Arteterapia: differenze tra le versioni

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L'arteterapia viene definita come “''un intervento di aiuto e di sostegno alla persona a mediazione non verbale che utilizza i materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, nelle relazione tra operatore e paziente''”.
L'arteterapia viene definita come “''un intervento di aiuto e di sostegno alla persona a mediazione non verbale che utilizza i materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, nelle relazione tra operatore e paziente''”.


L'intervento consiste nello svolgimento di un percorso a cui il "paziente" si sottopone: egli, attraverso attività  artistiche visuali (principalmente pittura e scultura, ma anche attraverso la [[musica]], danza, [[teatro]], marionette, costruzione e narrazione di storie e racconti), esprime ricordi, sensazioni, sogni, desideri, emozioni. Tutto questo avviene in un luogo tranquillo e dove il “paziente” può sentirsi a suo agio e in perfetta tranquillità . Il ruolo dell’arteterapista è molto importante, perché atto a creare un rapporto di fiducia e di non-giudizio che lo porti ad intraprendere con fiducia il proprio percorso (individuale o di gruppo).  
L'intervento consiste nello svolgimento di un percorso a cui il "paziente" si sottopone: egli, attraverso attività  artistiche visuali (principalmente pittura e scultura, ma anche attraverso la [[musica]], danza, [[teatro]], marionette, costruzione e narrazione di storie e racconti), esprime ricordi, sensazioni, sogni, desideri, emozioni. Tutto questo avviene in un luogo tranquillo e dove il “paziente” può sentirsi a suo agio e in perfetta tranquillità . Il ruolo dell'arteterapista è molto importante, perché atto a creare un rapporto di fiducia e di non-giudizio che lo porti ad intraprendere con fiducia il proprio percorso (individuale o di gruppo).  


Attraverso l’arte il “paziente” prende riconoscimento del suo modo d’essere, generando un profondo processo di autocomprensione.  
Attraverso l'arte il “paziente” prende riconoscimento del suo modo d'essere, generando un profondo processo di autocomprensione.  


L'Arteterapia ha trovato originariamente la sua applicazione in ambito psichiatrico e poi è stato utilizzato principalmente a favore dei malati di Alzheimer, Parkinson, ai portatori d’handicap, ai bambini che vivono gravi difficoltà  sociali, drogati, alcolizzati ecc..
L'Arteterapia ha trovato originariamente la sua applicazione in ambito psichiatrico e poi è stato utilizzato principalmente a favore dei malati di Alzheimer, Parkinson, ai portatori d'handicap, ai bambini che vivono gravi difficoltà  sociali, drogati, alcolizzati ecc..


== Collegamenti esterni ==
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Versione delle 18:25, 22 mar 2019

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Disciplina che utilizza le tecniche, i materiali e i criteri di decodifica dell'Arte visiva per la diagnosi e il trattamento del disagio psico-sociale.

L'arte come terapia

L'arteterapia viene definita come “un intervento di aiuto e di sostegno alla persona a mediazione non verbale che utilizza i materiali artistici e il processo creativo come sostituzione o integrazione della comunicazione verbale, nelle relazione tra operatore e paziente”.

L'intervento consiste nello svolgimento di un percorso a cui il "paziente" si sottopone: egli, attraverso attività  artistiche visuali (principalmente pittura e scultura, ma anche attraverso la musica, danza, teatro, marionette, costruzione e narrazione di storie e racconti), esprime ricordi, sensazioni, sogni, desideri, emozioni. Tutto questo avviene in un luogo tranquillo e dove il “paziente” può sentirsi a suo agio e in perfetta tranquillità . Il ruolo dell'arteterapista è molto importante, perché atto a creare un rapporto di fiducia e di non-giudizio che lo porti ad intraprendere con fiducia il proprio percorso (individuale o di gruppo).

Attraverso l'arte il “paziente” prende riconoscimento del suo modo d'essere, generando un profondo processo di autocomprensione.

L'Arteterapia ha trovato originariamente la sua applicazione in ambito psichiatrico e poi è stato utilizzato principalmente a favore dei malati di Alzheimer, Parkinson, ai portatori d'handicap, ai bambini che vivono gravi difficoltà  sociali, drogati, alcolizzati ecc..

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