejanoff, [[Lev Trotzky|Trotzky]], Bukharin ecc.)».


L'[[anarchico]] russo fu acerrimo nemico di ogni dittatura - non solo di quella del proletariato - e [[autorità]]; nell'articolo ''L'organizzazione della Prima Internazionale'' sostiene che «non tutti gli operai, quantunque membri della Prima Internazionale, possono essere saggi. E non basta che ci sia nella Prima Internazionale un gruppo di uomini che padroneggiano alla perfezione, nella misura in cui ciò sia possibile ai giorni nostri, la scienza, la filosofia e la politica del socialismo, perché la maggioranza - le masse che fanno parte della I Internazionale - confidando nella sua direzione e nei suoi precetti fraterni non esca dalla strada che porta alla liberazione totale del proletariato? L'organizzazione della I Internazionale potrà diventare strumento di emancipazione dell'umanità quando prima di tutto si emanciperà da se stessa».
L'[[anarchico]] russo fu acerrimo nemico di ogni dittatura - non solo di quella del proletariato - e [[autorità]]; nell'articolo ''L'organizzazione della Prima Internazionale'' sostiene che «non tutti gli operai, quantunque membri della Prima Internazionale, possono essere saggi. E non basta che ci sia nella Prima Internazionale un gruppo di uomini che padroneggiano alla perfezione, nella misura in cui ciò sia possibile ai giorni nostri, la scienza, la filosofia e la politica del socialismo, perché la maggioranza - le masse che fanno parte della I Internazionale - confidando nella sua direzione e nei suoi precetti fraterni non esca dalla strada che porta alla liberazione totale del proletariato? L'organizzazione della I Internazionale potrà diventare strumento di emancipazione dell'umanità quando prima di tutto si emanciperà da se stessa».
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