Cecco Rivolta: differenze tra le versioni
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La casa occupata Cecco Rivolta è ubicata all'interno dell'area delle Montalve di [[La proprietà |proprietà]] dell'Università | La casa occupata Cecco Rivolta è ubicata all'interno dell'area delle Montalve di [[La proprietà |proprietà]] dell'Università di Firenze dal [[1992]]. Dal [[2000]] gli occupanti hanno dato il via all'occupazione, autorecuperando la casa colonica e utilizzando parte della terra per la costituzione degli "orti sociali" (utilizzati per l'autoconsumo) e parte per il "campino sociale". <ref name="indy">[http://archive.is/iHpDA da Indymedia]</ref> | ||
Oltre alle solite denunce per "occupazione abusiva", il [[20 febbraio]] [[2002]] il Cecco Rivolta è stato perquisito dalle "forze dell'ordine" che cercavano materiale utile per le indagini sui fatti di Genova del [[2001]] che portarono all'assassinio di [[Carlo Giuliani]]. <ref name="squat">[http://squat.net/tmc/msg02565.html da Squat.net]</ref> | Oltre alle solite denunce per "occupazione abusiva", il [[20 febbraio]] [[2002]] il Cecco Rivolta è stato perquisito dalle "forze dell'ordine" che cercavano materiale utile per le indagini sui fatti di Genova del [[2001]] che portarono all'assassinio di [[Carlo Giuliani]]. <ref name="squat">[http://squat.net/tmc/msg02565.html da Squat.net]</ref> | ||
Versione delle 01:14, 18 gen 2020
Il Cecco Rivolta è uno squat che si trova a Firenze in via Dazzi 3.
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Storia del "Cecco Rivolta"
La casa occupata Cecco Rivolta è ubicata all'interno dell'area delle Montalve di proprietà dell'Università di Firenze dal 1992. Dal 2000 gli occupanti hanno dato il via all'occupazione, autorecuperando la casa colonica e utilizzando parte della terra per la costituzione degli "orti sociali" (utilizzati per l'autoconsumo) e parte per il "campino sociale". [1]
Oltre alle solite denunce per "occupazione abusiva", il 20 febbraio 2002 il Cecco Rivolta è stato perquisito dalle "forze dell'ordine" che cercavano materiale utile per le indagini sui fatti di Genova del 2001 che portarono all'assassinio di Carlo Giuliani. [2]