Asilo Occupato: differenze tra le versioni

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==Lo sgombero del '98==
==Lo sgombero del '98==
Il [[5 marzo]] [[1998]], il giorno dell'arresto di [[Sole]], [[Silvano]] e [[Baleno]], l'asilo viene sgomberato. Sarà rioccupato il giorno successivo, mentre in centro la polizia carica a freddo un presidio di protesta contro gli arresti organizzato sotto il Comune. Dopo la dispersione la gente radunata sotto l'asilo assediato (ancora una volta) toccando fino a trecento persone farà mollare la presa alla polizia.
Il [[5 marzo]] [[1998]], il giorno dell'arresto di [[Maria Soledad Rosas|Sole]], [[Silvano Pelissero|Silvano]] e [[Edoardo Massari|Baleno]], l'asilo viene sgomberato. Sarà rioccupato il giorno successivo, mentre in centro la polizia carica a freddo un presidio di protesta contro gli arresti organizzato sotto il Comune. Dopo la dispersione la gente radunata sotto l'asilo assediato (ancora una volta) toccando fino a trecento persone farà mollare la presa alla polizia.


==Che cos'è l'Asilo Occupato==
==Che cos'è l'Asilo Occupato==

Versione delle 11:48, 20 mar 2019

Asilo Occupato è uno squat che si trova a Torino in via Alessandria.

L'occupazione: la cronaca

La mattina del 1° febbraio 1995 gli occupanti salgono sul tetto dell'edifcio, ex IPAB, in via Alessandria 12, abbandonato da anni. Dopo circa due ore - e già gli abitanti delle altre case occupate torinesi (Barocchio, El Paso, Prinz Eugen, Delta House, Kinoz) esprimono solidarietà - interviene la polizia che mette sotto assedio gli occupanti barricati sul tetto ed allontana i solidali. Ma è già pronta l'offensiva: un altro edificio abbandonato in corso Regina (che in seguito diventerà l'Albero Occupato) viene preso d'assalto. Ora la polizia deve affrontare due occupazioni. La questura schiera gli uomini ad assediare anche gli occupanti del secondo edificio. Quando però altri occupanti spuntano anche su un terzo edificio (che in seguito diventerà l'Askatasuna) la polizia si blocca ed invoca l'intervento di un paio di assessori che strappano agli occupanti un incontro per il giorno successivo, a patto di sgomberare gli edifici entro la notte. Gli occupanti scendono dall'ultimo tetto ma ci risaliranno l'indomani, in via Alessandria 12, in concomitanza con l'incontro in comune da cui non uscirà nulla, ma nel frattempo gli occupanti torinesi ribadiranno, ancora una volta in città, quelli che sono i presupposti che, dalla prima occupazione dei punx anarchici in città al cinema Diana nel 1984, animano l'azione: "Il proprietario (pubblico o privato) lascia abbandonato uno spazio per specularci. Uno spazio abbandonato ed inutilizzato è uno spreco. Occupare uno spazio abbandonato significa restituirlo a tutti. Apriamo in città un nuovo luogo di sperimentazione di pratiche diverse di vita all'interno della città a cui chiunque può partecipare e di cui condividere il progetto di autogestione. Niente soldi o finanziamenti di alcun genere perchè sappiamo arrangiarci da soli, e non desideriamo capestri istituzionali. Rifiuto della delega". Dal 2 febbraio 1995, e per ben tre mesi, gli occupanti passeranno le notti barricati nel sottotetto con due sempre svegli appollaiati sulle tegole. Le porte blindate le finestre barricate.

Lo sgombero del '98

Il 5 marzo 1998, il giorno dell'arresto di Sole, Silvano e Baleno, l'asilo viene sgomberato. Sarà rioccupato il giorno successivo, mentre in centro la polizia carica a freddo un presidio di protesta contro gli arresti organizzato sotto il Comune. Dopo la dispersione la gente radunata sotto l'asilo assediato (ancora una volta) toccando fino a trecento persone farà mollare la presa alla polizia.

Che cos'è l'Asilo Occupato

  • Chez Osvaldin: ristorante benefit per chi è nei guai con la legge, una volta alla settimana, talvolta anche di più, ha sostenuto nel corso di questi anni unbel po' di gente (e tra gli anarchici — e non solo — è facile finire nei guai!). Avvocati, sostegno a chi è dietro le sbarre, ai parenti fuori, a chi è multato perché pescato ad attacchinare manifesti sovversivi, a chi è nei guai e basta senza nulla chiedere del perché. Da anni il martedì sera l'asilo diventa luogo di incontro, bar e ristorante e musica, distribuzione di libri. Diverse centinaia di persone ci passano a mangiare o ad incontrare gli altri e la cucina ospita volentieri chiunque voglia dare una mano.
  • Biblioteca: piena di libri anarchici e documentazione, attualmente ospita il Fenix, provvisoriamente senza dimora perchè il Comune di Torino ha ripulito il centro cittadino per far bella figura alle Olimpiadi, e perchè in fondo un osservatorio contro la repressione stona un po' in un laboratorio della repressione qual'è diventata la nostra città, no?
  • Friperie: luogo di scambio gratuito di vestiti ed indumenti in genere, ci puoi entrare prendere ciò che vuoi, e se vuoi ci porti qualcosa tu.
  • Serigrafia: uno spazio sempre libero per sperimentare.
  • Palestra: grande e non riscaldata, sempre aperta e sempre gratuita.
  • Sauna: ritrovo rilassante dopo le fatiche dell'autogestione.
  • Cucina itinerante: in solidarietà con chi ha appena occupato una casa, con chi manifesta e resiste sia a Torino che fuori (No TAV!). Disponibile a trasferte ed imprese impossibili.
  • Cave underground: dove da anni si svolgono concerti e feste.
  • Sala attrezzi: non riscaldata, un po' scassata, ma utile.
  • Sostegno a Radio Blackout: l'unica radio libera dell'etere torinese, che sosteniamo con feste, cene, disco, aperitivi, e ancora, (il giorno dell'occupazione eravamo sul tetto ad ascoltarla!).
  • Free internet: connessione libera e gratuita ad Internet.